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Rassegna Stampa: tra volumi e speculazioni

Scritto il alle 08:07 da Danilo DT

Rassegna stampa: link finanziari per meglio capire l’economia e la finanza

La giornata di ieri si è chiusa a Wall Street con l’ennesima seduta positiva. Nulla di nuovo quindi sotto il sole. L’unica cosa che un po’ inquieta è la totale assenza di volumi. Infatti come da questo grafico preso dal ZeroHedge, il mercato si è ritrovato con volumi pari al 40% in meno della media. trend in esaurimento? Teoricamente è possibile. ma ormai abbiamo capito che ci vogliono ben altre volontà per muovere il mercato. La mano invisibile di Mamma FED insegna.

Volumi NYSE: fonte zeroHedge

LINK FINANZIARI

Soaring Food Prices – NYTimes.com Perchè i prodotti alimentari crescono così tanto? Colpa della FED? no, anche di cattivi raccolti. Paul Krugman

Commodity Speculation Too Easy a Target – The Source – WSJ Speculare sulle commodity è un bersaglio troppo facile

È scomparso Gary Moore – TrueMetal.it Addio Grande Gary Moore….

US backs Brazil in currency war with China – Telegraph Guerra valutaria Cina vs brasile?

Oil back above $100 on Egypt fears – Telegraph Petrolio torna sopra i 100$ sulle paure d’egitto

Default rate for repayment of for-profit college loans hits 25 percent Tasso di default per i debiti universitari ai massimi

It’s not radical Islam that worries the US – it’s independence | Noam Chomsky | Comment is free | The Guardian Le vere paure degli USA nell’Egitto

Droughts, Floods and Food – NYTimes.com Paul Krugman e i cambiamenti climatici

The Tunisian Catalyst by Joseph E. Stiglitz – Project Syndicate Anche dove c’è un’economia forte, è importante l’uguaglianza

FT Alphaville » Gold is good to go at JPMorgan repos JP Morgan accetta l’odo come garanzia….

ISM Improvement Accelerating Value Plays Economia USA che accellera

Financial markets: Can we trust TIPS? | The Economist Possiamo fidarci dei segnali che inviano i titoli legati all’inflazione?

What You Need To Know About AOL’s Huffington Post Acquisition L’operazione AOL-Huffington Post è molto più di una semplice acquisizione

The Secrets Of Equity Investing – The Source – WSJ I segreti per gli investimenti in azioni

Yield Premium on Bonds Lowest Since August ’07 – WSJ.com Lo spread per i bond è ai minimi dal

The US’s Egypt Ambassador Just Contradicted And Embarrassed Obama Continua la telenovela in Egitto

It’s Official: The Great Consumer Deleveraging Is Over Fine della leva finanziaria per i consumatori?

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DT

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35 commenti Commenta
Scritto il 8 Febbraio 2011 at 08:29

Aggiungo un bell’articolo di Weiss, interessante la parte conclusiva dove viene raccontata la storia finanziaria vissuta in prima persona dal padre di Martin.
Buona giornata!
http://mariogregorio.wordpress.com/2011/02/08/the-most-dangerous-bubble-of-all/

nervifrank
Scritto il 8 Febbraio 2011 at 08:44

Ok va bene, volumi del 40% sotto la media.
Ma se “quelli là” fossero così forti da manipolare il mercato a loro piacimento, non è che poi i volumi aumenteranno per seguire un trend senza ostacoli?
Mi viene in mente cosa ha scritto recentemente Manfred Zimmel a proposito delle borse di quest’anno:
“Bears will be butchered”.

nervifrank
Scritto il 8 Febbraio 2011 at 08:47

Notizia bomba: J.P. Morgan accetta oro a garanzia di alcune transazioni.

