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L’inflazione fa paura, l’economia rischia la stagflazione: scenario possibile?

Scritto il alle 14:27 da Danilo DT

Non vi dico nulla di nuovo se vi racconto di un’inflazione che si aggira sempre sopra il tetto del 2%, obiettivo sognato dalla Federal Reserve.

Per carità, non ci si può certo lamentare visto che si parla di reflazione. Ma sto comunque leggendo diversi articoli dove aleggia una certa preoccupazione. Alcuni membri della FED sono preoccupati dalla resilienza non della crescita economica, e ci mancherebbe, ma del tasso inflazione.

E la domanda che sta uscendo fuori: che fare con lavoro e crescita economica per riportare il tasso inflazione al 2%?

Tra stabilità e incertezza

Nei primi tre mesi dell’anno, l’inflazione ha galleggiato ostinatamente intorno al 2,7%, troppo alta per la Fed ma non abbastanza per far gridare all’allarme.

Il capo della Fed, Jerome Powell, ha espresso fiducia: l’attuale politica monetaria dovrebbe bastare a far scendere l’inflazione. Ma Neel Kashkari, presidente della Fed di Minneapolis, non è convinto. Nel suo recente saggio, dipinge uno scenario diverso: l’inflazione potrebbe stabilizzarsi al 3%, richiedendo un intervento più deciso.

Se l’inflazione si blocca al 3%, la Fed si troverà di fronte a un dilemma spinoso. Dovrà sopprimere la crescita economica per raggiungere il 2%? I tassi di interesse dovranno salire ulteriormente? Valgono i sacrifici per un calo di pochi decimi di punto percentuale dell’inflazione?

Tra ottimismo e cautela

Io ribadisco quanto detto in passato, La FED dovrà abituarsi ad un tasso inflazione che rimarrà in area 3%, accettando questo livello come nuova target zone. I funzionari della Fed ribadiscono il loro impegno a riportare l’inflazione al 2%, ma senza fretta. Le proiezioni attuali prevedono il raggiungimento dell’obiettivo entro la fine del 2026, ma nuove stime saranno presentate a giugno. E credo che si faccia anche tanta demagogia.

Come se la FED vuole dare la percezione di comandare e voler domare l’inflazione. Ma difficile scendere sotto il 3% che tra le altre cose, sarebbe anche un toccasana per quella mole di debito che gli USA si ritrovano sulle spalle.

Però mi sorge un dubbio. Non è che sta tornando negli USA la paura della STAGFLAZIONE?

Danilo DT

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2 commenti Commenta
aiccor
Scritto il 8 Maggio 2024 at 17:48

….ammesso e non concesso che i dati emanati dalle “agencies” FED, BLS ecc. siano attendibili…basta vedere le revisioni di questi dati, che arrivano a distanza di mesi, che dicono praticamente il contrario dei dati ufficiali. Truflation, per esempio, riporta tassi di inflazione ben più bassi

claudio70
Scritto il 9 Maggio 2024 at 11:47

aiccor@finanza,

Ormai sul web esiste una ” letteratura ” di spiegazioni di come biden trucca i dati,se non si accetta questa realtà non credo valga la pena aggiungere altro…. oltre che ci troveremo in una depressione pazzesca prima o poi, probabilmente dopo le elezioni usa

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