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Macroeconomia e oro: e se scatta la corsa all’oro?

Scritto il alle 09:00 da Roy Reale

GUEST POST: analisi di quotazione oro e il comportamento delle banche centrali. Inoltre gli strani movimenti del metallo giallo e il “rischio default” del Comex.

L’oro questa settimana ha riguadagnato posizioni al rialzo grazie alle parole del Presidente della Fed Ben Bernanke che nella giornata di mercoledi’ ha “tranquillizzato” i mercati garantendo che le politiche espansive poste in essere gli scorsi anni saranno ancora garantite e a lungo (nonostante l’opposizione di alcuni membri del board del FOMC come Charles Plossner; il FOMC e’ il braccio operativo della FED).

In questo scenario l’Euro si e’ mosso al riazo (Euro 1,3066 contro dollaro), mentre il dollar index accusa (82,9770), per converso, un ribasso delle sue quotazioni.  Mercoledi le partecipazioni sull’IShare Silver Trust, il piu’ grande fondo ETF garantito in argento, sono aumentate per un totale di 10.124,98 tonnellate.  A Hong Kong gli acquisti di oro da parte di privati cittadini sono a livelli estremamente elevati tanto da causare insufficienza di scorte da parte di gioiellerie e banche. La rilevazione in un articolo del Financial Times.  Lunedi lo Shangai Gold Exchange ha visto i propri volumi arrivare a nuovi records; code sono state registrate all’esterno di gioiellerie e rivenditori di oro da investimento a Pechino.

Venerdi 12, ultimo giorno di contrattazioni, i volumi di oro e argento scambiati allo Shanghai Futures Exchange (SHFE) hanno raggiunto livelli record da una settimana a questa parte dopo che le Autorita’ di Regolamentazione hanno lanciato il “mercato serale” (after-hours).

Sun Yonggang, analista per Everbright Futures a Shangai ha affermato che “il potere di controllare e stabilire i prezzi delle principali materie prime, tra cui oro e argento, e’ deciso negli USA e Gran Bretagna (ovvero dai mercati d’oltremare); il mercato serale (after hours) aiutera’ gli investitori locali a regolare le loro posizioni di fronte all’alta volatilita’ dei mercati americani e del London Metal Exchange (LME). L’estensione del mercato serale, aiutera’ lo SHFE a ridurre il divario di volumi scambiati nei confronti dello LME e incrementera’ l’influenza globale dello SHFE.”

Le importazioni di oro della Cina tramite Hong Kong sono aumentate da 80 tonnellate del mese di aprile a  108,80 tonnellate del mese di maggio: un incremento del 35%. Maggio 2013 e’ risultato essere il mese con i maggiori volumi in acquisto di sempre.  La Cina e’ destinata a diventare il primo acquirente a livello mondiale di metallo giallo. Quest’anno potrebbe gia’ divenirlo. Le importazioni nette attraverso Hong Kong, nei primi cinque mesi di quest’anno, hanno totalizzato un importo di oltre 413 tonnellate, il doppio dello stesso periodo dell’anno precedente. Nel 2012 la Cina acquisto’ 830 tonnellate di oro in un anno.

Il piu’ grande gruppo mondiale specializzato in gioielleria (la cinese Chow Tai Fook Jewellery Group Ltd), ha registrato un aumento pari al 48% questo trimestre, rispetto alle vendite dello stesso periodo dello scorso anno. In Cina le vendite al dettaglio sono triplicate a partire dal “raid speculativo” sul mercato dell’oro di carta avvenuto il 15 e 16 aprile. La domanda e’ rimasta robusta e in genere, in tutta l’Asia, la recente debolezza del prezzo dell’oro ha spinto gli acquirenti a fare incetta di oro da investimento (monete e lingotti) e gioielleria.

Flash sul downgrading Italia

L’Agenzia di Rating Standard & Poor’s ha tagliato il rating sul debito italiano da “BBB+” a “BBB-” – a un valore di due gradini sopra il livello “spazzatura” (junk). L’outlook e’ confermato negativo. In occasione del convegno ABI (Associazione Banche Italiane) il Presidente di Bankitalia, Ignazio Visco, ha affermato che le tensioni nel mercato del credito sono destinate a continuare nei prossimi mesi.