“J.P. Morgan Will Accept Gold as Type af Collateral ”

http://online.wsj.com/article/SB10001424052748704422204576130192457252596.html?mod=WSJ_Markets_LEFTTopNewsInt

mattacchiuz
Scritto il 8 Febbraio 2011 at 08:49

nervifrank: Notizia bomba: J.P. Morgan accetta oro a garanzia di alcune transazioni.“J.P. Morgan Will Accept Gold as Type af Collateral ”http://online.wsj.com/article/SB10001424052748704422204576130192457252596.html?mod=WSJ_Markets_LEFTTopNewsInt  

perchè ti stupisci? esiste altra moneta che non sia oro o argento??? 🙂

se fossi “folle” penserei che alla jpm serva oro…

nervifrank
Scritto il 8 Febbraio 2011 at 08:52

mattacchiuz,

Non mi stupisco.
Mi stupisco del fatto che abbiano ceduto così presto, rendendo pubblico quello che tutti già sapevamo.
Ricordiamoci delle loro forti posizioni short sui PM.
Anzi no, sei tu che ce lo ricordi spesso!

Scritto il 8 Febbraio 2011 at 09:07

@ nervifrank:
infatti, è per quello che teoricamente è un segnale bearish, ma poi…tanto loro fanno quello che vogliono…. 🙄

In merito a JP Morgan-Gold l’articolo che tu hai citato del WSJ sopra lo trovate nella versione del FT.
Anche qui la manipolazione dle mercato è scandalosa… Argento, oro, rame…

mattacchiuz
Scritto il 8 Febbraio 2011 at 09:35

beh… se vogliono guadagnarci, è chiaro che devono spostare ilmercato contro i loro stessi clienti. ma mi sembra che questo ormai sia anche piuttosto ben documentato dai casi che hanno interessato gs, jpm in primis, per finire a tutta la merda che hanno venduto ai comuni ( che comunque rimangono dei dementi ). in un paese ingiusto, certa gente sarebbe condannata come “traditori della patria”. nei paesi giusti come i nostri, a queste stesse persone vengono dati bonus da nababbi

gremlin
Scritto il 8 Febbraio 2011 at 10:18

Crisi economica, gli asset tossici minacciano le banche americane
estratto da “Economia & Lobby | di Matteo Cavallito – Il Fatto Quotidiano – 7 febbraio 2011 ”

La denuncia del Wall Street Journal: nei bilanci dei primi dieci istituti americani le perdite nascoste pesano tutt’ora per quasi 14 miliardi di dollari.
Gli asset tossici che hanno scatenato la più grande crisi finanziaria del dopoguerra continuano a pesare sui bilanci delle banche statunitensi, identificando, con la loro stessa presenza, perdite potenziali per 13,8 miliardi di dollari. A lanciare l’allarme è stato il Wall Street Journal con un’analisi pubblicata nella sua edizione odierna. Chi pensava, dunque, che i guai del sistema economico statunitense e globale fossero ormai ridotti, si fa per dire, al disavanzo dei conti pubblici deve ora ricredersi. Perché le scorie del credit crunch non sono state affatto smaltite…
si tratta per ora di disavanzi “in potenza” visto che il valore reale dei titoli incriminati non è conteggiato come tale. Se così fosse stato, evidenzia il quotidiano Usa, nei primi nove mesi dello scorso anno, i ricavi lordi delle banche sarebbero stati inferiori per il 21%.

