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Quantitative easing: ecco le prove che la politica monetaria USA non può funzionare
Fiscal cliff alle porte e QE4 già lanciato. Ma la Federal Reserve deve capire che così non si va da nessuna parte… Il tutto per finanziare il grande “sogno americano”. E il fiscal cliff è alle porte.
Mercati che in questo fine anno, hanno mantenuto un certo tono bullish, malgrado tutto. Certo, non grande entusiasmo, ma comunque un andamento complessivamente positivo (risk on). Tutto merito della ripartenza economica Permettetemi di dire di no. In verità il rally è legato:
a) sia ai ben noti motivi stagionali (Rally di Natale)
b) e anche alla fiducia che si vuole dare all’interventismo delle banche centrali.
Permettetemi però di lasciarvi una piccola nota in merito alla strategia della FED che secondo me non funziona. E la storia lo insegna.
Bernanke e il QE4
Come avrete sentito, Bernanke ha detto che il QE e la politica del tasso zero andrà avanti (ora siamo alla versione QE4) fintanto che il tasso di disoccupazione scenderà sotto il 6.5%.
Quindi per la FED pompare denaro sul mercato risanerà l’economia o comunque darà gli stimoli per ripartire e per creare le basi per una solida rinascita. Ma signori, ditemi, cosa ha creato al FED in questi mesi?
Pensateci un attimo. La FED interviene quando l’economia frena. Quindi è proprio la DROGA che stimola il mercato ma NON crea nulla. Inoltre la FED, in questo modo, non fa altro che finanziare il deficit e portare il debito pubblico a livelli siderali. Nel 2011 ha ad esempio acquistato ben il 70% del debito emesso dal tesoro! E con il quantitative easing 4 la FED acquisterà un qualcosa come 480 miliardi di nuovo debito emesso dal Tesoro, circa il 52% di quanto sarà creato. Alla faccia del fiscal cliff! Inoltre la FED non può pensare che riuscirà a creare posti di lavoro solo con la politica monetaria. Certo, si stimolano di fisso i consumi ma…signori, guardatevi indietro. Ci sono due storie che insegnano molto.
La prima è la Gran Bretagna. Fino ad oggi forse in pochi sanno che la BoE ha cercato di stimolare il mercato con il quantitative easing per un importo pari (tenetevi forte) a circa il 20% del PIL. E cosa ne è derivato? Un aumento del debito a livelli siderali, e fallimento consapevole della missione. Un altro esempio? E’ il mitico Giappone. Se non erro il quantitative easing è arrivato al numero 9. Anche qui siamo molto vicini al 20% del PIL (anzi, di più). E cosa possiamo trovare oggi? Un paese soffocato dal debito, da anni in recessione. E l’economia è sempre piatta.
Tutto questo dovrebbe essere un avvertimento per la più potente ed importante nazione per i consumi a livello globale, gli USA. L’indice ISM manifatturiero, sta assumento un andamento molto…simile a quello visto in passato, malgrado la valangata di denaro stampato dalla FED con tutti i Quantitative Easing.
Ma tutto questo quasi sembra sconosciuto alla FED, o forse sono talmente presuntuosi e pensano che il “sogno americano” possa funzionare diversamente. Io personalmente credo che il sogno americano sia definitivamente tramontato. E continuando a comprare tempo (e la FED a comprare debito) il sogno potrà solo diventare sempre più incubo…
Ora piccola domanda: il target del Governo è sempre quello di tenere i tassi bassi per un periodo di tempo indefinito, fino a quando la crescita economica tornerà ad essere concreta e la disoccupazione sotto il 6.5%. Ma se..riparte l’inflazione? Come riuscirà a gestire il tutto? E il costo degli interessi del debito? Una sfida per il futuro che non lascia scampo all’immaginazione.
Una politica monetaria che NON ha futuro. Secondo me. E non solo secondo me, mi sa… Intanto però la FED continua a finanziare il “sogno americano”. Infine non scordiamoci di questo: Il 31 dicembre gli Usa raggiungeranno i 16400 miliardi di dollari, ovvero il tetto massimo fissato a fine 2011. Uno dei tanti modi utilizzati per “comprare tempo”. Però ora il tempo è FINITO e mancano solo 5 giorni al paventato “FISCAL CLIFF” , lo sbalzo fiscale più grande nella storia americana.
