Outlook 2011: Europa vincente coi price earning
Ormai sui vari siti si sta iniziando la campagna dei “forecast” e dei price earning, ovvero delle previsioni per l’anno prossimo coi rispettivi outlook 2011.
Gli analisti giocano a fare le previsioni in un momento storico economico di grande difficoltà, dove l’unica certezza è che ci sarà incertezza.
In molti non lo dicono, ma ho avuto modo di notare per la maggior parte dei vari “guru” una certa preoccupazione sul da farsi per l’anno a venire. Detto in parole povere, ci si domanda quali saranno le asset class che sapranno realmente esprimere del valore nei portafogli.
Mercato dei bonds in bolla speculativa? Rischio inflazione e forte frenata dei pesi emergenti? Commodity irrazionalmente care? Oro a rischio crollo? E le borse?
Rispondere in modo esatto a queste domande non è solo difficile, ma è francamente impossibile. E chi, a fine 2011, avrà azzeccato pienamente tutte le scommesse fatte ad inizio anno, non merita un premio come miglior gestore, ma una menzione come portafortuna ideale, visto che secondo me sarà dotato di una dose ineguagliabile di fattore “C”.
Lasciando a parte questi inutili discorsi andiamo al dunque. Ho provato a buttare un occhio a molti grafici, analisi, studi, e alla fine credo che in una sola slide ci sia tutto quanto ci serve per fare delle valutazioni generiche ma non superficiali.
Qui sotto trovate una slide con le principale borse mondiali. Oltre al valore del’indice, trovate i vari price earning: quello del 2009, del 2010 e 2011. Agli occhi salta subito fuori un’importante notizia. Le borse dell’area euro sono in assolute le “meno care”.
Price earning borse ed indici azionari mondiali
Ovviamente non mi riferisco tanto al price earning 2009 che rappresenta la storia (e che non interessa al mercato) e tanto meno al price earning atteso per il 2010 (che ormai è storia pure lui), ma soprattutto al price earning atteso per il 2011. Certo, siamo d’accordo che sono previsioni, ma certo è che i mercato europeo, in questo momento rappresenta la piazza azionaria più a sconto, secondo la previsione media degli anal-isti. Ma non parliano nemmeno di Grecia, (che tra l’altro ha un P/E sopra i 10) ma asoprattutto dell’Eurostoxx50, un listino con le 50 big company dell’Area Euro, aziende multinazionali e, ahimè, anche diverse banche che ne fanno aumentare i rischi in ambito di crisi Euro . Altrettanto ottimo il price earning di Londra, oggi a 10.31.
Invece, se presi a paragone, USA ed emergenti risultano persino cari.
Morale: le magnagne dell’Eurozona stanno condizionando in modo determinante anche la performance dei mercati. Facciamo molta attenzione, che non si esclude un fatto quasi assurdo ed impensabile. I paesi emergenti per il 2011 potrebbero essere proprio quelli europei. Crisi Euro permettendo, of course…
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DT
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Grazie Dream, è proprio il post che avevo invocato!
Inutile dire che il mio frigo lo accoglierà volentieri.
😀
A breve nuovo numero di TRENDS.
Grazie all’intermarket, un momento che sembra di estrema noia e piattezza, a tinte fosche, assume ben altri colori!
A dopo, entro in sala di registrazione!
DT
Mi scuso Sig.Daino cosa significa “oro o dollaro” ? se mi posso pemettere mi sembra una posizione in antitesi …
esatto, sono in antitesi. Uso uno a l’altro a seconda di quello che mi convince di più; ora il dollaro, magari fra tre mesi l’oro
prego, il blog nasce per questo, condivisione. Spero che altri colleghi diano la loro….non è che li “ascolto”, ma li ascolto, senza virgolette, volentieri. Ad esempio il Carmignac sicuramente dovuto all’influenza di qualcuno (non mi ricordo chi), Usa high yield è tutto made in Dream, lo short duration sugli emergenti è di Bergasim
un po’ di short duration sugli emergenti però è anche un di paternità mia, visto che ho i portafogli che puntano in modo evidente su questa asset class… Ma non importa , anzi , complimenti a te e a Bergasim e a tutti gli altri. Dici bene, condivisione e se riesco domani facciu uscire il post OUTLOOK 2011…
😀
Ehilà ! Ma allora ci sei ancora! 😉
ciao dream..sono stato a leggermi la mifid 😀 😀 ..personaggio rilevante e cazzate varie…. 😆 😆 …ora posso riparlare 😆 😆 credo capirai 😀
Perchè non utilizzare qualche etf?
Amundi propone etf short su euro govies su tratti diversi della curva 3,5 -5,7 etc..e poi ci sono belli come il sole gli etf short su bund…se non si vuole usare il future…
Più che all’asset class azionaria,sono ptf core sul rialzo rendimenti 😀 😀
P.s.
Come le ripaghiamo le scadenze dell’italico debito il prox anno? 😀 😀
quello non è il mio portafoglio ma quello dei miei clienti (quantomeno quello della maggior parte, poi ci sono quelli con più bassa propensione al rischio e lì è un bel casino) e siccome gli etf non mi pagano mentre i fondi si e lavorare a gratis non si lavora….. 😛
sciabadu!La verità la conosciamo: il futuro è imprevedibile e davanti alla morte saremo soli. Quindi una volta ascoltato il parere di molti e ponderato in base alla stima che abbiamo di loro, non ci resta altro che tirare fuori il coniglio dal nostro cappello e sperare che non sia un coccodrillo.
Per il 2011 io mi voglio coprire dal rischio sul debito europeo e da questo parto per la costruzione dei miei portafogli:
20% volatilità (volatility euro equities – credit agricole)
15% flessibili (carmignac patrimoine)
10% azionario materie prime e agricoltura (e un po’ di tech)
10% pac da monetario a azionario emergente (scadenza metà 2012)
10% oro o dollaro (ora dollaro)
20% obbligazionario paese emergenti (franklin templeton global bond e schroders emerging market abs ret debt e pictet local emrging market e black rock local short duration)
10% global inflation linked (fidelity)
5% bond high yield usa (pictet)