I famigerati “assets tossici”, titoli complessi come le collateralized debt obligations (Cdo) e in generale le mortgage backed securities, ovvero quella galassia di prodotti strutturati costruiti sul mercato dei mutui, fanno parte del cosiddetto “livello 3” dei bilanci bancari. Si tratta, in sintesi, del variegato insieme di titoli che si distinguono nettamente dal fronte delle riserve, del capitale azionario e dei titoli ad alta qualità che compongono i comparti pregiati del portafoglio bancario. Asset illiquidi, ovviamente, ma anche estremamente complessi e quindi, in altre parole, difficili da prezzare. Nelle prime 10 banche americane, il livello 3 vale oltre 360 miliardi, più o meno il 42% del patrimonio. Una fetta consistente di ricchezza, insomma, il cui valore effettivo resta oggi altamente misterioso…
Se l’allarme del Wsj vi suona familiare sappiate che non siete in errore. Quelli degli asset tossici e del famigerato terzo livello sono problemi comuni anche nel Vecchio Continente. Nell’ottobre 2008, l’International Accounting Standard Board ha approvato una modifica alla norma 39 dei principi contabili internazionali consentendo alle società di derogare, quando lo si ritiene opportuno, al principio del mark to market nella classificazione delle attività illiquide. In sintesi: il valore degli strumenti finanziari in portafoglio non viene più calcolato in base all’effettivo prezzo di mercato (fair value) ma viene al contrario fissato in modo del tutto opinabile sulla base del costo storico e di quello ammortizzato. Così, ad esempio, un titolo obbligazionario può essere “valorizzato” in base al suo rendimento nominale alla scadenza anche quando, nelle intenzioni della società, era prevista una sua cessione sul mercato. E poco importa, nel caso, che il titolo in questione un valore effettivo di mercato non ce l’abbia neanche più.

A seguito della riforma, già nell’autunno di quell’anno molte banche videro le perdite sparire magicamente. Deutsche Bank riconteggiò circa 25 miliardi di asset, registrando un utile trimestrale (al 30 settembre 2008) di 414 milioni di euro contro il previsto rosso di 431 milioni. Unicredit, contemporaneamente, spiegò nella sua relazione trimestrale come “l’applicazione dei nuovi criteri contabili” avesse “determinato un impatto (positivo) complessivo sull’utile ante-imposte di 866 milioni di euro“. Senza la riforma e il conseguente “impatto”, il bilancio avrebbe registrato una perdita di 90 milioni di euro. Lo stesso destino che avrebbe caratterizzato la trimestrale di Intesa-Sanpaolo (673 milioni di utile netto messo a bilancio contro una perdita attesa di 141 milioni) e quella di Carige (52 milioni di segno positivo contro i previsti 9 milioni di perdita).

Ad oggi, ha evidenziato negli scorsi mesi Mediobanca, i principali istituti europei porterebbero tuttora in portafoglio circa 347 miliardi di asset tossici equivalenti in media al 52,3% del patrimonio netto con punte anche del 209%, Deutsche Bank, e del 598,5% come nel caso della franco-belga Dexia. In Italia, se non altro, i livelli restano molto contenuti con un’incidenza media attorno al 15,6%.

Scritto il 8 Febbraio 2011 at 10:27

@ Gremlin:

Eh beh…. nulla di nuovo sotto il sole… Per fortuna qualcuno inizia ad accorgersi della feccia che continua ad essere nascosta. In arrivo un post sulle banche di natura TECNICA, dove fatti come quelli descrittidal WSJ non vengono considerati.

🙄 però, ke skifo….

mattacchiuz
Scritto il 8 Febbraio 2011 at 10:33

si si, e poi ci sono i 600 mila milairdi di dollari in derivati che le banche perlopiù si spartiscono e di cui nessuno sa nulla… li basta una perdita del 5% per spazzare via TUTTE LE BENCHE…
ma ci pensano i nostri banchieri centrali a portare i prezzi al “posto giusto” per disinnescare la mina

mattacchiuz
Scritto il 8 Febbraio 2011 at 10:34

io pagherei oro per metter le mani sui conti veri di DB… 🙂

gremlin
Scritto il 8 Febbraio 2011 at 10:39

Dream Theater,

per noi sicuramente non c’è nulla di nuovo

interessante notare che un quotidiano generalista abbia un giornalista finanziario della redazione coi neuroni

amensa
Scritto il 8 Febbraio 2011 at 10:40

così, tanto per ricordare che esiste, e sta precipitando a candela, e raggiungendo i minimi di 10 anni di storia, il BDI oggi si trova a 1045, con il graficoormai sovrapposto alla media a 20 giorni.
vorrà dirre qualcosa ?

mattacchiuz
Scritto il 8 Febbraio 2011 at 11:01

amensa@finanza
mi dici dove lo vedi? è real time o quello di ieri?

