Spread Bund BTP: cosa ci sta dicendo?

Scritto il alle 12:45 da Danilo DT

Lo Spread bund BTP a 10 anni è ai massimi. Però non c’è solo il 10 yr da analizzare. Analisi anche delle altre scadenze (5,2,20 anni)

Se guardiamo lo spread Bund BTP abbiamo uno scenario che non dista molto dal periodo di massima crisi dell’Italia, quando cioè la nostra credibilità internazionale era azzerata e tutti le riforme erano solo “sulla carta” ma di concreto nisba.
Poi arrivo Mario Monti che prese ahimè la mannaia e iniziò a colpire soprattutto le finanze dei cittadini, con una manovra che doveva essere soprattutto EQUA ma che molto equa, al momento, non è stata. Ma questa è un’altra storia.
Dicevamo, se guardiamo lo spread bund BTP a 10 anni la situazione non è splendente.

Spread Bund BTP 10yr

Quindi il lettore, guardando il grafico, dirà: “ci stanno massacrando ma la credibilità internazionale che abbiamo è sempre minima e non è cambiato nulla”.
Errore, non è così. E lo si vede da questo altro grafico molto importante.

Multi Spread bund BTP

L’ho chiamato in questo modo in quanto ho messo su un unico grafico lo Spread Bund BTP a varie scadenze.

Bianco = spread Bund BTP a 2 anni
Rosso = spread Bund BTP a 5 anni
Giallo = spread Bund BTP a 10 anni (classico usato normalmente)
Verde = spread Bund BTP a 20 anni

Cosa notiamo?
Guardate l’andamento del 2yr. A fine novembre era il più alto di tutti. Ora è tornato giustamente il più basso di tutti. Cosa significa?
E come mai il 5 yr è il più alto, addirittura più del 20yr?
Questo grafico nella sua semplicità ci dà tantissime informazioni. Ecco la mia interpretazione.
Nel breve periodo il rischio Italia è fortemente scemato, grazie alla nuova credibilità e grazie alle generose manovre finanziarie.
Ma se nel breve le cose sono migliorate, nel medio periodo si trovano i pericolo maggiori. Quindi, questo significa che l’Italia sta facendo nel breve tutto quanto richiesto e tutto quanto possibile. Ma il mercato, assolutamente d’accordo con il nostro punto di vista più volte espresso, ha capito che la sola manovra italiana non è sufficiente. Ci vuole coesione e collaborazione a livello di Eurozona. E SOLO quando avremo questi elementi vedremo che lo spread a 5, 10 e 20 anni che torneranno a correggere.
Riprendendo quanto detto da Monti, l’Italia sta facendo la sua (salata) parte, ora però tocca all’Europa altrimenti ogni sforzo sarà inutile.
Il mercato concorda. E questo grafico lo certifica.

Stay Tuned!

DT

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31 commenti Commenta
john_ludd
Scritto il 10 Gennaio 2012 at 13:10

Cioè il sistema finanziario internazionale fallito dice e pretende: dateci liquidità gratis, vogliamo un grande QE in Europa così che con il cambio euro/dollaro a 1 la FED non potrà che attivare QE3, 4, 5 per far scendere il dollaro nonchè comprare titoli governativi con rendimenti negativi che nessuno vuole se non nel vortice del panico. Niente di più efficace che bombardare i BTP 10y perchè assai liquido e ben presente nei portafogli esteri (grazie Craxi, Andreotti, Forlani, Pomicino non vi dimenticheremo mai). Questa l’unica ragione per cui il 10y italiano è conciato peggio di quello spagnolo dove la disoccupazione è al 22%, il deficit fuori controllo e le banche totalmente fallite.

