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MERCATO DEL LAVORO: resilienza ma… SURPRISE!
Quando si parla del mercato del lavoro USA mi viene solo in mente una parola: resilienza. Quasi sembra inattaccabile ed è noto che se il mercato del lavoro si mantiene forte e tonico, la FED difficilmente prenderà delle iniziative.
Gli ultimi dati sono stati ancora una volta molto interessanti.
Calano le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 5 aprile, i “claims” sono risultati pari a 211 mila unità, in calo di 10 mila unità rispetto ai 222 mila della settimana precedente (rivisto da un preliminare di 221.00 unità) e ai 216 mila delle stime degli analisti.
La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 214.250 unità, in calo di 250 unità rispetto al dato della settimana precedente. La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente.
Infine, nella settimana al 30 marzo, le richieste continuative di sussidio si sono attestate a 1.817.000, in salita di 28.000 mila unità rispetto alle 1.789.000 unità della settimana precedente (dato rivisto da un preliminare di 1.791.000 mila). Gli analisti si aspettavano un valore pari a 1.800.000. (Source)
Il grafico qui sopra vi illustra un mercato del lavoro (U-3 è il dato “ufficiale”) che infatti ci riporta una disoccupazione molto limitata. Ma già qui notate una piccola anomalia. L’insensibilità della disoccupazione al tasso FED. Una cosa all’apparenza strana ma non impossibile e quindi prendiamo atto e andiamo avanti. Ma diventa molto più interessante questo grafico.
Guardate come si è ampliato il GAP tra i lavoratori “part time” e quelli “full time”. Un evidente scenario che ci riporta un deterioramento qualitativo del mercato del lavoro di cui nessuno parla. E poi… se notate c’è segnato un dato molto interessante.
Quando il part time domina sul full time arriva la recessione ed è logico proprio perchè si lavora meno. Ma oggi di recessione non se ne parla. Ripeto, mangeremo chip, ChatGPT e hardware in futuro?
STAY TUNED!
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Se mangeremo chip non lo so, ma di certo adesso beviamo tutte le balle sulla piena occupazione e inflazione alle stelle americana….