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SALVATAGGIO O DISTRUZIONE?

Scritto il alle 15:45 da Danilo DT

crisi-immobiliare.jpgL’impegno di Bush verso il settore auto e la sua crisi, uno dei più colpiti dalla crisi economica e dei più vicini al default, è quanto mai evidente ed ovvio. Il rischio di lasciare a casa senza lavoro la bellezza di 3 milioni di persone nella sola città di Detroit farebbe rabbrividire qualsiasi politicante. Resta incredibile che, di fronte a tali numeri, la camera si sia arenata in modo quantomai discutibile.

Ma questo è un altro discorso. Come anticipato la settimana scorsa, è ormai certa la volontà di pescare dal TARP la cifra necessaria per una ipotetica sussistenza del settore auto per qualche mese. Certo, non è la cura ma un modo per mettere una toppa al settore auto. Anceh perchè forse non sapete esattamenet quali sono i numeri del salvataggio, numeri che potrebbero addirittura essere rivisti al rialzo.  Continuate a leggere e , possibilmente, cercatevi una buona sedia…

 

 

Otto miliardi di dollari subito, poi si vedrà 

 

La cifra che dovrebbe essere utilizzata sarebbe pari a 8 miliardi di dollari, quindi poco più della metà di quanto deciso dal congresso, che era già la metà di quanto chiesto dalle Big Three (quindi, per farla breve, ¼ di quanto chiesto dalle aziende automobilistiche USA. In molto credono che le cifre necessarie per una ristrutturazione ed un vero salvataggio sono ben altre, ed io sono uno di questi. Se non sbaglio, il TARP dovrebbe avere ancora a disposizione, utilizzabile per quest’operazione di bail out, una cifra pari a 15 miliardi di $. Per chi non lo sapesse, il TARP è il mega piano di salvataggio del settore finanziario USA. Importi mostruosi?

Siamo a livelli supersonici…

total-2008-bailouts.gif


I dati sono stati tratti dal
National Bureau of Economic Research (NBER) e da il sito Safehaven: ritengo inutile fare giri di parole e andiamo al dunque.

Il Congresso USA ha disposto, per il salvataggio soprattutto del sistema bancario americano, la cifra di 8,5 trilioni di dollari. Ve la scrivo in numeri?

8.500.000.000.000 di $, ovvero 8.500 miliardi.

Ci siamo capiti, no? Una cifra pari al 62% del PIL USA.

Una spesa che per forza di cosa sarà una zavorra devastante per la crescita futura dell’economia a stelle e strisce.

Ovviamente, il problema fondamentale, è DOVE prenderanno questi soldi. Le alternative sono poche.

 

a) O si trovano dei finanziatori, che vanno quindi a comprare bonds

b) oppure bisogna andare in tipografia a iniziare a stampare bigliettoni verdi.

Capite benissimo che questa logica fa tutta a favore della teoria che sto difendendo da un po’. Possibile una deflazione, ma sarà seguita da un’iperinflazione. E’ una questione di banale matematica. E la matematica non deve essere interpretata. Va accettata.

 

 

Peggio che in guerra

speseguerra.gifIn questo interessante (dal punto di vista statistico) grafico, viene paragonato l’importo stratosferico del salvataggio di questo periodo con le cifre stanziate in passato dal Governo USA. A livello di curiosità, viene fuori un dato che rende l’idea di quanto pesi sugli USA la spesa decisa dal Consiglio.
Incredibile.. Pensate che la cifra deliberata, attualizzata (ripeto, attualizzata) ai dollari attuali non è NEMMENO pari alla somma delle spese sostenute per:

  1. la Seconda Guerra Mondiale,

  2. le spese sostenute dalla Nasa da quando esiste,

  3. la Guerra del Vietnam,

  4. la Guerrra in Iraq del 2003-2008,

  5. il New Deal di Roosvelt negli Anni 30,

  6. la Guerra di Corea,

  7. la Prima Guerra Mondiale,

  8. la Crisi delle Casse di Risparmio (Saving & Loans) negli anni ’80,

  9. la Guerra in Afghanistan,

  10. il Piano Marshall,

  11. la Guerra del Golfo nel 1992,

  12. la Guerra Civile Americana,

  13. la Rivoluzione Americana,

  14. la Guerra dl 1812

  15. e l’acquisto dello Stato dell Louisiana dalla Francia.

Ora pongo una domanda a chi ancora avesse qualche dubbio.

 

Secondo voi, siamo fuori dalla crisi?

 

Come ben sapete, la mia scommessa è una nuova fase economica (un New Deal) dal 2010 , prima però toccheremo probabilmente i minimi di mercato. Speriamo di non dover ulteriormente spostare in avanti tale data…

 

Ndr: un ringraziamento all’amico Anonimo CDS che ha contribuito alla stesura di questo articolo (i dati sono stati presi anche da una sua segnalazione)

 

 

STAY TUNED !

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