Scritto il 10 Gennaio 2012 at 13:22

john_ludd@finanza,

Ragionamento un po’ arzigogolato ma ci può anche stare…. :mrgreen:

gainhunter
Scritto il 10 Gennaio 2012 at 13:42

I titoli a breve sono saliti esattamente dal giorno in cui Draghi ha regalato liquidità alle banche.
Questo è un fatto, poi ognuno è libero di interpretare come vuole.
Il 5 anni, essendo fuori dalla portata dell’LTRO, ha mantenuto il rendimento di prima.
La mia interpretazione è diversa: quello che sta facendo l’Italia è portare la recessione (meno consumi, meno risparmi, meno imprese), quindi la prospettiva è ancora peggiore di prima; se un imprenditore vende i macchinari per pagare un debito in scadenza, come fa a produrre e quindi a pagare i debiti con scadenza più lunga? E quindi che credibilità ha la sua parola sui debiti a lungo termine?

gremlin
Scritto il 10 Gennaio 2012 at 13:46

Dream, io sono un testone e il parametro “spread” da solo non mi convince.
Lo spread andrebbe accompagnato dalle dinamiche di prezzo degli asset interessati. Prendiamo il 5 anni.
mi servirebbe un post dedicato con comparazione dei grafici per dimostrare che la pressione rialzista dei prezzi sul bobl (governativo a 5 anni) è iniziata ben prima della fase ribassista del btp 5 yr e che con l’avvento di Monti il nostro btp ha iniziato ad offrire rendimenti minori quindi comportandosi “bene”.
La causa dell’allargamento dello spread quindi non dipende dal btp ma dal bobl che continua a macinare minimi storici di rendimento essendo comprato a man bassa (oggi rende lo 0,8%).
Io vorrei capire come mai i grandi della speculazione e degli investimenti comprano con più gusto il bobl invece del bund.
PERCHE’ LE MANI FORTI PREFERISCONO IL 5 ANNI TEDESCO AL 10 ANNI? C’è qualche operazione twist che non conosciamo?

john_ludd@finanza,

mi sembra corta la lista dei benefattori dei loro interessi…

paolo41
Scritto il 10 Gennaio 2012 at 14:10

gainhunter,

Dream Theater,

sono d’accordo con Gainhunter: la riduzione dei tassi sul triennale è da imputarsi essenzialmente all’intervento di Draghi sul Ltro.
Continuo a insistere sul fatto che per ridurrre i tassi sul decennale occorrono interventi del nostro governo per “forzare” il più possibile la “nazionalizzazione” del debito (vedi scambio di e-mail in proposito).

paktrade
Scritto il 10 Gennaio 2012 at 14:37

gremlin,

E io vorrei sapere perchè con le borse sugli scudi come oggi il bund storna a stento uno 0,5… Se l’azionario fa uno starnuto ce lo ritroviamo dove? a 150?
Sembra che gli acquisti sui governativi tedeschi siano rinnovati… Non è che anche qui il LTRO abbia avuto l’effetto di far comprare bund / bobl / titoli governativi ritenuti forti, che anche se rendono poco qualcosa di più che tenerli in BCE lo danno?
E la germania non è sicura come la bce? almeno a 10 anni dà circa 1,7%, che comunque se bisogna ripagare il LTRO all’1%, la differenza se la mettono in tasca…

Scritto il 10 Gennaio 2012 at 14:47

gainhunter,
I tuoi ragionamenti possono anche essere sensati: Ma in questo momento le dinamiche dei mercati sono legate ad altri parametri. Il debito condiziona in modo determinante tutto il resto. E quindi ha la priorità anche nelle valutazioni di spread & Co.

gremlin,
Ovvio, lo spread è dato dalla diminuzione del bobl anche se il BTp è stabile. Però il BTP non segue e non scende e quindi si allarga.
Ma poco importa. Spread 10 yr oltre i 500bp resta insostenibile.
Secondo me si preferisce il 5 anni esattamente per lo stesso motivo per cui si vende il 5yr italico. Pensaci. Esattamente l’opposto l’uno dell’altro.. non ti pare?

😉

paolo41,

LTRO: occhio che il denaro dell’LTRO è tornato per la maggior parte in BCE e non può essere investito tout court in BTP altrimenti i parametri dell’EBA si sballano.