mattacchiuz
Scritto il 8 Febbraio 2011 at 11:03

gremlin,

ma sai che secondo me i neuroni li hanno pure, forse non tutti.
è che … come fanno a scrivere la verità? sarebbero disintegrati istantaneamente. a parte le pressioni dei loro capi, rischierebbero di essere denunciati, e sai, alla fine la verità non è sufficiente per vincere una causa. la giustizia di certo è sempre più distante dalla legge. almeno su questo silvio e massimo sono d’accordo 🙂

bergasim
Scritto il 8 Febbraio 2011 at 11:29

meditate o voi sostenitori dell’equity

http://www.crestmontresearch.com/pdfs/Stock%20Secular%20Explained.pdf
http://www.crestmontresearch.com/pdfs/Stock-Secular-Chart.pdf

Benjamin Graham: spesso gli speculatori prosperano nell’ignoranza, ritenendo superflua la conoscenza e l’esperienza in un mercato estremamente rialzista.

estremosud
Scritto il 8 Febbraio 2011 at 13:18

il trend rialzista ha una andatura di crociera sontuosa.

bergasim
Scritto il 8 Febbraio 2011 at 13:47


bergasim
Scritto il 8 Febbraio 2011 at 13:55

raga il miglior sito è questo

http://shipping.capitallink.com/

Scritto il 8 Febbraio 2011 at 14:42

gremlin,

Mi sa che c’e’ un errore 14 miliardi di dollari sono una inezia…. non ho avuto tempo di controllare la fonet (sono in giro oggi) ma suppongo siano moollto di pi’…

nervifrank
Scritto il 8 Febbraio 2011 at 15:01

Comunque, onore a Dream che ci ha ricordato di Gary Moore.

Gary Moore, RIP
1952-2011

mattacchiuz
Scritto il 8 Febbraio 2011 at 15:06

amensa@finanza: mattacchiuz,
io lo prendo di qui
http://investmenttools.com/futures/bdi_baltic_dry_index.htm  

bergasim: raga il miglior sito è questohttp://shipping.capitallink.com/  

grazie

mattacchiuz
Scritto il 8 Febbraio 2011 at 15:49

cmq mi sto vedendo al jazeera dall’egitto.
ci saranno 2 milioni o più in piazza tahrir. incredibile. 15 gg di proteste continuate, hanno bloccato il paese, e ancora la situazione non si sblocca, mentre usa europa cercano in tutti i modi di “assicurare la transizione”. oggi poi salta fuori che mubarak potrebbe essere uno degli uomini più ricchi ( addirittura il secondo si dice su aljazeera ) del mondo, e sembrerebbe che buona parte delle sue ricchezze siano costudite non nei “paesi canaglia”, ma in quelli che formalmente difendono le democrazie e poi invece fanno da cassetta di sicurezza per ogni sorta di criminali, dittatori e megatruffatori: USA INGHILTERRA E SVIZZERA.
dobbiamo smettere di lasciarci prender per il culo! capito, e poi sta gente spedisce i nostri militari a combattere all’estero… ma con che sfrontatezza possono questi nostri governanti vantare anche la minima forma di rispetto da parte del popolo?

Scritto il 8 Febbraio 2011 at 15:55

@ Nervifrank:
grazie…ancora nella mia mente le note di Still got the Blues… 😐

amensa
Scritto il 8 Febbraio 2011 at 16:19

mattacchiuz,

matta quando ti incazzi sei stupendo !!

mattacchiuz
Scritto il 8 Febbraio 2011 at 16:27

amensa@finanza,

no ma dai… è roba dell’altro mondo.
NOI SIAMO LE DEMOCRAZIE,
e poi salta fuori che uno degli uomini più ricchi del mondo ( trascurando qualche famiglia che di fatto non esiste in certe classifiche ), dittatore appoggiato proprio dai nostri leader “esportatori” di democrazia, in nome di una cosa che chiamano “real politic” ma che si traduce in “business per i miei amici”, conserva senza alcun problema, alla faccia di tutte le pippe che fanno a noi, tra i 40 e i 70 miliardi di dollari proprio in 3 di quelle nazioni che si sono definite le “più avanzate e socializzate”.
da questi CRIMINALI dobbiamo difenderci! a loro non gliene frega nulla se non i soldi. punto. e tutto il resto è pura e semplice ideologia con la quale farci ingoiare merda a palate! e pure ci crediamo!! no dai… è ora di avere un pò di giustizia in questo mondo! a poi che sia AL jazeera, e non uno dei nostri blasonatissimi network a mostrare tutto questo… ma dai! siamo diventati solo i protagonisti di uno squallidissimo reality!

