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Ok ai fondamentali, NO al rumore
Spesso su questo blog proviamo a giocare con le previsioni, anche se poi spesso rischiano di essere clamorosamente smentite.
Se leggete un po’ di report, noterete che la maggior parte degli investitori sembra avere le stesse prospettive per l’anno: un primo semestre difficile per le azioni statunitensi, sia per il rallentamento e sia per le trimestrali USA, con un finale positivo, con una recessione statunitense che sarà lieve.
Ma recentemente, il punto di vista del consenso è cambiato in modo abbastanza netto. Sempre più investitori stanno iniziando a nutrire l’idea di un atterraggio morbido per l’economia, mentre molti altri hanno spostato i tempi di una recessione fino alla seconda metà dell’anno.
Due sono i motori che alimentano queste aspettative: la riapertura della Cina e il calo dei prezzi del gas naturale in Europa che aiuterà molto la ripartenza nel Vecchio Continente.
E il mercato azionario USA? Occhio, perché abbiamo già visto un rally interessante ed è qui che gli investitori devono stare attenti.
Il rally di quest’anno è stato guidato da titoli ciclici rispetto ai titoli difensivi, che sta convincendo gli investitori che si tratta di ricoperture. Quindi bisogna fare molta attenzione in questa fase. E’ il momento di esaminare i fondamentali e ignorare il rumore che si genera sui mercati e sui media. Un approccio alla Warren Buffett anche se le trimestrali potrebbero creare delle tensioni, a causa di un’ulteriore erosione degli utili. E come ben sapete, sono gli utili che comandano in borsa.
Quindi non sottovalutiamo le trimestrali, e seguiamo le guidance. Dopo un 2022 molto difficile, molti investitori sono confusi e si chiedono se i fondamentali negativi siano già stati prezzati nelle azioni. Non possiamo averne la certezza, e quindi meglio rimanere concentrati sui fondamentali e di ignorare i falsi segnali e le riflessioni fuorvianti in questo mercato ribassista con tante zono d’ombra.
STAY TUNED!
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