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Meeting BCE in 5 punti e il curioso confronto Grecia vs Germania

Scritto il alle 09:16 da Danilo DT

bce-draghi-bolla-liquiditàMeeting Bce apparentemente tranquillo, come previsto. Ma come sempre qualche spunto da meditare esce sempre. In questo meeting BCE ecco cosa è stato partorito in estrema sintesi.

A) tasso inflazione in salita: è il segnale che il QE, secondo la Bce, sta funzionando. Ho già scritto molto e forse troppo in merito. La bontà del QE è ancora tutta da dimostrare e i dati sul tasso inflazione devono essere depurati anche dai componente non core. Gli ultimi dati effettivamente ci illustrano un tasso inflazione in sensibile aumento. Segno che l’economia dell’Eurozona ha risposto bene agli stimoli INDIRETTI (vedi cambio e petrolio). Segnali che hanno però bisogno di conferme.

B) Pronti a rivedere il piano di acquisti del QE Europeo: In questo caso, Draghi si riferisce ad un possibile aumento del piano di acquisti. Io invece lo leggerei meglio come una logica di flessibilità sia nell’uno che nell’altro senso. Se l’inflazione continua a salire troppo rapidamente, secondo voi la BCE non modificherà in PEGGIO il piano di QE, magari riducendo i famosi 60 miliardi mensili di acquisti?

INFLAZIONE EUROZONA

inflazione-eurozona

C) No Grexit ma occorre accordo forte: ovviamente Draghi è estremamente contrario al Grexit. Come tutti è cosciente del fatto che rappresenta l’estrema ratio ed è un elemento politicamente ed economicamenste destabilizzante. Il problema è COME risolvere il problema. Draghi chiede un accordo forte. Io preferirei chiamarlo un sacrificio forte da parte di qualcuno. Sempre se non si vuole comprare tempo, senza risolvere nulla.

D) Maggiore volatilità sui mercati: incredibile! Mario si fa un bagno di realismo ed ammette che i periodi di bassa volatilità stanno finendo e che questa volatilità potrebbe anche aumentare, soprattutto sul mercato obbligazionario. Ma attenzione, non escludiamo anche gli altri mercati. Sarebbe un errore pensare che equity & co ne escano immuni. Se la speculazione prende piede e con essa la volatilità, potrebbero essere dolori per tutti.

E) Tassi ovviamente invariati che restano al minimo storico: settima conferma consecutiva degli attuali livelli ZIRP, ovvero allo 0.05%. Confermati anche i tassi sui depositi e sulle operazioni di rifinanziamento.

CURVA DEI TASSI BUND in evoluzione

bund-curve-rates

La conseguenza di questi discorsi sono stati bonds ancora più deboli. Ma non tanto i BTp, bensi sopratutto i Bund. Ecco perchè lo spread è tornato a quota 130 bp. Ovviamente non sono piaciute al mercato le parole del presidente della Bce in merito alla volatilità dei mercati. Ma allo stesso tempo c’è stata una buona reazione dei bond Greci, anche se forse non è tutta farina del sacco di Draghi. Intanto guardate questo grafico curioso.

grecia-germania-confronto-bond-10yr

E’ il confronto tra il Bond della Grecia e della Germania a 10 anni. Ovviamente sono sempre rendimenti ben diversi, ma incuriosisce la concomitanza dei rispettivi minimi/massimi e la tendenza successiva che ne deriva.
E’ proprio un pazzo mondo, quello obbligazionario, e chi parla di valutazioni a sconto e valore in questa bolla allucinante, forse ha confuso il mercato dei governativi con il tavolo di black jack.

Riproduzione riservata

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Danilo DT

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9 commenti Commenta
atomictonto
Scritto il 4 Giugno 2015 at 10:27

Ottima analisi, grazie DT come al solito.

L’unica cosa su cui non concordo è il discorso Grexit.
Tutti parlano di “rischio poltico” etc. invece io vedo una opportunita per eliminare l’80% delle fonti di debolezza/sfiducia nell’euro, anche nei prossimi decenni, perdendo solo l’1,5% di GDP di eurolandia (un affarone!) e al contrario penso che vedere per mesi in TV e online i video del disastro che accadrebbe ad Atene farebbe passare la voglia di uscita dall’euro a tutti ed azzererebbe i vari movimenti “no euro” schiacciati di fronte all’evidenza dei fatti.

E’ un ragionamento cinico lo so.

x_maurizio
Scritto il 4 Giugno 2015 at 11:44

atomictonto@finanza,

Non é un ragionamento cinico, mi scusi la correzione, é un ragionamento stupido.

Lo sanno pure i sassi che la Grecia con la Dracma può solo migliorare, mentre con l’Euro, con QUESTO Euro, sic res stantibus, non ha alcuna possibilità.
In secondo luogo la Grecia con la Nao-Dracma avrebbe le mani libere in TUTTI i campi, primo fra tutti quello politico militare.
E sappiamo tutti quanto tutti vogliono un cuneo russo/cinese in mezzo al Mediterraneo, ad iniziare dagli Americani.
Nota: per Cipro é un tantino diverso perché é solo una “mezza” isola (l’altra metà é turca).

Poi vogliamo aprire a ipotesi di riforma della moneta unica e delle cose che vi girano intorno?
Sarebbe solo la conferma che quanto fatto dal 1999 ad oggi, e pure prima, dal 1979 ad oggi, é solo immondizia.
La Sua posizione non si distingue per nulla da quella della Merkel, che in fondo vuole una “riforma” in modo che tutto cambi perché nulla cambi.

