PETROLIO: WTI chiude in negativo (-171%). Cosa è successo?

Scritto il alle 23:55 da Danilo DT

Vi spiego come è possibile che, con il rollover del contratto future sul West Texas Intermediate, il prezzo sia crollato in questo modo. E il ruolo della finanza passiva, ennesima mina vagante all’interno di un mercato sempre più complesso.

Nel post di ieri già abbiamo messo nel mirino l’anomalia che era ampiamente visibile sulla curva dei contratti futures. C’era evidentemente qualcosa che non quadrava e ieri in QUESTO POST  abbiamo fatto un po’ di chiarezza.
Poi è successo l’incredibile.

Per la prima volta nella storia il petrolio va in negativo. Sissignore, NEGATIVO, e quindi non è solo questione di scarsità di domanda, vi pare? No, c’è molto di più, ci deve essere qualcosa che spiega questa situazione più unica che rara.
E in effetti una serie di spiegazioni ci sono.

Se io compro un contratto Future WTI al Nymex, poi quando il contratto va a scadenza, devo presentarmi per la consegna. Il contratto in oggetto scade proprio oggi con consegna a maggio.
Se io sono un “commercial”, compro petrolio perché nell’effettivo lo uso e lo vado a ritirare. Ma può anche succedere che non sono un commercial ma sono invece il più grande ETF del mondo che investe sul petrolio. Ed è palese che l’investitore ETF (US Oil Fund) non va a ritirare il petrolio, perché in realtà è un investitore passivo speculativo. E allora l’ETF dovrà fare “rollover” (quello che spiegavo ieri). Quindi cosa farà? Vende il contratto in scadenza per spostarsi alla scadenza successiva.
Ma a questo punto saltano fuori alcuni problemi che hanno fatto “saltare” il banco.

1) L’ETF è il possessore di ¼ di tutti i contratti future presenti
2) Il mercato sta vivendo, sia per il Covid-19 e sia per la guerra commerciale tra OPEC, Russia, USA, Arabia Saudita, una fase estremamente difficile con una forte CRISI da domanda.
3) Quindi c’è un enorme venditore che in modo automatico e necessario, va a liquidare TUTTE le posizioni in scadenza per spostarsi su quella successiva.
4) Ma non c’è domanda
5) Inoltre c’è un ulteriore problema. Se nel caso io comprassi oggi un contratto future, poi devo trovare qualcuno disponibile allo stoccaggio. Ma oggi le riserve sono paurose e non ci sono punti di stoccaggio disponibili. E quindi dove lo metto?
6) E poi… entrano gli squali. Tanto che nel mondo dell’assurdo, proprio oggi, il contratto in scadenza è arrivato nell’intraday a -40$/barile per poi chiudere a -13$/barile, che è pur sempre un -171% in meno rispetto a ieri. Un gap che ha permesso a qualcuno di guadagnare una valanga di denaro.

Estremamente preoccupante, ovviamente il fatto che il grande protagonista sia l’attore passivo che si muove in balia di un software che vende a raffica e non potrebbe fare diversamente. E farà altrettanto anche nelle prossime scadenze dove i gap di prezzo, come potete vedere qui sopra, sono sempre molto importanti.

WTI intraday

Chi di voi ha buona memoria, ricorderà quanto successo col Gas Naturale tanti anni fa (CLICK HERE)  , e più recentemente il grande rally dell’oro del 2011 guidato ancora da un ETF.

Insomma. Ripeto quanto vi ho già ribadito. Il ruolo della FINANZA PASSIVA e quanto può essere devastante sui mercati. E tenete conto che a causa dell’attivismo delle banche centrali, il mondo oggi è pieno di liquidità che viene investito in prodotti di finanza passiva oppure in gestioni comandate da software. Credete che tutto questo possa essere così salubre per i mercati? E poi…non capiterà mai perché il mercato azionario è estremamente liquido, sulla carta, ma se in futuro saranno non una commodity ma un segmento come, dico a caso, l’High Yield o lo SP500 (tranquilli, su certi prodotti di dimensioni paurosi, non c’è rollover, come non c’era sull’ETF sull’oro d’altronde…) quali saranno gli effetti sui risparmiatori? E quanti piccoli investitori domattina si troveranno con un pugno di mosche in mano?

