SELL IN MAY AND GO…WHERE?

Scritto il alle 09:59 da Danilo DT

crisi-mercati

Sto cercando di fare qualche riflessione a voce alta sulla situazione dei mercati, sulla recessione, sul credit crunch, sulla ripresa economia. Sto cercando di capire quali sono i motivi per cui i mercati finanziari dovrebbero ancora salire.
Certo, abbiamo l’analisi tecnica. E quella per certi versi non si discute e libera mentalmente ed emotivamente da qualsiasi valutazione del perché e del per come.
Come avete visto dalle analisi delle settimane precedenti, i target sono abbastanza chiari per il sottoscritto, se viene presa in esame la situazione del benchmark delle borse mondiali, lo S&P 500.
Resta il dubbio (vedi il post dedicato sulle onde di Elliott) se siamo all’interno della fatidica onda 4 oppure siamo all’interno di un movimento A-B-C.
Certo, per chi proprio non è amicissimo dell’analisi tecnica, sembrerà che il sottoscritto di sia fumato una rotoballa di fieno illegale. Ma, visto che in entrambi i casi, il target secondo me non cambia, possiamo sintetizzare il tutto con un target per il listino S&P 500 che è pari all’area 1000-1050. Questo in estrema sintesi il mio pensiero per il breve, ma secondo l’analisi tecnica. Ora ci dovrebbe stare una correzione, un pull back per poi mettere le basi per una ripartenza fino all’area target. Quindi, dal punto di vista operativo, prenderò in considerazione lo storno come buy opportunità, per fare un trade fino all’area target indicata.
Tutto bello e semplice? Beh, non proprio. Ovviamente questa è la fantastica teoria, che però deve avere un riscontro dei fatti. E questo lo…scopriremo solo vivendo… (feat. Lucio Battisti).

Lasciamo da parte l’analisi tecnica che per me è un sussidio, per poter valutare il timing di ingresso e per capire la tendenza. Andiamo invece a gaurdare L?analisi fondamentale. Si,  proprio lei.

Continuo a dare un certo peso anche all’analisi fondamentale, quella più tradizionale, con i suoi ratio di bilancio, le sue statistiche macroeconomiche, i suoi dati sulla disoccupazione, sui tassi di interesse e così via.

Analisi personale sulla situazione

Facciamo un rapidissimo sunto. Come abbiamo più volte descritto all’interno dei blog la situazione tecnica per le borse, secondo il mio modesto punto di vista, è il segueute:

TENDENZA DI BREVE –> SHORT – FLAT
TENDENZA DI MEDIO –> LONG
TENDENZA DI LUNGO –> SHORT

Ma dall’analisi macro e dai discorsi fatti da “quelli che contano”, lo scenario risulta quantomai complesso e confuso. Sintetizzando il tutto con una frase la questione che dobbiamo porci è semplicemente le seguente: il mercato sta anticipando troppo l’uscita dalla crisi e dalla recessione oppure si sta comportando coerentemente, in linea con una situazione in evidente miglioramento?