La paura fottuta che quelli hanno per il Grexit non é per le conseguenze di breve, quanto perché non si possono permettere che ci sia anche una sola possibilità di essere sputtanati dalla STORIA. Sarebbe una specie di effetto-Blatter che mentre parla, viene sbugiardato da una fotocopia di un email…

Tutto il resto, ma proprio TUTTO sono solo giochini da chartisti-ciclisti (qua sale, qua scende, le curve, i rettilinei, i tornanti, le salite e le discese, il cronometro, il tempo che passa, la tappa dura, la tappa veloce… MA PER FAVORE!)

x_maurizio
Scritto il 4 Giugno 2015 at 11:50

Ovviamente nulla contro il lavoro di IMM che é eccezionale e ormai da quanto più di 10 anni sbaglio? È solo che sulla moneta unica e il suo contorno (in parti uguali) abbiamo, diciamo così, idee differenti.

john_ludd
Scritto il 4 Giugno 2015 at 12:42

A) tasso inflazione in salita: …

dato curioso, agricoli in calo, petrolio che torna a scendere, rame in calo, agricoli in crollo perenne, argento (tipico inflation hedge) ai minimi e sprofonda sempre di più, PMI cinese ai minimi …

john_ludd
Scritto il 4 Giugno 2015 at 12:51

poi …

il cambio euro/usd conta poco o molto poco ai fini dell’export. Infatti, se un paese dell’eurozona vende in Turchia, India etc… quel che conta è il cambio con la moneta locale, il dollaro è un proxy che serve per commericare e accade che… dall’inizio del QE l’euro è più forte rispetto a monete di paesi rock solid come Australia, Canada, Svezia, Norvegia e molto più forte rispetto paesi molto meno rock ma nostri partner commerciali importanti come Brasile, Messico, Sud Africa, Turchia etc…

poi…
la maggior parte del trading dei paesi EU è entro la zona EU dove il cambio ovviamente non conta…

good work Mario, se l’euro non è in pericolo istantanero di vita NON può svalutarsi rispetto nulla e nessuno con un avanzo commerciale monster e domanda interna defunta, neppure con un QE da un trilione di fantastlilioni.

Italy back in recession in autumn (source: John Ludd Economics Inc.)

john_ludd
Scritto il 4 Giugno 2015 at 13:00

poi …

intanto il tesssoro di super Renzi oltre a essere diventato cacca con la nota sentenza sta diventando ultra cacca con il rialzo dei BTP. Non è scienza dei razzi, basta prendere un pezzo di carta e scrivere un ragionamento causa effetto con qualche freccetta per folklore, tipo:

se il QE ha effetto ==> si alza l’inflazione
se si alza l’inflazione ==> si impennano i tassi
se si impennano i tassi ==> si alza il costo del debito del debito a imprese/famiglie
maggiori costi con paghe stazionarie (o in calo) ==> meno economia
ERGO il QE non funziona più

oppure:

se il QE funziona ==> l’export aumenta
se l’export aumenta ==> i paesei clienti devono comprare più euro
se aumenta la richiesta di euro ==> aumenta il valore dell’euro
se aumenta il costo delle merci in euro ==> i clienti comprano di meno
ERGO il QE non funziona più

Italy back in recession in autumn (source: John Ludd Economics Inc.)

(source: John Ludd Economics Inc.)

paolo41
Scritto il 4 Giugno 2015 at 14:09

john_ludd@finanza,

nel breve, vedrei l’equazione con un altra sequenza: fino ad oggi il QE ha contribuito all’aumento dei rendimenti dei titoli e si è portato dietro un contributo all’inflazione che, comunque, stava aumentando già per conto suo….
Si è creata una stretta correlazione fra l’aumento dei rendimenti bund e rapporto €/$.
Tutte i valori in euro delle borse asiatiche e le relative obbligazioni sono condizionate dall’andamento del rapporto suddetto.

john_ludd
Scritto il 4 Giugno 2015 at 14:50

paolo41,

arguto ! immagina un super computer da fantastilione di petaflops collocato a un micrometro da un cavo in fibra ottica da dieci fantaterabit che porta tutte le più irrilevanti, concitate e prive di fondamento notizie dell’universo all’attenzione di un mega software scritto da un esercito di nerd con un PhD in matematica, totale o eccessivamente prolungata assenza di figa e quindi in fase di onanismo mentale e non ed ecco qua il mercato di oggi. E’ il PROGRESSO !

pdf79
Scritto il 4 Giugno 2015 at 21:20

Renzi:” qui stiamo decollando davvero, piaccia o non piaccia. Stiamo rimettendo il Paese come deve correre. L’Italia ha bisogno di recuperare il tempo che ha perso. Il decollo di Alitalia è quello dell’Italia, se vola Alitalia vola l’Italia”, ha detto infatti il premier di fronte a 1.500 dipendenti della compagnia aerea”. Quando l’ho sentito a momenti andavo per terra, oggi parlavo con un mio amico imprenditore come me, che mi ha detto “ho 72 anni e non riesco a chiudere la ditta perché chiuderla mi costerebbe troppo il commercialista mi ha detto che mi servirebbe un fallimento ma non posso perché non ho debiti”.Per sfortuna di renzi questa arzilla classe imprenditoriale non è eterna e quella “nuova” non è mica tanto solvente.

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