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Il grande bluff… Buy ! Buy ! Buy ! Tanto poi scende…
A volte mi capita di leggere diversi report di case d’affari, anche molto note, e spesso mi vien da chiedermi quale incredibile qualifica bisogna avere per poter stilare tali report. Mi spiego meglio, facendo un esempio… La SuperBank ha appena stilato un report sulla società KKK, che in borsa vale 10 €, dicendo che si prospetta un periodo abbastanza piatto, e per farla breve consiglia un hold sul titolo (non dimentichiamo che a volte hold sta quasi per sell) con un target sul titolo posto a 10.25 €. Il mercato poi prende tono e la KKK va in borsa a 11.70 €. A quel punto la Superbank corre ai ripari dicendo che la situazione è cambiata e che quindi il nuovo target è 12 € ma sempre hold. Ma il mercato tira ancora…e la KKK vola raggiungendo i 13.20 €. A quel punto la SuperBank, presa dall’euforia del momento (e forse anche da interessi vari di natura economica) decide di fare il grande passo. La KKK è una ottima azienda. E’ migliorato molto il mercato, ora in borsa vale 14 € e quindi ora si merita un Buy con target price a 15 €. Ma a questo punto il mercato si guasta e KKK inizia a perdere in borsa. Si inizia a dire che in fondo KKK è sempre quella di sei mesi prima, quando valeva 10 € e che quindi inizia ad essere cara. Inizia lo storno, KKK arriva a 13.75 €, e la SuperBank con la coda tra le gambe se la prende con la congiuntura economica e con i peers, e quindi cosa fa? Diminuisce il target price (14 €) e mantiene il giudizio di buy (cosa vuoi che faccia, mica vorrai che metta un sell o un hold? Ha appena dato il buy 1 mese fa…). Ma la borsa scende ed inesorabilmente KKK recupera la sbornia e torna a 11 €, stabilizzandosi a tali livelli. A questo punto la SuperBank, vedendo che il titolo non è più “sexy” decide di nuovo di tornare Hold con un target a 11.20 €.
Facciamo una piccola cronistoria operativa. La SuperBank mi avrebbe fatto stare fuori quando il titolo era da comprare, mi ha fatto comprare ai massimi e poi… mi farebbe mantenere un titolo comprato a 14 € che però, secondo loro ora vale solo 11.20 €. Meditate signori. Quante volte vi è già successa questa piccola scenetta in passato? Se siete con un po’ di esperienza finanziaria, direi che nessuno ne è rimasto immune. Ma allora, siamo poi sicuri che questi report siano veramente così attendibili?
Questa storiella, ovviamente inventata su fatti realmente accaduti, sta solo a dire che il mercato è in mano a grosse case d’affari, grosse banche, grossi nomi (pensiamo a quei guru dalle cui labbra pendono milioni di risparmiatori) che pilotano o cercano di pilotare il denaro dall’una o dall’altra parte, prendendo nella rete sempre i piccoli risparmiatori. Ed è per questo che io cerco di dare un analisi oggettiva della realtà utilizzando un approccio intermarket, in quanto cerco di capire, analizzando le correlazioni dei vari mercati, che fine fa il denaro, come viene girato tra i vari settori (equità, bonds, commodities e forex) e quindi cercare le tendenze e sfruttare i trends, tenendo sempre ben presente che alla base ci devono essere dei dati economici che forniscono gli input operativi basilari. Poi, signori, fosse facile, saremmo tutti ricchi, ma almeno con questa metodologia potremo sempre dire che, in fondo, abbiamo fatto delle scelte senza dover per forza essere comandati come dei burattini.
Vabbè, scusate lo sfogo, ma oggi avevo questo sassolino nella scarpa… Il motivo? Ovviamente un report appena uscito su un’importante azienda estera che, in linea di massima, ha una storia simile a quella sopra descritta.
A dopo con un’analisi sui mercati…
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