Ho risposto s tutti? 🙂

a_rnasi
Scritto il 10 Gennaio 2012 at 14:51

Dream Theater: gainhunter,I tuoi ragionamenti possono anche essere sensati: Ma in questo momento le dinamiche dei mercati sono legate ad altri parametri. Il debito condiziona in modo determinante tutto il resto. E quindi ha la priorità anche nelle valutazioni di spread & Co.gremlin,Ovvio, lo spread è dato dalla diminuzione del bobl anche se il BTp è stabile. Però il BTP non segue e non scende e quindi si allarga.Ma poco importa. Spread 10 yr oltre i 500bp resta insostenibile.Secondo me si preferisce il 5 anni esattamente per lo stesso motivo per cui si vende il 5yr italico. Pensaci. Esattamente l’opposto l’uno dell’altro.. non ti pare? paolo41, LTRO: occhio che il denaro dell’LTRO è tornato per la maggior parte in BCE e non può essere investito tout court in BTP altrimenti i parametri dell’EBA si sballano.Ho risposto s tutti?

a proposito di LTRO

http://www.zerohedge.com/news/euro-meanders-overnight-session-record-ecb-deposit-soak-entire-ltro

lacan2
Scritto il 10 Gennaio 2012 at 15:15

gainhunter: I titoli a breve sono saliti esattamente dal giorno in cui Draghi ha regalato liquidità alle banche.Questo è un fatto, poi ognuno è libero di interpretare come vuole.Il 5 anni, essendo fuori dalla portata dell’LTRO, ha mantenuto il rendimento di prima.La mia interpretazione è diversa: quello che sta facendo l’Italia è portare la recessione (meno consumi, meno risparmi, meno imprese), quindi la prospettiva è ancora peggiore di prima; se un imprenditore vende i macchinari per pagare un debito in scadenza, come fa a produrre e quindi a pagare i debiti con scadenza più lunga? E quindi che credibilità ha la sua parola sui debiti a lungo termine?

paktrade
Scritto il 10 Gennaio 2012 at 15:16

Dream Theater,

mmmm, a me non credo… Ma vabbè, le risposte sono tante, e soprattutto sono ipotesi di lavoro… Almeno credo…

Scritto il 10 Gennaio 2012 at 16:52

paktrade,

Ops… non tiho risposto perchè la tua domanda era rivolta a Gremlin (per fortuna …hehehehe).

elmariachi
Scritto il 10 Gennaio 2012 at 16:58

si fallisce prima dei 5 anni!!

33,4% di probabilità: 1 su 3 ….io direi che ce la possiamo fare a fare boom prima dei 5 anni (basta che arrivi qualche governo di csx o cdx che faccia casini dopo Monti…..)

dopo i tedeschi e francesi vengono a far compere in Italia….

http://www.cmavision.com/images/uploads/docs/CMA_Global_Sovereign_Credit_Risk_Report_Q4_2011.pdf

Pagina 4 pdf

elmariachi
Scritto il 10 Gennaio 2012 at 16:59

I mercati avrebbero voluto una manovra cresci italia e non una salva italia….e non una manovra recessiva e dopo manovrine salvaitalie per salvare quello che c’è da salvare

elmariachi
Scritto il 10 Gennaio 2012 at 17:00

I mercati avrebbero voluto una manovra cresci italia e non solo una salva italia….…. una manovra recessiva e dopo manovrine salvaitalie per salvare quello che c’è da salvare

per fortuna che sono dei tecnici

lampo
Scritto il 10 Gennaio 2012 at 17:09

elmariachi@finanza,

Se aggiungiamo che molti prevedono una variazione del PIL nel quarto trimestre 2011, pari a -2,2% (anno su anno)… previsione antecedente al decreto “Salva Italia”…

Ci vorrebbe un vero miracolo: creare un vaccino da iniettare agli italiani che li faccia diventare improvvisamente rispettosi delle regole, diligenti nel pagare le tasse, collaborativi a livello di impresa e lavoro, altamente produttivi e ingegnosi a livello di brevetti, ecc. …e, in ultimo, indignati e chiassosi (a livello di proteste… anche via e-mail) nei confronti dei politici che non svolgono diligentemente il loro mandato! :mrgreen:

smartinvestor
Scritto il 10 Gennaio 2012 at 17:34

Doppio massimo sullo spread 10yrs?

ob1KnoB
Scritto il 10 Gennaio 2012 at 17:37

cosa ci sta’ dicendo l’eurostoxx?

Scritto il 10 Gennaio 2012 at 17:37

Piccola nota: ieri il blog ha fatto abbastanza BOOOOM. Google Analytics dice che ieri abbiamo fatto 32500 pagine per quasi 18000 visitatori.
Direi che qualcuno ci legge…. 😉

lampo
Scritto il 10 Gennaio 2012 at 17:50

Dream Theater:
Piccola nota: ieri il blog ha fatto abbastanza BOOOOM. Google Analytics dice che ieri abbiamo fatto 32500 pagine per quasi 18000 visitatori.
Direi che qualcuno ci legge….

