PIIGS: Italia con banche più esposte al debito sovrano

Scritto il alle 14:30 da Danilo DT

Si parla già di possibile nuovo LTRO, per ovviare alla carenza di liquidità che potrebbe colpire le banche italiane.
L’LTRO, come già visto nei post passati, è stato un’arma usata dalla BCE con cui si è data la possibilità alle banche di fare delll’eccellente carry trade a rischio “quasi” zero, lucrando sul differenziale di tasso tra quanto pagato alla BCE e quanto invece ottenuto reinvestendo lo stesso denaro. Dove? Nell’economia reale? Ma neanche per sogno. Si investiva in BTP (nel caso italico).
Così facendo la BCE cha colto due piccione con una fava. Oltre che contribuire attivamente alla redditività del sistema bancario, ha fatto si che miliardi di Euro di titoli di stato finissero proprio nelle casse delle banche, stabilizzandone il prezzo ed evitando una crisi del debito governativo dell’area PIIGS che la stessa BCE, molto probabilmente, non sarebbe riuscita a gestire.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti. E se molte banche in Eurozona hanno già restituito parte di questo LTRO preso a prestito, molti istituti, invece, sono ancora completamente “carichi”. In primis quelli italiani.

Ora, è ovvio che, se ci sarà un nuovo LTRO, tutte le banche accorreranno nuovamente, comprese quelle italiane, facendo di nuovo incetta di BTP.
Ma già adesso il quantitativo di titoli di stato posseduto dalle nostre banche è ai TOP se rapportato ai quantitativi degli altri paesi.

MAI come oggi c’è un così profondo legame tra debito pubblico e banche, tanto che, possiamo dirlo, la diversificazione tra un bond bancario e un titolo di stato è stata praticamente annullata.
Questo però comporta anche al dover fare delle valutazioni non proprio positive. Siamo sicuri che questa sia “la cosa giusta” ? E cosa potrebbe comportare per il sistema Italia in caso di crisi? Ed è poi così sano per le nostre banche questo “modus hoperandi”?

Stay Tuned!

Danilo DT

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2 commenti Commenta
paolo41
Scritto il 16 Ottobre 2013 at 17:56

hanno trovato l’accordo al Senato Usa su tetto debito, etc

Scritto il 16 Ottobre 2013 at 20:06

Mai avuto dubbi… Si rimanda il problema se non erro al 7 febbraio 2014

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