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REFERENDUM: dimissioni di Renzi dopo la vittoria del NO. E ora che succede sui mercati finanziari?

Scritto il alle 01:11 da Danilo DT

referendum-renzi-dimissioni

Non voglio commentare l’esito del voto a livello politico.
Però permettetemi solo una nota che mi ha veramente mandato in depressione “post Referendum”. La bassezza della qualità dei commenti dei nostri politici quando sono usciti i dati degli exit poll. Hanno dimostrato quello che sono. Il nulla a livello qualitativo e mi preoccupa lasciare il paese in mano a certa gente, adesso.

Ma lasciamo perdere, il web è pieno di commenti ben più autorevoli dei miei e quindi lascio fare a chi sa. Non mi resta che provare a capire COSA capiterà sui mercati finanziari già fin da domani mattina.

I dati di fatto.
Vince il NO. Largamente.
Renzi ha dato in diretta le dimissioni.
Ricordate questo post? CLICCATE QUI. Spero fosse chiaro e per chi non lo ha letto, ne consiglio la lettura.

Ovvio, la volatilità sarà subito di casa. I risparmiatori vedranno nella giornata di lunedi, un aumento notevole della volatilità e molto probabilmente il valore degli asset italici (FTSEMIB e BTP) perderanno fortemente valore.
Lo spread BTP Bund salirà di brutto e la speculazione inizierà a dominare. Non dico che sarà un “dejavu” del 2011 ma di certo in molti inizieranno a temere l’apocalisse.

Calma e gesso.
Il giorno chiave sarà sicuramente giovedì. Perché giovedì? Perché è il giorno di Draghi e della BCE. Data per scontata una nuova proroga al QE Europeo, ma di certo questo non basta. Bisogna tranquillizzare i mercati e proporre idee che possano scemare la speculazione e far tornare la fiducia. E possibilmente andare a calmare gli animi in attesa di una soluzione “di fortuna”. I mercati hanno bisogno di certezze, occorre quanto pima un governo che sia credibile.
Quindi aspettiamoci un nuovo “Super Mario” che sarà più che necessario per frenare le correzioni che potrebbero essere protagoniste nei prossimi giorni.
E questa volta, sia ben chiaro, non è come con la Brexit, i cui effetti ancora non si sono visti. Qui il discorso è esattamente all’opposto. Impatto violento subito e poi, grazie ad interventi correttivi, la situazione potrebbe migliorare.
E’ ovviamente solo il mio parere. Vedremo se sarò stato un buon profeta in patria.
Buonanotte.

PS: ah già… vediamo che succede ora con le varie ricapitalizzazioni di banche come MPS ed Unicredit più tutte le altre cosette che rendono la piazza italica non proprio solidissima…

STAY TUNED!

Danilo DT

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28 commenti Commenta
draziz
Scritto il 5 Dicembre 2016 at 01:29

…e vediamo se insieme alla firmetta sulla Legge di Stabilità passa anche l’aumento dell’IVA…così tanto per prendere la palla al balzo e farla pagare ai “revolucionarios”…
L’avrebbero aumentata lo stesso…ma quale migliore occasione…

Taxus
Scritto il 5 Dicembre 2016 at 01:51

“E ora che succede sui mercati finanziari?”
Sinceramente NON me ne può. importare un fico secco…e’ il momento di dire BASTA a questo falso sistema europeista …in qualunque modo e a qualunque prezzo . PUNTO !

omnia_funds
Scritto il 5 Dicembre 2016 at 02:33

Spero che tu non sia un giovane da 18 a 30 anni o che non abbia un becco di un quattrino. ..altrimenti non vedo la soddisfazione di tale affermazione!! Considerando ciò che stò acoltando dai vari commenti dei nostri politici “illuminati”.
Nel caso mi sbagliassi …..penso che non avrai certamente problemi ha trovare un lavoro onesto dignitoso e soprattutto stabile!!! O che hai il tuo “gruzzoletto” in una banca solida ..liquida e non…GASSOSA!!! Nel qual caso facci pure il nome della tua banchetta sotto casa..o che stà tutta “intorno a te” e inevitabilmente anche….dietro!!!! Ma quello che non vorrei è vederti nei rotocalchi pseudo economici con la scritta…”ridateci i nostri soldi”…non sarebbe coerente!!!! E bada bene…non è certamente colpa dell’Europa …ma di una mala gestio dei furbetti della finanza di cui si era consapevoli ma che abbiamo fatto finta di non vedere per avaria e non perché non eravamo a conoscenza dei rischi che corravamo!!!! Non è uno sfogo politico ma è ora che si prenda consapevolezza che ogni decisione comporta una conseguenza! !! Quindi….buona consapevolezza!!!
Taxus,

omnia_funds
Scritto il 5 Dicembre 2016 at 03:12

In Austria vince …Van Der Bellen …appoggiato da verdi e sinistra……filo europeista !!! E anche li hanno qualche problema con alcune banche!!! Ma per paura di una Brexit o di un Tycoon. ..meglio votare per lo status quo!!!
Ma siamo in Austria e non nella Repubblica delle Banane!!!
Buona consapevolezza!!!