1. La liquidità: ce n’è una quantità impressionante, tutta a disposizione per rientrare sull’equity. Molti fondi, molti hedge funds, molti private equità si sono scaricati ed oggi si trovano fortemente sottopesati. Scattano dunque delle “ricoperture”, per portarsi un po’ più in linea coi benckmark,
2. Tassi bassi: è lo scenario ideale per rientrare sull’equity, quantomeno in teoria. Gli utili prodotti dalle aziende, i pay out delle società, fanno si che le azioni, a livello di redditività cedolare, siano molto più interessanti di un obbligazionario ormai rasente al tasso zero. E la storia insegna che questo scenario ha sempre portato dei recuperi di borsa
3. Sostegni governativi: l’impegno dei governi, addirittura con delle intese comuni a livello globale, è senza pari nella storia. La quantità di denaro generata e distribuita per salvare il salvabile aiuterà il sistema. Poi…però…ci sarà il conto da pagare, in quanto, nulla si crea e nulla si distrugge. Ma tutto si trasforma. E quindi non possiamo escludere un fardello enorme che tutti noi dovremo portarci sul groppone per i prossimi anni. E questo fardello si chiama debito.
4. Il sistema finanziario sembra reggere: la paura di vedersi generare il famoso crack di sistema, credo possa essere archiviata, visto l’interventismo dei governi e delle banche centrali. Ma come dicevo prima, tutto questo genererà nel tempo, per forza, una crescita economica meno virtuosa e molto più condizionata e limitata.
5. Interbancario: la situazione sembra essersi stabilizzata. Ma siamo però sicuri che il credit crunch sia stato realmente debellato? E il ritorno al credito d’impresa, è tornato ai livelli ante crisi, oppure no? Secondo me, siamo ancora molto lontani dalla normalità.
6. Dai dati in uscita in questi giorni, credo di poter dire che la macroeconomia continua ad essere fortemente negativa. Viene invece visto in chiave positiva il fatto che alcuni indicatori non crollano più ma stanno rallentando la discesa (RIPETO: stanno rallentando la discesa e non che hanno invertito al rialzo).Quindi il mercato SPERA che le cose cambino. Ma nell’effettivo non sono affatto cambiate.
7. M&A: i soldi ci sono, ma l’attività è ancora molto limitata. Ci sarà un perché… E se ci pensate bene, sempre la storia cui insegna che le grandi crisi hanno sempre generato nuovi grandi player, società che avevano retoo alla crisi e che, anzi, avevano approfittato della situazione per diventare ancora più potenti ed influenti. Ma al momento ben poche sono le attività di M&A.
8. Cina ed emergenti:
ma abbiamo il jolly. Quei paesi emergenti di cui ho parlato anceh nei giorni scorsi. Paesi che ormai sono delle potenze ben avviate, dove la crisi è stata imporatnta e non generata, dove il debito pubblico è molto limitat, dove il rapporto Debito/PIL è risibile se rapportato a quello di paesi come USA ed Italia, per fare due nomi a caso. Paesi con potenzialità di crescita mostruose. Ma ne parlavamo proprio solo qualche giorno fa su questo post su Cindia.
9. Le trimestrali: sono usciti i dati delle trimestrali. Certo, molto negativi. Ma il mercato si aspettava addirittura di peggio. E questo è stato visto in chiave positiva. Attenzione però: abbiamo avuto modo di vedere un po’ più a fondo la qualità di questi bilanci, in primis quelli delle banche USA. Ma siamo sicuri che… siano poi così eccellentemente positivi?
10. Lettere a casaccio: mi diverto un po’ a leggere, in questi giorni, pareri anche autorevoli di come si uscirà dalla crisi, a livello letterale… Mi spiego meglio. Che tipo di ripresa avremo? V? U? W? L? J rovesciato? Impossibile dirlo ora… Tutto dipende dagli strascichi di questa “cura” anti-crisi. Escludo la V, Purtroppo temo la L ma spero nella W.
11. Mr. Smith: il povero consumatore USA. Un mito, una necessità del l’economia globale. Però, mr. Smith è stato colpito al cuore, in modo deciso. E soprattutto al portafoglio. Mr. Smith non sarà più lo stesso. Meno cicala e più formica. Risultato: calano i consumi, aumenta la propensione al risparmio. Il che, credetemi, è drammaticamente negativo per la ripresa economica.

Mercati a confronto

Ho dimenticato qualcosa? Parliamone liberamente nei commenti, cercando di essere concisi e concreti, proprio per poter generare una “tavola rotonda” di qualità e operativamente valida.

Lo dico da tempo. Questo rialzo non mi convince. Ma il mercato al momento dice ancora toro (target 100 dello Spoore). Le borse dicono ancora Toro. Il sentiment dice ancora toro. IO dico solo che il vecchio detto di “Sell in may and go away” potrebbe essere ancora valido, per l’ennesima volta. Ma lo sapremo solo tra qualche mese.

Concludo dicendo che la prudenza è d’obbligo, cavalchiamo il trend, ma stiamo all’erta. Perché secondo me stiamo costruendo un rialzo coi piedi d’argilla.

Questo è il mio parere.

STAY TUNED!

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