Cosa dici… è ora che ti incominci seriamente :mrgreen: 😉 a preoccupare?

elmariachi
Scritto il 10 Gennaio 2012 at 19:35

lampo,

eh lampo per quello ci vuole tempo! una cultura non si forma così da un giorno all’altro…certo è che ci siamo stancati abbastanza del clima di questi ultimi 10 anni…almeno a me sembra che ci sia un miglioramento

Dream Theater,

bè si fa conoscere: positivo

Buona serata a tutti!!

gainhunter
Scritto il 10 Gennaio 2012 at 21:00

Dream Theater,

Magari la mia analisi è sbagliata, ma il timing è evidente, come era evidente la scorsa estate quando sono iniziate le (s)vendite di btp appena sono saltati i cds con la storia del contributo volontario per la Grecia. Credo che eventi di tale portata siano ben più influenti di qualsiasi altra valutazione…

lampo,

Permettimi una battuta: se gli Italiani fossero stati rispettosi delle regole dello stato avrebbero pagato tutte le tasse, molte imprese avrebbero chiuso e l’economia sarebbe a terra, invece hanno rispettato le regole del buon senso e hanno deciso che, essendo le tasse troppo alte, era giusto autoridursele per salvare l’economia italiana dall’invadenza dello stato.
(E’ una forzatura, un punto di vista diverso secondo me non completamente sbagliato; per la serie: le regole funzionano se sono giuste e sono rispettate da tutti, se sono rispettate ma non sono giuste possono anche fare danni) 😉

lampo
Scritto il 10 Gennaio 2012 at 21:39

gainhunter,

Certo… infatti se ti ricordi una decina di anni fa erano molti Paesi scandinavi che avevano il record della tassazione per contribuente. Però invece di essere portati ed evaderle… le pagavano “volentieri” perché avevano in cambio un servizio ed uno stato sociale (forse anche troppo generoso… per quello che ho visto personalmente). Gli effetti li stiamo vedendo in questi anni.

Da noi la pressione fiscale è aumentata… senza un contemporaneo aumento dei servizi e dello stato sociale, e con in più un aumento del debito pubblico, che ci troviamo sul groppone e rende le cose ancora più difficili (anche perché parte del PIL prodotto nei precedenti anni era… a debito).
Quindi non c’è dubbio che gli italiani e soprattutto le imprese abbiano rispettato il buon senso… e tentato di evadere dove potevano per mantenere un certo grado di competitività e quindi permettere alla nostra economia di vivacchiare.

Siamo però arrivati al capolinea: è rimasto il debito pubblico, la mancanza di servizi e di stato sociale, una grave disoccupazione (specialmente giovanile), un basso tasso di fertilità con tutti i risvolti sulla curva demografica (e sull’economia), e una mancanza di competitività perché oramai siamo noi che deteniamo il record dell’imposizione fiscale (che nel calcolo non tiene conto di tasse come l’imposta di bollo e via dicendo… ci sarà un motivo perché tassano in questa maniera 😉 ) e non c’è stata una politica industriale ed economica.
Per giunta l’economia fondata sul consumismo ha incentivato l’individualità (provate a contare quanti componenti italiani ci sono nei nuclei rispetto alla media europea), che rende ancora più difficile affrontare questa situazione, che richiede collaborazione e capacità di fare sistema.

Non entro nel merito di chi è la colpa e del discorso politico: non ne vale la pena. Guardiamo avanti.

Ti sei mai domandato perché su questo blog riusciamo, anche con posizioni spesso così diverse e difese a spada tratta, a portare ciascuno di noi il proprio contributo creando una prezioso compendio al contenuto del post di partenza?

