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TAPERING D-Day: si entra nella storia
Anche se passa sotto traccia, oggi 01/06 è una giornata che passerà alla storia. Dopo tante parole, tante supposizioni, e miliardi di dati analizzati, oggi, 01/06/2022, è il D-Day della politica monetaria USA. Dopo anni in cui il bilancio FED è stato gonfiato all’inverosimile con una politica monetaria estremamente accomodante, da oggi la FED partirà con il processo di snellimento del suo bilancio causa tasso inflazione galoppante.
Ebbene si, è il TAPERING DAY: da oggi e per i prossimi 3 mesi la Fed inizierà la fase di dimagrimento prima pari a 47.5 mld $ al mese, per poi passare a 95 mld $. Pensate che non più tardi di due anni fa, in piena crisi Covid, la stessa FED stava comprando invece titoli come non mai, con punte pari a circa 600 miliardi a settimana.
FED TOTAL ASSET vs SP500
Il bilancio non lascia spazio all’immaginazione. Il grafico già lo conoscete, e la correlazione (allarmante) con lo SP500 . In questo percorso di tightening, la FED sarà accompagnata prossimamente anche dalla nostra BCE che da marzo ha terminato il suo PEPP anche se il programma di snellimento per la Lagarde è ancora “work in progress”. L’unica certezza è che l’inflazione è diventata più che un problema temporaneo e l’esigenza principale oggi è drenare liquidità.
Come vi ho già manifestato più volte, nel mondo perfetto uno scenario del genere sarebbe ideale con un economia in reflazione. Invece lo scenario è molto diverso, tanto che ci viene più volte da domandarci se diventare restrittivi in questo contesto non rischia di essere controproducente. Ed è per questo che le banche centrali camminano sulle uova, massima prudenza, perché poi fare la frittata è un attimo.
Ci vorrà abilità, fortuna e anche un po’ di spavalderia perché per assurdo, siamo nel contesto peggiore per mettere in moto un qualcosa che rischia di frenare un’economia che non solo NON è surriscaldata (vedi Europa) ma che sta rallentando vistosamente per le questioni belliche e per le code della pandemia.
E la PBoC?
L’easing quantitativo ha comunque visto protagoniste molttissime banche centrali. FED, BCE, BOE, BoJ e molte altre. Chi invece è rimasto indietro in questo processo è stata la banca centrale cinese, la PBoC. Il grafico qui sotto parla chiaro.
Tutte sono cresciute a livello di bilancio in modo vorticoso. La PBoC invece no, si è stabilizzata e solo ultimamente ha fatto capire che è intenzionata a stimolare l’economia. Sembra quasi che Pechino si sia tenuta i “colpi in canna “per spararli quando le altre economie saranno indebolite. A pensar male spesso però non si sbaglia…
STAY TUNED!