Tanti auguri a tutti (americani compresi)
STAY TUNED!
DT
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potrebbe essere una buona soluzione! tanto oramai, non sanno più che pesci pigliare!!!!
Qual’è il mercato più grande? Quello dei cambi. E la valuta più trattata? Il dollaro usa. La materia prima più scambiata? Il petrolio. Come è quotato? (Per assurdo anche il brent) In dollari usa. Il metallo più considerato ( l’oro) guarda caso anche questo quotato in dollari usa. Se è vero che gli usa stanno diventando energeticamente autosufficienti il petrolio a 200$ non influisce su un inflazione importata ma devono stampare più dollari per garantire il pagamento delle materie prime e il regolare funzionamento del mercato, lo stesso vale per l’oro a 5.000$ oncia non influenzerebbe sull’inflazione, per cui loro possono continuare a stampare e svalutare e noi a pagare. Anche perchè sono convinto che sono si grossi consumatori ma di cose inutili, tanto per dirne una i giochini che si trovano da McDonald.
DT, come ben sai l’ultimo QE, il cosiddetto QE4, è stato lanciato perché, scusatemi la schiettezza, la FED ha una PAURA FOLLE di non riuscire a piazzare più il proprio debito e del conseguente aumento della spesa per interessi (che già incide sull’economia americana per un buon 20% delle entrate).
Allora meglio varare un nuovo QE, con la scusa del mercato del lavoro, in attesa che caschi qualche pera prima di loro… e i treasury diventino nuovamente rifugio sicuro, da risk on.
Tutti stanno a vedere che il dollaro si sta svalutando (secondo me ancora di poco…e durerà ancora per pochi giorni… poi con l’anno nuovo una bella inversione!)… ma nessuno si accorge che chi si sta valutando di più è l’EURo che invece avrebbe bisogno lui un gran bisogno della svalutazione per rilanciare gli ordinativi alle industrie e aumentare gli investimenti in Europa.
Indovinate quindi quale sarà la pera che cadrà prima dall’albero?
Insomma, come anticipavo molti mesi fa… siamo in piena guerra, valutaria… e in attesa dell’evento, zona geografica a cui dare la colpa di quanto dovrà avvenire…
La pera che merita di cadere per prima è la sterlina, ma a nessuno può interessare. Probabilmente sarà lo yen visto che la boj ha spalancato le porte all’inflazione.
Ho molti dubbi che sia il Giappone, il primo ministro ha dato troppa pubblicità a cosa intende fare… e ho molti dubbi che gli lasceranno prendere il controllo della Banca centrale. Per cui, visto che i movimenti avvengono in anticipo, credo di aver già avvisato molti scommettitori… specialmente chi pensa che il rialzo della borsa giapponese sia veramente valido… e non dovuto semplicemente ad una svalutazione senza precedenti della sua valuta.
Di solito questi avvenimenti succedono in silenzio, un po come sta facendo la Cina con i vari accordi di swap in giro… e pochissimi mass-media finanziari se ne sono accorti ancora. Per certi versi mi risulta oramai che con le varie diavolerie finanziarie (swap inclusi) avvengano già adesso (!) più scambi in valuta cinese rispetto allo yen.
Devo decidermi a trovare il tempo di scrivere un post sull’internazionalizzazione del RMB.
P.S.
Vedrai che il tormentone europeo inizierà a gennaio… con Cipro. E i mass-media finanziari (anglo-americani) a ruota…
In una guerra tutto è lecito, purtroppo se la mira sarà l’euro via cipro chi se ne avvantaggerà di più sarà la solita germania e noi a seguire come ruota di scorta. Agli usa andrà bene per altri 2/3 mesi perchè riuscirà a piazzare qualche altro centinaio di miliardi $ a tassi bassi e poi, la paura folle della fed resta ancora tutta lì, cosa si inventano la circolazione della banconota da 1000$, cosi da raccattare qualche miliarduccio grazie ai collezionisti di cartamoneta. Poi se l’euro si deprezzerà può anche capitare che lo yen resti stabile e l’economia usa può permettersi 2 valute euro/yen entrambe svalutate, e la cina con le sue esportazioni che fa resta a guardare.