Tornando alla valutazione di Standard & Poor’s sul debito pubblico italiano, l’Agenzia di Rating si e’ giustificata in merito al giudizio espresso affermando in una nota che “rimangono incerte le modalita’ con cui il governo decidera’ di coprire il disavanzo, frutto della sospensione dell’Imu e del possibile ritardo del pianificato aumento dell’Iva.”  L’impatto del downgrade di Standard & Poor’s e’ stato abbastanza contenuto. Mercoledi l’Italia ha collocato l’intero ammontare dei Bot a 1 anno anche se il tasso e’ tornato sopra l’1%. Il Tesoro ha piazzato 9,5 miliardi di titoli, di cui 7 con scadenza annuale e 2,5 con scadenza a dicembre 2013: per l’annuale il rendimento e’ salito all’1,078% dallo O,962% dell’asta di giugno, per il titolo a 160 giorni il rendimento si e’ attestato allo 0,599%.

La domanda e’ migliorata, con il rapporto di copertura (bid-to-cover) salito a 1,56 dal precedente 1,49 per il Bot a 1 anno.

Brinks accusa una forte riduzione delle scorte d’oro al Comex

Il rialzo dell’oro riscontrato questa settimana non e’ dovuto solo alle parole di Ben Bernanke in relazione al proseguimento delle politiche monetarie accomodanti (ovvero ultraespansive). Una delle cause piu’ rilevanti (sebbene non divulgata in modo sufficiente) e’ il continuo declino delle scorte di metallo giallo al Comex di New York.

Grandi acquirenti di oro fisico a livello internazionale (in particolare compratori asiatici) esigono la consegna di oro fisico alla chiusura dei contratti “futures”. Come conseguenza, le scorte al Comex si stanno prosciugando a ritmi estremamente spediti. Giovedi’ 11 luglio le scorte sono diminuite di un altro 1,5% (vedi tabella sotto).

La societa’ Brinks ha accusato un massiccio calo delle proprie scorte di oro negli ultimi giorni di contrattazione. L’enorme calo da parte di Brinks segue un calo simile accusato precedentemente da JP Morgan.  Le scorte in oro di Brinks al Comex, sono scese da 570 mila once registrate il 3 luglio a 257 mila once in data 11 luglio. Un calo netto di 313 mila once – ovvero un crollo pari al 55% in una sola settimana di trading. Le grandi istituzioni finanziarie depositarie delle scorte del Comex (Scotia Mocatta, JP Morgan Chase, Brinks Inc. HSBC Bank USA), registrano un totale di 7 milioni 96 mila once d’oro inventariate, per un controvalore di 9,1 miliardi di dollari americani. Un importo estremamente esiguo rispetto alle altre assets class (azioni, obbligazioni, liquidita’ e altre).

Se si dovesse verificare una rapida fuoriuscita di capitali da questi assets per convergere sull’oro fisico potremmo assistere a un default del Comex.  I rapidi movimenti verso l’oro riscontrati questa settimana dovranno essere attentamente monitorati in quanto hanno tutte le caratteristiche di una corsa ad accaparrarsi la maggior quantita’ di oro fisico detenuto al Comex di New York.

Riccardo G. – Deshgold

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11 commenti Commenta
snapjibe
Scritto il 15 Luglio 2013 at 10:08

Mi vengono in mente due domande:

1. Se l’economia cinese è così forte come si dice, perchè i cinesi fanno incetta di un bene rigugio come l’oro ?

2. Se la Cina si riempie d’oro e poi nessuno glielo compra che ci fanno con tutto questo oro ?
Non rischiano d fare la fine dei fratelli Hunt che specularono sull’argento ?

Ciao

ivegotaces
Scritto il 15 Luglio 2013 at 11:26

snapjibe@finanzaonline,

Ovviamente io non ho una risposta ai tuoi quesiti, ma provo ad esprimere il mio pensiero al riguardo, e per farlo non parto dalle domande ma dalla constatazione della realtà.
La Cina “fa incetta” di oro. Tieni conto che ne è anche il maggior estrattore al mondo. Se lo sta acquistando c’è un motivo e non mi chiederei perché, farei altrettanto, potendo.
I cinesi non fanno niente per caso. Pianificano e credo che il loro intento sia quello di dettare le regole del gioco in un prossimo futuro. Potrebbero comprare oro perché – è un’ipotesi – vogliono dare un sottostante al renminbi.

Non sottovaluterei poi la concomitante situazione di svuotamento delle scorte al Comex in un periodo di forte calo del prezzo. Qualcosa di grosso sta accadendo ma se ne sta parlando poco.