atomictonto
Scritto il 5 Dicembre 2016 at 05:14

Caro Danilo,
Nella mia vision le cose son molto semplici: l’AdC di MPS semplicemente é saltato é delle 3:00 la notizia che il fondo del Qatar si tira indietro ed essendo tutto l’acceocchio basato su accordi personali tra Renzi e Dimon (JPM) possiamo stenderci una bella pietra sopra.
MPS nei prossimi giorni farà probabilmente un primo bail-in parziale senza toccare bond senior e cercando di non massacrare del tutto i piccoli risparmiatori, ricordo a tutti che MPS ha 6 milioni di clienti, che detengono 2.1 MLD di bond sub.
La cosa dara una bella svegliata a tutto sto popolo di Einsten in vista di quello che verrà dopo: il fallimento di fatto di MPS, solo rimandato, metterà in crisi anche UCG che non puó certo andare sul mercaro x un AdC da 10-13 MLD da un paese senza un governo e in pieno marasma.
Ergo IMHO faranno (finalmente aggiungo io) l’unica cosa che possono fare; Mattarella nomina una figura di garanzia istituzionale (Padoan? Grasso?) per formare un governo tecnico con l’unico scopo di chiedere l’intervento dell’OMT/ESM come fecero Grecia, Spagna, Irlanda e Cipro per salvare il sistema bancario…e come sai OMt/ESM opera solo con orecise cessioni di sovranità ed é controllato da BCE/UE/FMI…in poche parole la famosa Troijka.
Faranno finalmente i pesanti tagli strutturali, 120-130MLD di spesa pubblica da tagliare come minimo per abbattere il cuneo fiscale e far ripartire sul serio il paese (+3% minimo), ci saranno settimane di scontri di piazza e via discorrendo.

Scritto il 5 Dicembre 2016 at 08:03

ato­mic­ton­to@fi­nan­za,

Mi sembra un’ipotesi credibile. Ora vediamo che succede

pdf79
Scritto il 5 Dicembre 2016 at 08:04

Vorrei precisare che quello che succedera alle banche avverrà per la mala gestione di quest’ultime o delle situazioni create ma non per il voto al referendum, il si avrebbe potuto fungere da tappeto per nascondere le cose per un pò di tempo e basta.

paolo41
Scritto il 5 Dicembre 2016 at 08:46

pronti al cambiamento ????? ultime voci: ritorna PRODI !!!!!!

nimbro
Scritto il 5 Dicembre 2016 at 09:06

concordo con pdf79 in germania dicono ” è meglio una fine con dolore che un dolore senza fine” .
Penso però che una soluzione, tanto per prendere o perdere ulteriore tempo, verrà trovata magari con una nazionalizzazione di mps.
Mi auguro, però, che possa essere la volta buona affinché la mala gestione venga definitivamente dimenticata e si riesca, finalmente, a voltare pagina in tutto il nostro sistema claudicante.

albertopletti@gmail.com
Scritto il 5 Dicembre 2016 at 10:04

L’Italia è un posto stabile: con tutti i governi che ci sono stati la stabilità è data dal fatto che i governi non hanno tempo di cambiare le cose. Si poteva pensare, al limite, che gli indici si sarebbero mossi poco, ma vedere il Mib al rialzo oggi mi stupisce: ma non tanto: la borsa è difficile per definizione.

ob1KnoB
Scritto il 5 Dicembre 2016 at 10:09

Empatia per Renzi
Vedendo i mercati neanche l’onore delle armi. Non c’è politica qui ma l’ennesima constatazione che tira di più un sacco di soldi che un carro di f….