In una guerra tutto è lecito… e la cina con le sue esportazioni che fa resta a guardare.
Il prossimo anno ne vedremo veramente delle belle… mentre la Cina, secondo me, sta pian piano cambiando il suo modello di sviluppo basandosi meno sulle eesportazioni e più sui consumi interni, D’altronde, durante la contesa con il Giappone per la solita isoletta, i cinesi (spinti dal governo centrale) nel giro di pochissimo tempo hanno largamente evitato di comprare prodotti giapponesi (il Giappone esportava soprattutto in Cina), aggravando rapidamente i dati economici giapponesi…
Se sono capaci di fare questo, visto che ricordiamo i cinesi sono molto nazionalisti, immaginiamo cosa succede se un giorno il governo intende orientarli verso un diverso modello di consumo…
Ci vorrebbe Gaolin, che sono sicuro farebbe un bel post ad hoc sull’argomento per far capire a tutti noi lo spirito nazionalistico cinese… 😉
Spirito nazionalistico cinese ??
Ahhhhh…..ecco perchè non un cinese con attività in Italia paga tutte le dovute tasse in Italia……
Ma per favore ….la guardia di finanza lavora , ma contro questo CANCRO sarebbe utile l’ esercito equipaggiato per la guerra !!! Ma per favore , io parlerei di stato CINESE para mafioso e popolo schiavizzato e alla mercè della mafia cinese. Ho semplificato troppo ?!
Come “mentre la Cina, secondo me, sta pian piano cambiando il suo modello di sviluppo basandosi meno sulle eesportazioni e più sui consumi interni, ..” ?
La Cina ha già avviato questo processo, ed è alla luce del sole con il piano quinquennale!! Lo sanno tutti!! La Cina, inoltre sta anche già acquistando il gas dalla russia in RMB!! Inoltre chi è stato in Cina se ne sarà reso conto, la loro moneta con i tagli massimi di 100 RMB (circa 11 euro) cerca di mantenere l’inflazione sotto controllo.. Sembra una stupidaggine ma è la verità!
Ma la partita si gioca tutta sulla loro capacità di creare, entro il 2020 (così dice il piano quinquennale) , un bacino di consumatori di beni di largo consumo nella misura della metà della popolazione (circa 700 mln di persone). I salari dovranno aumentare e l’economia continuare a correre… e noi investire in RMB..
Certo… che è alla luce del sole, ma domandiamoci quanto i mass-media finanziari ne hanno effettivamente trattato, soprattutto delle vere finalità di tale piano… non credo che lo sappiano molti, altrimenti non mi spiego come mai ci siano ancora così poche Sicav che investono in obbligazioni in valuta RMB sul mercato cinese. Quando un anno fa ho fatto il mio primo investimento era disponibili solo due prodotti: uno aveva soltanto derivati in portafoglio… e l’altro invece aveva un 30% investito ed il resto in liquidità visto che c’erano ancora pochi sottoscrittori. 😉
Capisco il tuo disappunto, ma se hai avuto modo di soggiornare per un lungo periodo in Cina capiresti cosa intendo.
Immagina che fin dall’infanzia ti dicano che i tuoi connazionali siano i migliori, specie se collaborano e fanno sistema fra loro… che abiti nella nazione più potente, più sviluppata, ecc…
Quando tanti anni fa mi è capitato di leggere una rivista locale del lancio di un satellite in orbita… mi pareva trattassero dello sbarco sulla Luna… e sembrava che avessero mandato solo loro satelliti in orbita. 😉
verissimo LAMPO e giustissimo TAXUS, e sarebbe molto interessante approfondire l’argomento Cina e RMB visto che i MM non l’hanno fatto valutando anche con dei grafici l’aumento delle emissioni obbligazionarie in RMB anche di società europee e statunitensi.. Invito Dream, molto attento ad ogni spunto, a valutare l’argomento che, sono sicuro avrà forte eco perché gli argomenti sono tantissimi e finalmente potremmo valutare il “Fattore Cina” nel suo insieme, una volta tanto…
480 miliardi. E assumere, a circa 25 mila dollari l’anno, circa 6 milioni di americani – per 3 anni – equivalenti all’1,5% della popolazione, così che il tasso di disoccupazione scenda subito sotto il 6,5%?