Infine mi permetto di dire che, in una situazione come questa, strategicamente ha senso alleggerire assets che viaggiano sui massimi e aumentare il peso di altri. Qualcosa di più di un semplice ribilanciamento.
A tal fine sarebbe interessante aggiornare a livello grafico la sovrapposizione del gold/silver ratio, invertito, con l’andamento dell’sp500, direi da metà anni ’90 ad oggi.

snapjibe
Scritto il 15 Luglio 2013 at 12:05

ivegotaces@finanza,

La tua risposta è molto interessante e sarebbe ancor di più poter realizzare il grafico da te descritto:

” A tal fine sarebbe interessante aggiornare a livello grafico la sovrapposizione del gold/silver ratio, invertito, con l’andamento dell’sp500, direi da metà anni ’90 ad oggi.”

Hai idea cosa questo grafico potrebbe suggerire ?

Ciao

ivegotaces
Scritto il 15 Luglio 2013 at 13:04

snapjibe@finanzaonline,

Il verbo suggerire è corretto perché nessun grafico ci dirà dove andranno i mercati, però alcuni ci “suggeriscono” qualcosa.
Negli ultimi 20 anni c’è stata una sovrapposizione/correlazione molto forte tra i due fatto salvo che in sporadici momenti. Ecco oggi la “distanza” è netta e dunque ci suggerisce quanto meno cautela sull’sp500. Direi che è sano e ragionevole alleggerire.
La stessa cosa se non peggio la si vede sovrapponendo il cambio AUD/USD all’indice sp500. Da diversi mesi divergono.
Vedremo che cosa accadrà.

sakura
Scritto il 15 Luglio 2013 at 18:58

per alimentare il dibattito:
http://www.cnbc.com/id/100886276?utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter

Lecito guardare all’oro quando la minaccia dell’inflazione è assai remota?

Scritto il 15 Luglio 2013 at 23:06

Qualche timido segnale di vita sull’oro si vede…con un minimo e massimo superiori ai precedenti sul daily…era un pò che non accadeva 😉
http://goldenfriday.blogspot.it/2013/07/oro-timidi-segnali-di-vita.html

gainhunter
Scritto il 16 Luglio 2013 at 07:03

ivegotaces@finanza,

Qui non è invertito, ma si vede lo stesso che siamo in uno dei periodi di correlazione diretta (come nel 2000):

Per quanto riguarda l’AUDUSD la correlazione è venuta meno in contemporanea al calo dell’oro.

ihavenodream
Scritto il 16 Luglio 2013 at 09:16

Il comex non sta fallendo, semplicemente vende l’oro perche’ non gli conviene tenerlo, prevedendo una discesa dei prezzi ancora piu’ forte, cioe’ in questo momento il comex pensa che tenere immobilizzato in assett ke non vale nulla x definizione e ke per di piu’ e’ in costante discesa sia una minkiata…risibile il consiglio di vendere equity x comprare oro…l’equity puo’ forse essere sopravvalutata, l’oro lo e’ di sicuro, il suo valore industriale e’ intorno ai 50 dollari l’oncia!

gennaroporcelli
Scritto il 16 Luglio 2013 at 10:38

snapjibe@finanzaonline:
Mi vengono in mente due domande:

1. Se l’economia cinese è così forte come si dice, perchè i cinesi fanno incetta di un bene rigugio come l’oro ?

2. Se la Cina si riempie d’oro e poi nessuno glielo compra che ci fanno con tutto questo oro ?
Non rischiano d fare la fine dei fratelli Hunt che specularono sull’argento ?

Ciao

Chi possiede l’Oro detta le regole. Questo e’ cio’ che suggerisce la storia. In questo link ci sono maggiori dettagli per approfondire la questione:
http://www.deshgold.com/yuan-oro/

gainhunter
Scritto il 16 Luglio 2013 at 13:28

ihavenodream@finanza: l’oro lo e’ di sicuro, il suo valore industriale e’ intorno ai 50 dollari l’oncia!

Fonte?

ivegotaces
Scritto il 18 Luglio 2013 at 13:15

sakura@finanza,

Secondo me è lecito guardare tutto, oro compreso; per semplificare scegli 4 o 5 strumenti e costruisci un mix bilanciato basandoti sulle quotazioni, sui semplici numeri. Se ci mettiamo a pesare nelle scelte ciò che non si conosce si rischiano dei pasticci. Non possiamo sapere se ci sarà inflazione, se i profitti aziendali aumenteranno, se i margini diminuiranno, se le vendite di beni durevoli crolleranno …

snapjibe@finanzaonline,

gainhunter,

Provo ad inserire un grafico del Gold/Silver ratio invertito sovrapposto all’sp500

Non so ovviamente quando ma penso che ci sarà un riavvicinamento, pur tenendo conto che si tratta una sovrapposizione con due scale distinte.

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