Che sia una semplice questione di cultura, di un boss (DT) che incute timore e svolge il ruolo di satrapo (permettimi la provazione DT :mrgreen: ) … oppure perché è frequentato soprattutto da lettori che interessandosi di finanza e curando direttamente i propri investimenti, sanno essere disciplinati… e rispettano le regole basilari del trading… che si riflettono anche sul proprio comportamento quotidiano? :mrgreen:

Quindi arrivo alla mia idea: l’attuale governo tecnico sta perdendo una grave occasione. Quella di compiere un patto con gli italiani e le loro risorse economiche (e non solo) basato sulla richiesta di sacrifici finanziari (che credo quasi tutti noi siamo disposti a fare… anche perché costretti dalla situazione) con in cambio la promessa di servizi più efficienti, di uno stato sociale migliore, un abbassamento del debito pubblico e una minore incidenza delle tasse sul lungo termine.

Qualcuno l’ha proposto? Qualcuno vi ha detto dove verranno destinati i maggiori introiti delle CINQUE (se non erro) manovre finanziarie dell’anno scorso?

Mi fermo qui. 😳

gainhunter
Scritto il 10 Gennaio 2012 at 22:40

lampo,

Pensa cosa sarebbe successo invece se gli Italiani avessero pagato tutte le tasse e le tasse non fossero andate a finire in maggiori servizi? Oggi avremmo un debito pubblico come quello di oggi ma i risparmi degli Inglesi e l’economia della Grecia. Non una bella prospettiva, direi.

In merito alla richiesta di sacrifici, prima tappino i buchi da cui esce l’acqua, poi possono venire a chiedermi da bere.

schwefelwolf
Scritto il 10 Gennaio 2012 at 23:04

lampo,

Scusami, Lampo, ma non riesco a concordare.

L’Italia di oggi non è il frutto degli ultimi dieci anni, e neanche degli ultimi venti. A voler essere “generosi” – e non andare ancor piú indietro – si può dire che l’attuale disastro è iniziato piú o meno negli Anni ’60: con i primi grandi scandali (“delle banane”, “dei tabacchi”), poi con le “nazionalizzazioni” (Enel!) e via andando. Da allora la corruzione, la collusione, il clientelismo sono dilagati. Ce la ricordiamo la “Cassa del Mezzogiorno”? L’Italia si è letteralmente “seduta a mangiare” quello che una parte del Paese era riuscita a produrre. E non ha investito: né in termini di formazione, né in termini di infrastrutture. Chi ha – come me – l'”età” faccia un confronto fra l’Alfa Romeo del 1965 e la BMW del 1965 – e guardi alla situazione di oggi. Nel ’65 mi sarei comperato di corsa una “Giulia”, invece della “BMW-02” – oggi…

Da cinquant’anni l’Italia sta perdendo sistematicamente tutti i treni: ma ha continuato (fino a tre anni fa) a vivere come se fosse comodamente alloggiata in I Classe: Stato assistenziale stile Svezia, impieghi pubblici per tutti e soprattutto per amici e parenti. Mega-apparato statale superinefficente, corruzione e criminalita endemiche (ormai anche al nord). Debito pubblico incontenibile. Il risultato è sotto gli occhi di tutti (anche fuori dall’Italia).

La domanda vera, che però non vedo porre, è molto semplice: a fronte di questo quadro clinico, il paziente è ancora veramente operabile? Mi sembra di capire che una risposta affermativa venga data per scontata. “Bisogna fare altri sacrifici”, “si deve far ripartire l’economia”, “si dia la caccia agli evasori”, “si tassino i patrimoni”: tante belle ricette – ma sono realmente attuabili?

Di fatto, l’unico provvedimento che potrebbe (forse) salvare (in extremis) il paziente sarebbe un “pacchetto” veramente draconiano: (1) un drastico taglio alla spesa pubblica corrente: dimezzare gli statali, azzerare sprechi e sussidi a pioggia, riempire le carceri di amministratori collusi, inetti, e ladri. Il tutto affiancato (2) dalla lotta all’evasione (quella vera, che si manifesta – per esempio – in centinaia di migliaia di case non accatastate, abusive etc. e non solo nelle Ferrari di qualche finto accattone), quindi (3) dalla lotta al parassitismo: falsi invalidi e cosí via. Ultimo punto (4) – non meno importante degli altri – sarebbe una rigorosa riforma della magistratura: responsabilizzazione (anche penale) dei magistrati, certezza della pena, tempi rapidi (soprattutto nel civile).

Tutti sanno che senza questi provvedimenti la “barca” affonderà (magari portandosi dietro qualche ottimista soccorritore europeo). Molti parlano di questa “cura” da cavallo – ma nessuno la mette in atto (ne lo farà).