I mercati finanziari: sempre più complessi, sempre più pazzi, sempre più in versione “casinò”. Ma non lo dico io, parlano i fatti. E la colpa non è certo del piccolo risparmiatore (che è complice ma resta la vera grande vittima).

PS: tornando al petrolio, se volete avere un’idea un po’ più seria, forse è meglio guardare al nostro buon vecchio, grasso, nordico Brent.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia. Se sei interessato agli argomenti qui espressi e vorresti approfondirli, contattami!
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7 commenti Commenta
Scritto il 21 Aprile 2020 at 07:56

Ovviamente stamattina il WTI esce dall’inferno del valore negativo e passa, seppur di poco, in positivo

Scritto il 21 Aprile 2020 at 07:56

pdf79
Scritto il 21 Aprile 2020 at 08:16

https://www.forexlive.com/news/!/there-is-still-another-shoe-to-drop-in-oil-20200420
I problemi però si amplificano non si riducono.
Le banche più esposte sul petrolio.
Saluti a tutti.

    Scritto il 21 Aprile 2020 at 09:23

    Guarda infatti il primo nome e ricollegalo a quanto successo nelle ultime settimane sia in ottica di accantonamento di bilancio e mosse su HY da parte della FED. Nulla è casuale e tutto era già noto nelle stanze dei bottoni.

john_ludd
Scritto il 21 Aprile 2020 at 13:14

il mondo ne ha le palle piene della finanza americana
tutto collegato al sistema dell’euro dollaro
la FED non ha alternative
o monetizza 13 trilioni di euro dollari
o il debito in dollari non verrà ripagato
quindi dovrà poi monetizzare 13 trilioni alle banche creditrici
chi semina bla bla bla raccoglie …
in ogni caso dovranno svalutare il dollaro e le valute a esso collegato
resisteranno, non inviando denaro a Main Street per pure ragioni geopolitiche
allora avranno disordini in casa propria e dovranno rimpatriare le divisioni
almeno finché alla Casa Bianca ci sta un coglione con il parrucchino che pensa di essere ancora negli anni 50. Forse e dico forse, un altro cercherebbe un accordo, un nuovo ordine che sancisca un mondo multipolare rinunciando al destino manifesto. Ci scommetterei 1 cent. Poi c’è il corona virus, in questo momento sancisce il nuovo ordine unipolare del corona ordine mondiale. Poi vedremo, intanto mi diverto in maniera sadica a vedere tutti questi mentecatti saltare come birilli sperando ancora che la FED li salvi quando non può fare nulla. Quando la realtà FISICA si scontra con la realtà IMMAGINARIA quale essa sia e chiunque sia il sognatore c’è sempre e solo un esito, lo stesso di sempre. Intanto mi preparo per la prossima ondata e il prossimo lock down. Questa volta sarò pronto.

kociss01
Scritto il 21 Aprile 2020 at 20:29

ma io mi chiedo perche’ sti beduini (compresi arabi, russi e americani) continuano ad estrarre petrolio che non riescono a vendere ne a stoccare….se chiudono le trivelle per 3/4 mesi o anche di piu’ e smettono di estrarre il petrolio e vendono quello che hanno stoccato vedrete che il prezzo risale o se risale !!!

pdf79
Scritto il 21 Aprile 2020 at 20:39

kociss01@finanza,
Ho letto che chiudere i pozzi sono operazioni complesse e costose, inoltre paesi alla canna del gas come l’Iran e il venezuela devono vendere il petrolio per avere entrate.
Diciamo che oltre al casino covid, presto avverrà un casino geopolitico, difficilmente pacifico.
Non mi stupirei di gesti eclatanti come affondare un paio di petroliere nello stretto di Hormuz.
Intanto anche il future giugno petrolio crolla anche lui, con punte del -50% in un giorno.
Saluti

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