La forza del dollaro debole

Scritto il alle 15:58 da Danilo DT

Ogni mattina, dopo il solito processo di sbarramento e vestizione, me ne vado in cucina dove mi aspetta la colazione. Ormai sono anni che per me il risveglio segue un rituale sempre molto costante. E così, mi trovo davanti alla mia solita tazza di caffèlatte e… TV accesa su Primapagina, per poter vedere qualche lampo di news e, ovviamente, le chiusure asiatiche, oltre che le tendenze valutarie. Ed ormai da diversi giorni che si continua a sentire già fin dai primi segnali dall’Asia che il $ sempre più debole. Ma quando mai si fermerà questa debolezza…
Nei post passati ho parlato abbondantemente dei motivi per cui il dollaro è debole e le conseguenze che questo fattore ha sulla nostra economia, sia in chiave positiva che negativa. La cosa preoccupante è che lo scenario non tende a migliorare, anzi. La debolezza fa comodo alla FED e alla crescita economica americana, dando un impulso alle esportazione e quindi con un risvolto positivo per il deficit commerciale. Anche se questa politica tende ad impoverire l’americano medio, che ben presto verrà sostituito dal suo contendente russo, cinese ed indiano.
Intanto confermo quanto detto nei post passati, ed illustrato da grafici tuttora validi. Continua ad essere presente un’eccellente correlazione inversa tra il $ e le commodity in generale, in particolare con oro e petrolio. Quindi una debolezza prospettica del dollaro porterà il WTI e il Brent sempre più in alto. Per la serie: il petrolio ce lo pagate in dollari? Per mantenere il prezzo lo spingiamo in su…
Questo non sono io a dirlo, ma i grafici. Quindi (e qui spiego il titolo) il dollaro debole, ha una forza decisionale sui mercati veramente notevole, in quanto va ad influenzare in modo determinante il prezzo del petrolio. E non si può dire che sia il petrolio ad incidere sulla debolezza del dollaro, perché i fondamentali, in questo momento, dovrebbero spingerlo al ribasso. Basta guardare la curva future dell’oro nero. E’ in baskwardation da tantissimo tempo. Ovvero… Costa di più ora… di quanto si pensa possa costare in futuro. Inoltre non possimao negare che la crescita economica è in fase di rallentamento e quindi…i conti non tornano. Ecco perché penso ci sia una sorta di “manipolazione” del mercato che spinga il direzioni opposte il Dollar Index e il petrolio. E l’oro…si comporta di conseguenza.

Petrolio a 100 $/bar?

Capite benissimo che se c’è una parvenza di verità nel mio discorso, il rischio di vedere un petrolio sempre più caro, è un fatto potenzialmente possibile. Ma quindi il fantomatico target di Bin Laden (petrolio a 100$) fino a che punto diventa realistico? Non lo so… Io dico solo che se il cross EUR/USD va a 1.50, il petrolio me lo aspetto al target magari assurdo ora, ma graficamente giustificato: 95 $/bar.

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