CREDITO AL CONSUMO? TANTO C'E' MASTERCARD…
Dopo tanti forse e tanti ma, abbiamo avuto la certezza di quanto da diversi mesi stavamo ipotizzando. Il nostro amico di mille avventure, il fantomatico Mr. Smith, che consideriamo da tempo come la figura dell’”americano medio”, dopo essersi riempito di debito, dopo che si è comprato a rate persino il panino mangiato per la merenda, dopo che ha avuto tutti i suoi bei problemi con il mutuo, il lavoro e quant’altro, dopo mille peripezie… ha superato la cosiddetta “border line”.
Carte di Credito: iniziano gli accantonamenti
Ormai negli USA tutto, ma dico tutto, si compra con la carta di credito. Per Mr. Smith è normale usalra quotidianamente. Ma soprattutto, fa tremendamente comodo, in quanto quello che spendo oggi, lo pagherò il mese prossimo. Un meccanismo perverso che permette a Mr. Smith di spendere il denaro che ancora non ha guadagnato. Ma quanto si esagera…si esagera! Quando arriva l’addebito, a fine mese successivo…il c/c di Mr. Smith è già in crisi di liquidità. Come fare a pagare?
Una delle aziende leader in USA, tanto per non fare nomi, l’American Express, ha accantonato cifre ingenti proprio in vista delle perdite che potrebbe subire a causa dell’insolvenza di alcuni clienti. Ma attenzione, il problema è generato non solo dagli addebiti a fine mese, ma anche da chi ha chiesto la rateizzazione del debito. Quindi, per farla breve, Mr. Smith consuma, consuma, ma non si rende conto di quanto ha speso. Era un tassello che aspettavo da un pò di tempo e chiude il cerchio. Ora abbiamo la certezza della crisi del sistema americano.
La nuova bomba: il credito al consumo
E, se devo dirvi la verità, poco mi importa che proprio ieri abbiamo comunicato le prime rilevazioni del Michigan Confidence. Tutto politicizzato, una farsa che non sta più in piedi. Convinciamoci noi e si convinca anche Mr. Smith. Gli USA non sono più il paese dei balocchi e tantomeno lo stato dall’economia inattaccabile. Ormai,a causa soprattutto di una politica monetaria non corretta (secondo me), l’economia USA fa acqua da tutte le parti. E’ quindi necessaria una fase di “risanamento e ristrutturazione” che durerà non settimane, nemmeno mesi ma anni. E questo comporterà inevitabilmente lo spostamento del baricentro economico verso l’Oriente.
Chiudo con un ultimo appunto. Ora ci preoccupiamo dei mutui e dei derivati. Iniziamo anche a pensare ad un’atra bomba innescata, che potrebbe esplodere nei prossimi mesi: si tratta del credito al consumo.