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Quotazione PETROLIO: e il grande rimbalzo (da scorte) è arrivato
In queste ultime ore la commodity più venduta e massacrata degli ultimi mesi, ha vissuto nuovi momenti di euforia. Ovviamente c’era una logica, un perché. E questo perché sono i dati delle scorte.
L’EIA (Energy Information Administration) ha comunicato che, nella scorsa settimana, le scorte di petrolio negli USA sono salite solo di 1,294 milioni di barili. Le stime parlavano di ben 4,057 milioni di barili. Ed è per questo che il petrolio è subito partito all’impazzata.
Ora, quello che vogliamo farvi vedere non è tanto il grafico in apertura, con il volume delle scorte, ma un semplice e banale grafico del petrolio WTI.
Credo sia quantomai evidente l’importante rottura della resistenza a 54$. Il che avrà effetti non solo sullo stesso petrolio ma anche su tutto il mondo che ci gira attorno.
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Obbligazionario non è troppo vago ? Quello USA ( debito nazionale ) ” dovrebbe ” avere ancora AMPI spazi di crescita. Io non penso che nel momento che vien giù tutto quel che resta s’indirizzi solo nell’oro , quello sarà l’ultimo gradino … come dice la piramide di Exter.
A mio parere i governativi USA non hanno AMPI spazi di crescita, la volatilita’ e’ ai minimi e nel momento in cui rialzano i tassi i corsi scendono ( e le previsioni sono di rialzi entro l’anno)…inoltre il QE europeo sta indirizzando in Europa gli investimenti, anche sui governativi essendo oggetto di acquisti sicuri e massicci da parte della BCE…ritengo che i rischi maggiori al momento siano sui CORPORATE BONDS degli emergenti, poi americanio e per ultimo europei, queste le asset class che vorrei sottopesare gradualmente in un portafoglio, insieme all’azionario mercati emergenti (anche se qui si dovrebbe aprire un capitolo molto lungo, per es sono positivo su india e indonesia, moderatamente anche sulla Russia)…secondo me non viene giu’ proprio ninete, quantomeno per uno/due anni, poi si vedra’…le commodities sono un ottimo spunto in prospettiva ma mi pare presto, volatilita’ bassa ne mercati e economia (con conseguente richiesta materie prime, cina in primis come confermatomi da un cliente che ci va tutti i mesi ed opera nel settore acciaio) ancora stagnante…
Se la produzione di petrolio continua ad aumentare a livello globale di fronte ad una richiesta sempre più debole sul fronte domanda, il rimbalzo in atto è l’ennesima dimostrazione della manipolazione dei prezzi delle materie come di tutto il resto.
si il dato era inferiore alle stime, ma gli uanagana stanno continuando ad accumulare petrolio, mica stanno scendendo le riserve..
Inoltre il deposito del Cushing è ormai arrivato al colmo, quando non potranno più stoccarlo che faranno?
Se poi pensiamo che gli usa stanno crescendo molto meno, mi sa che consumeranno pure meno petrolio. E così pure la Cina.
Se pi ci mettiamo pure che la grecia possa provocare un bel pò di volatilità mi sa che arriveranno tanto di quelle revisioni al ribasso del pil che ci sarà da ridere…
Mah
Eur – Usd valore 1,0847 da tenere ben sotto controllo in chiusura di settimana. Se vorrà chiudere sopra, la settimana prossima ne vedremo delle belle. Già pregusto i bei soldini guadagnati!
Kry…ce famo un’ altra settimana a Vienna?
ne vedremo delle belle sulle commoditeis ovviamente (oltre che sul cambio).
Se questo non è un fuoco di paglia per le materie prime….ma quanto stanno rischiando chi ancora investe sull’ obbligazionario? Da un momento all’ altro viene tutto giu.