La sagra del nulla di fatto (con sorpresa)

Scritto il alle 10:00 da Danilo DT

 

Ieri sono stato ospite della trasmissione Linea Mercati condotta da Marina Valerio di Class CNBC, e tra i tanti argomenti discussi, due hanno tenuto campo: in primis, la vicenda Unicredit e poi ovviamente il FOMC con il quantitative easing.
Nell’intervista ipotizzavo la possibilità di una seduta incolore del FOMC, cosa tra l’altro anche scritta nel post di ieri. E così è stato.

Bernanke ha ammesso che la crescita economica è modesta e che se necessario si interverrà. Quindi un messaggio che suona molto di “sostegno ad ogni costo” anche se non è stato specificato né il come, il dove e il quanto.

Il quadro dipinto dalla banca centrale non appare roseo: dalla riunione dello scorso agosto, «la ripresa economica e dell’occupazione sono rallentate». Il ritmo della ripresa dovrebbe essere «modesto» con le aziende «riluttanti ad assumere, le nuove costruzioni abitative a livelli depressi, le spese delle famiglie» solo «in graduale aumento» e il credito continua a contrarsi anche se a un ritmo più lento rispetto ad alcuni mesi fa. A questo si aggiunge un’inflazione «al di sotto del livello ritenuto coerente, nel lungo termine, con il mandato» della banca centrale, ovvero promuovere l’occupazione e la stabilità dei prezzi.
Il mercato del lavoro continua a scontare gli effetti pesanti della recessione, con il tasso di disoccupazione si è attestato in agosto al 9,6%.
«Continueremo a monitorare le prospettive economiche e finanziarie»: la Fed è «pronta a fornire ulteriori stimoli se necessario per sostenere la ripresa economica e il ritorno dell’inflazione e a livelli coerenti con il nostro mandato». La banca centrale assicura che manterrà, a fronte della situazione, tassi eccezionalmente bassi per un periodo prolungato, rimandando però eventuali interventi a favore della crescita, quali l’acquisto di bond, a dispetto delle chiamate e delle pressioni politiche ad agire e in considerazione del dibattito interno in corso (
Source sole24ore)



Tutto chiaro…ovvero nulla è chiaro. La sagra del nulla di fatto, del possibilismo e dell’ipotetico. Interessante l’inevitabile ammissione del rallentamento, come ovvia la strada aperta per il quantitative easing. Ma…qualcosa di concreto? Negativo. E infatti prima le borse sull’emozione di vedere l’uomo barbuto parlare si sono quasi eccitate in un rally immediato per poi tornare in parità. Un’ottima scusa per far sfiorare allo Spoore quota 1150. Complimenti vivissimi traghettatori del mercato! Missione compiuta!

Goldman Sachs fa delle ipotesi

E visto che il FOMC non si espresso, iniziano a girare ipotesi e voci, tra cui quella della pluridecorata Goldman Sachs la quale dice:

We continue to expect that a sizable asset purchase program will be implemented in coming months. This will most likely cumulate to at least $1trn,  (un trilione, alias 1000 miliardi di dollari, come detto ieri dal sottoscritto in Class CNBC e nei vari post, NDR) possibly quite a bit more, and will probably be focused in purchases of Treasury securities. Both the size and the timing will depend on data, but the next meeting of the FOMC-a two-day session on November 2-3-remains a strong possibility. This is when the FOMC next releases its once-a-quarter set of forecasts for growth, inflation, and unemployment. The explicit recognition of the weak trends in the economy and the extra day to discuss its options create both motive and opportunity to act, though it bears repeating that the timing of this decision will be data dependent. (Source: GS)

Quindi interviene la magia. In piena fase elettorale possibile il colpo di bacchetta magica risolutore. Studiato ad arte e certo non casuale.

E ora la parola ai mercati. E se anche stavolta il toro scalpiterà in borsa, dopo che il FOMC ha ufficializzato il ritorno non vero la recessione più pura (e ci mancherebbe) ma quantomeno un rinnovato rallentamento, non venitemi a dire che i mercati NON sono pilotati.
Qui, ormai, per salvare capra e cavoli ci vuole un miracolo.
Per questo, forse, Ben Bernanke si starà attrezzando?

STAY TUNED!

DT (Dream Theater)
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6 commenti Commenta
s66
Scritto il 22 Settembre 2010 at 11:03

IL MIRACOLO FINALE SI CHIAMA “AMERO” ! IL RSTO SONO CHIACCHIERE CHE RIMANDO ALLE PROFESSIONISTE DI BOLOGNA !

mattacchiuz
Scritto il 22 Settembre 2010 at 11:11

e bravo dream… abbiamo anche scovato da dove salta fuori 1tr dollar 🙂

s66… ma chi sono le professioniste di bologna?

marco
Scritto il 22 Settembre 2010 at 11:14

ciao Dream

Cosa pensi delle dimissioni di Summers? Credi che sia un’implicita ammissione degli errori fatti nella strategia economica dell’amministrazione Obama?

50 cent
Scritto il 22 Settembre 2010 at 11:28

Bologna è principalmente famosa per 2 cose di cui una sono i tortellini.

Scritto il 22 Settembre 2010 at 11:40

marco@finanzaonline,

Penso che tutti devono cercare di tenere a bada i mercati e i consumatori spargendo ottimismo (vero Matta?) ben sapendo però che la finanza USA è un colabrodo, che la coperta è corta ed è impossibile voel l’uovo e la gallina oppure salvare capra e cavoli.
La sagra dei luoghi comuni in questo commento che sto scrivendo… Ma se ci pensi bene, ormai i loro commetni sull’economia sono diventati luoghi comuni. Occorre trasparenza. Ma un giorno…la realtà verrà fuori, quando ormai tutto sarà compromesso. Secondo em Summers sta capendo che la crisi sta diventando ingestibile, o meglio, se gestita così porta catastrofi.

ksoze
Scritto il 22 Settembre 2010 at 11:43

beh… se dopo questo bellissimo -1,78% le borse ritornano in territorio posititvo… sarebbe uno scandalo immane!!!

Chissà quale scusa troveranno?!!

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