gremlin
Scritto il 8 Febbraio 2011 at 16:28

mattacchiuz,

in uno Stato dispotico la rivoluzione di popolo si fa in piazza con l’aiuto di poteri forti

in uno Stato democratico la rivoluzione si fa in primis abolendo dalla propria pancia l’idolatria del carisma e la tifoseria; poi si continua col proprio cervello insegnandogli l’oggettività e la dignità.
Senza questa trasformazione interiore e soggettiva si continuerà a votare in cambio di 50 euro o perchè le ultime argomentazioni preelettorali televisive di Tizio o Caio sono state molto ma molto convincenti…

paolo41
Scritto il 8 Febbraio 2011 at 17:12

13 marzo riunione straordinaria ministri EU: verrà proposta penalizzazione ai paesi con alto debito/PIL…. Italia ha già dichiarato disaccordo…
Sarebbe il momento giusto per lasciarli cuocere nel loro brodo con tutto quello che ci costa e/o ci penalizza stare nell’euro … e vedere come aggiustano poi i conti delle loro banche, che, se la situazione non è cambiata, risultano essere particolarmente indebitate con i piigs, specialmente se questi fossero (magari!!! aggiungo io) costretti a ritornare alle valute anti-euro e a svalutare o ristrutturare il debito.

mattacchiuz
Scritto il 8 Febbraio 2011 at 17:42

il presidente Barak, non MU, ma Obama Barak, ha appena detto che l’egitto sta facendo progressi nel risolvere la situazione.
la risposta di quelli al canale di SUEZ:

Suez Canal Company workers from the cities of Suez, Port Said, and Ismailia began an open-ended sit in today. Disruptions to shipping movements, as well as disasterous econmic losses, are expected if the strike continues. Over 6000 protesters have agreed that they will not go home today once their shift is over and will continue their in front of the company’s headquarters until their demands are met. They are protesting against poor wages and deteriorating health and working conditions.

mattacchiuz
Scritto il 8 Febbraio 2011 at 17:43

il petrolio da 86 se ne è andato dritto dritto a 88, e i computer hanno interpretato questo come l’ennesima conferma di un’economia in ripresa da paura, e via a comprare tutto il comprabile! 🙂

smsj
Scritto il 8 Febbraio 2011 at 21:53

gremlin,

Sorry, di quale stato di quale pianeta si sta parlando?

smsj
Scritto il 8 Febbraio 2011 at 21:58

estremosud@finanza,

Grazie per i tuoi grafici.
A volte confesso di sfogliare il blog ormai solo alla loro ricerca.

E’ davvero un grande trend!!!

estremosud
Scritto il 9 Febbraio 2011 at 03:11

smsj@finanza,

figurati. per così poco. sono semplicemente i grafici che costruisco per me, per evitare brutte sorprese. quindi non mi costa nulla postarli ogni tanto. purtroppo non ho mai abbastanza tempo. guarda a che ora mi sono ridotto.

smsj
Scritto il 9 Febbraio 2011 at 21:16

estremosud@finanza,

Non credere che sia “per così poco”. In questi mesi difficilissimi per i trader ma anche per gli investitori più “evoluti”, la visione chiara e confortante del trend in corso fornita da grafici come i tuoi, accompagnati da commenti stringatissimi eppure esaurienti, mi ha aiutato molto a tenere duro su posizioni long. Spero succeda anche quando gireremo short.
E sono sicuro che siamo in molti ad attendere i tuoi grafici.

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