Lukas
Scritto il 5 Dicembre 2016 at 11:01

<a href="mailto:albertopletti@gmail.com">al­ber­to­plet­ti@​gmail.​com</a>@fi­nan­za,

I mercati non sono stupidi, sanno benissimo che il problema in Italia non si chiama COSTITUZIONE ( come hanno tentato di far credere ), bensì CORRUZIONE. Corruzione che ha disastrato il bilancio del nostro Stato e che ha messo in ginocchio la nostra economia. Finchè tale problema atavico non si affronta di petto non ci sarà nessuna soluzione ai nostri problemi.

pecunia
Scritto il 5 Dicembre 2016 at 12:17

penso che l’arrivo temporaneo del prof Prodi (capisco l’ironia di Paolo circa il nuovo ……) sia da prendere come cosa positiva. In tal modo il dr. Padoan potrà restare all’economia. Spero.

personalmente penso che la maggioranza degli italiani che ha votato no farà subire a tutti gli italiani le conseguenze economiche di detta scelta. questo è, che piaccia o meno, democrazia.

grazie DT per tutte le tue coperture sugli argomenti caldi del momento 🙂

paolo41
Scritto il 5 Dicembre 2016 at 13:14

pecunia@finanza,

certe volte dico che chi ha votato NO ha usato la “pancia”. In realtà in un mio commento precedente, dato per scontato il NO, mi ero messo a dissertare sul quanto sarebbe stato pesante il NO. Oggi a conti fatti sono più preoccupato del futuro del nostro paese perché come avevo immaginato nessun governo avrà la forza e …. l’intelligenza di coprire le forti disequazioni che caratterizzano la distribuzione della ricchezza dei vari ceti sociali, la gestione della biblica migrazione e relativa perdita di sicurezza in molte città, la forte percentuale di disoccupazione giovanile. Questi sono i veri problemi che ci fanno venire il mal di pancia.!!!!!

perplessa
Scritto il 5 Dicembre 2016 at 14:59

dove lo hai letto che ritorna prodi?o letto una marea di commenti, quello non l’ho ancora visto, così lo leggo anch’io
pao­lo41,

paolo41
Scritto il 5 Dicembre 2016 at 17:14

perplessa@finanza,

è stato nominato stamattina ad un intervista a giornalisti e “tecnici politici”, credo fosse il programma della CNBC tenuto da Cangini…..

perplessa
Scritto il 5 Dicembre 2016 at 19:23

bah, tutte chiacchiere, Macromedia ha suggerito Rodotà, ognuno dice la sua…

pao­lo41:
per­ples­sa@fi­nan­za,

è stato no­mi­na­to sta­mat­ti­na ad un in­ter­vi­sta a gior­na­li­sti e “tec­ni­ci po­li­ti­ci”, credo fosse il pro­gram­ma della CNBC te­nu­to da Can­gi­ni…..

albertopletti@gmail.com
Scritto il 6 Dicembre 2016 at 09:33

Sono ignorante sulle dimensioni della corruzione in Italia: so che è diffusa, ma non so quanto. Mi chiedo: ma perchè mai qui da noi c’è una percentuale così grande di disonesti? Sarà anche perchè a volte uno è onesto quando se lo può permettere, ma comunque per scegliere la retta via ci vogliono le palle, chè è la via più faticosa e più lunga.

Forse gli avvertimenti della Banca d’Italia sulla volatilità e della BCE sul suo pronto intervento hanno mitigato eventuali progetti di short in caso del “no” italiano: non è tanto questione che i mercati siano coerenti o no; i mercati hanno l’unico obiettivo di fare soldi.

Lukas,

paolo41
Scritto il 6 Dicembre 2016 at 09:45

perplessa@finanza,
il nome di Prodi come “nuovo” PC è stato ancora ventilato stamane durante l’intervista di CNBC a Mucchetti (PD)…..

gainhunter
Scritto il 6 Dicembre 2016 at 13:29

<a href="mailto:albertopletti@gmail.com">albertopletti@gmail.com</a>@finanza,

Non lo sa nessuno quant’è la corruzione in Italia (ovviamente), ma io noto che la stragrande maggioranza degli Italiani, che si ritengono singolarmente onesti, sostengono che la stragrande maggioranza degli Italiani è corrotta e disonesta. E la stragrande maggioranza degli Italiani sostiene che l’Italia è da questo punto di vista il peggiore stato dell’UE e contemporaneamente non conosce e non ha mai letto studi e stime sulla corruzione negli altri Paesi; tutti vanno a naso e seguono sensazioni, notizie e singole esperienze positive o negative.
Lo stesso discorso per evasione e economia sommersa. E le stime su evasione e economia sommersa evidenziano differenze esorbitanti tra Nord e Sud, al punto che le regioni del Nord sono allineate e in certi casi migliori della Germania.

albertopletti@gmail.com
Scritto il 6 Dicembre 2016 at 16:22

Esistono delle classifiche sulla corruzione nel mondo: l’Italia è messa piuttosto male. Le nazioni più virtuose sono quelle del nord e quelle anglosassoni. Ma in questo tipo di classifica si vede di più la disciplina, il rispetto, non esattamente l’onestà. Per quella che intendo io faccio ricorso a una frase di I. Montanelli: “L’unico suggerimento che posso dare ai giovani, e che regolarmente gli do, è questo: “Battetevi sempre per le cose in cui credete. Perderete, come le ho perse io, tutte le battaglie. Una sola potete vincerne: quella che s’ingaggia ogni mattina, quando ci si fa la barba, davanti allo specchio. Se vi ci potete guardare senza arrossire, contentatevi”.

