S&P 500 e FED, siamo arrivati alla resa dei conti

Scritto il alle 13:45 da Danilo DT

Ormai il fatidico giorno in cui il buon Bernanke dirà che vorrà fare dei tassi USA si sta avvicinando. Il compito della FED è molto difficile: un taglio ulteriore dei tassi potrebbe alimentare la dinamica anti-dollarista sull’FX market spedendo il prezzo del petrolio verso la soglia dei 100$ al barile e generando un rally del CRB Index sui massimi di sempre in area 365 punti. L’inflazione si sta infiltrando nel tessuto macro USA, sia perché i salari crescono sia perché i prezzi di cibo ed energia sui mercati quotati sono alle stelle. Il dollaro debole dovrebbe consentire poi all’inflazione di radicarsi in modo permanente. Il vero rischio che la FED corre è di vedere l’inflazione prosperare dopo il taglio del costo del denaro, operato con lo scopo di salvare la crescita macro reale. Il calo del dollaro-yuan e del dollaro-rupiah dovrebbe sostenere l’inflazione facendo salire i prezzi dei beni ottenuti in quella parte del mondo da cui gli USA si approvvigionano. Peraltro il CPI cinese continua ad essere sostenuto avendo registrato +6,2% su base annua. La yield curve dei titoli governativi USA ha del sensazionale dato che i tassi a 2-anni si attestano addirittura al 3,75% a fronte di uno swap-rate a 2-anni di 4,39%. A guardare i dati del mercato immobiliare gli analisti cominciano a scontare quasi con certezza che Bernanke in seno al Federal Open Market Committee taglierà il Fed fund rate almeno di 25 basis points: qualcuno ritiene che lo farà ma addirittura di 50 basis points. Giorno Clou : 31 ottobre 2007.

S&P 500 sp 500 chart grafico 2007Ma intanto il mercato è alla ricerca di una direzione. E per l’indice Sp500 si sta avvicinando l’ora in cui dovrà prendere una strada. Quindi possiamo dire che il momento tecnico, legato assieme agli eventi macro, rende questa fase del mercato assolutamente topica e da monitorare con la massima attenzione. L’indice S&P 500 continua ad essere all’interno di un triangolo ribassiste che, come ben sapete, ha in quota 1490 l’ultimo baluardo, il livello che non deve essere violato per non compromettere tutto lo scenario di medio periodo. E ieri sera, per un attimo l’indice ha tentato la fuga rialzista, prontamente rientrata prima della chiusura. Ma già stasera, con la comunicazione del Michigan Confidence, il mercato potrebbe prendere delle importanti direzioni. Manteniamo alto lo stato di allerta.

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