Anche qui, la ragioni sono semplici: chi vorrebbe farlo, non ne ha il potere – e chi ne avrebbe il potere, non lo farà mai. E se qualcuno (Monti?) volesse nonostante tutto tentare l’intervento, penso che il paziente resterebbe sotto i ferri. Quindi…

lampo
Scritto il 10 Gennaio 2012 at 23:46

schwefelwolf@finanza,
gainhunter,

Scusate, ma forse mi sono espresso male io.

A me pare di essere sulla stessa lunghezza d’onda.

Dicevo appunto che siccome nel passato si è pensato solo ad aumentare le tasse senza intervenire dove bisognava intervenire e senza migliorare i servizi… ma invece aumentando contemporaneamente il debito pubblico…ci ritroviamo oramai al capolinea, dove gli interventi necessari per riportare le cose in ordine sono talmente tanti che diventa quasi impossibile attuarli.

A meno di tale patto (di lungo termine) che ipotizzavo: continuare con l’attuale tassazione (che invece sta aumentando) a patto che però tali soldi vengano spesi oculatamente, con destinazioni note e gestione trasparente. Dove? In servizi che non abbiamo, nella riduzione del debito pubblico, ecc. cioè quelle misure draconiane che schwefelwolf citava… ma che invece, anche con un governo tecnico non stanno per essere attuate, visto che si stanno ancora aumentando le tasse, senza sapere, di fatto, dove vanno a finire i soldi e quale sia la reale situazione delle finanze pubbliche italiane.

Quando molti problemi finanziari italiani sono messi in sicurezza, ecco che una parte dei soldi creati dall’attuale ed evidente eccessiva tassazione, devono essere investiti per ridurre la pressione fiscale (ovviamente, con tutti i problemi che abbiamo … fra parecchi anni).

Il problema è che attualmente si aumentano le tasse… senza impegnarsi in niente (almeno io la vedo così)… quindi ho paura che si tratti di altri sacrifici inutili (per chi non può evadere).

Scritto il 11 Gennaio 2012 at 00:11

Fitch: Italy likely to be downgraded by end of January

Wow, ci andava proprio questa bella news…

gainhunter
Scritto il 11 Gennaio 2012 at 08:02

schwefelwolf@finanza,

Sì, secondo me è operabile, serve un medico di buon senso e “giusto” (per davvero, non solo a parole). Per bypassare gli ostacoli e realizzare quanto hai giustamente proposto è sufficiente dichiarare lo stato di guerra per poter adottare anche misure poco democratiche (tipo bloccare i finanziamenti alle regioni, revocare le pensioni d’oro, ecc.).
E’ molto rischioso, lo so…

lampo,
Secondo me se tappano le falle dello stato poi i soldi arrivano direttamente dall’Europa (leggi eurobond), senza dover aumentare ulteriormente le tasse.

Il downgrade di Fitch lo interpreto in due modi:
1. il solito interesse dei proprietari delle agenzie di rating
2. non è sufficiente fare i compiti a casa, bisogna anche farli giusti

serielimitata
Scritto il 11 Gennaio 2012 at 12:13

“Leggere” i grafici alla perfezione…una dote non comune, come assolutamente non è comune condividere tale saggezza…grazie DT e a tutti i commentatori…

il mio modestissimo giudizio di studente mi porta a ipotizzare ancora un mirato processo di costituzione, al vertice europeo, di un duopolio franco-tedesco tramite l’eliminazione del terzo incomodo italiano…avvalorato anche dalla prepotenza del c.d. “effetto EBA” degli stress test sulle banche nostrane, rispetto ai nostri “cugini”…

una domanda, il vero tasso benchmark (risk free) per tutto il sistema finanziario di tutto il mondo resta comunque il tbond americano?? avrebbe significato illustrare lo spread btp con tale titolo?

grazie

Scritto il 11 Gennaio 2012 at 13:14

Grazie.. In realtà sono molto più comune di quanto tu possa immaginare…
Comunque sia, considera pure serenamente per l’Eurozona il Bund come benchmark.
La prova ci è data dai rendimenti negativi dello stesso. Siamo all’assurdo ma è così. REndimenti negativi nel breve e rendimenti reali negativi del medio-lungo.

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