gai­n­hun­ter,

gainhunter
Scritto il 6 Dicembre 2016 at 18:57

<a href="mailto:albertopletti@gmail.com">albertopletti@gmail.com</a>@finanza,

A quali ti riferisci? Alcune classifiche guardano la corruzione percepita, che è diversa dalla corruzione “effettiva”, e viene appunto influenzata dal pensiero comune e dalle notizie. Ci sono anche studi che si basano sulle cause giudiziarie, e in questi casi conta molto la legislazione e la prassi giudiziaria, che sono spesso molto diverse da paese a paese. Inoltre in alcuni casi quello che in Italia è considerato corruzione, quindi illegale, in altri paesi si chiama attività di lobbying, è legale e regolata.
Quindi la questione mi sembra abbastanza complessa oltre che impossibile da quantificare proprio perchè è illegale.

Ottimo suggerimento, la versione laica del cristiano esame di coscienza.

perplessa
Scritto il 6 Dicembre 2016 at 23:19

ho commentato in un altro articolo di questo forum che avevo letto che in Spagna si possono scalare le spese di conduzione della casa anche se non so in quale modalità. Sarebbe interessante indagare come funziona anche in altri paesi:allora la piccola evasione è conseguente. che poi diventa grande per numeri. nonostante il rischio dovuto al fatto che se uno non si fa fatturare poi non ha la garanzia, evidentemente molti preferiscono non pagare l’iva. Se i contribuenti potessero detrarsi determinate spese e non in 10 anni ma subito, sarebbero motivati a farsi fare la fattura. Quindi di chi è la responsabilità?E perché non si legifera in quella OVVIA direzione? La grande e grandissima evasione/elusione dubito sia un fenomeno solo italiano

gai­n­hun­ter: Lo stes­so di­scor­so per eva­sio­ne e eco­no­mia som­mer­sa.

perplessa
Scritto il 6 Dicembre 2016 at 23:29

i giovani quali dici? quelli dei call center che ti sbattono giù il telefono quando non sanno la risposta?sono quelle le loro battaglie?
<a href="mailto:albertopletti@gmail.com">al­ber­to­plet­ti@​gmail.​com</a>@fi­nan­za,

gainhunter
Scritto il 7 Dicembre 2016 at 08:20

perplessa@finanza,

Premesso che hai ragionissima sulla grande evasione, la riduzione del nero tramite il sistema di detrarre le spese cambierebbe chi paga (impresa/artigiano/professionista invece del consumatore, evasore invece del cittadino onesto) ma non migliorerebbe piu’ di tanto le entrate fiscali (maggiore iva compensata da maggiori detrazioni, maggiori imposte sul reddito (aumenta il fatturato) che dovranno essere compensate dalla riduzione delle aliquote non avendo piu’ la scusa dell’evasione fiscale). Inoltre potrebbe aumentare i consumi (piu’ consumo meno tasse pago) ma penalizzerebbe il risparmio.
Quindi piu’ giustizia, un cambio piuttosto radicale del sistema con effetti non prevedibili, e non cadiamo nell’errore di pensare che a x recupero di evasione corrisponda x miglioramento del bilancio pubblico.

albertopletti@gmail.com
Scritto il 7 Dicembre 2016 at 09:27

I giovani per me sono quelli fino a 34-35 anni al massimo; ognuno con la sua storia.
Ah, anche se le donne non si fanno la barba, si guardano comunque allo specchio.
per­ples­sa@fi­nan­za,

albertopletti@gmail.com
Scritto il 7 Dicembre 2016 at 09:30

Appunto: è impossibile da misurare esattamente. Ma comunque ci sono delle indicazioni di massima. Per avere dei facili esempi della disciplina di un popolo rispetto a un altro basta guardare come guida per la strada.
gai­n­hun­ter,

gainhunter
Scritto il 7 Dicembre 2016 at 18:34

<a href="mailto:albertopletti@gmail.com">albertopletti@gmail.com</a>@finanza,

Sulla base del comportamento in strada si può aprire un’intera discussione, ma mi sembra evidente che non si può parlare di UN popolo, e se la linea deduttiva è questa lo stesso dovrebbe valere per la corruzione. Ancora una volta si conferma che la fama negativa degli Italiani proviene sempre dalla stessa area geografica.

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