La Matrice di Instabilità Finanziaria

Scritto il alle 15:00 da Danilo DT

indice-instabilita-finanziaria

Italia? Meglio dei PIGS, sia chiaro. In questo periodo non si fa altro che paragonare l’Italia a Grecia, Spagna e Portogallo. Il Bel Paese non sarà sicuramente il massimo, ma diciamo le cose come stanno.

Credo che l’Italiano medio sia uno dei  più esterofili in assoluto. Per noi l’erba del vicino è sempre più verde e siamo specialisti nel piangerci addosso e a lamentarsi. Lo dico perché negli ultimi giorni ho assistito a diversi commenti scritti e vocali di amici e conoscenti, analisti e giornalisti, che non fanno altro che dire: “ ci preoccupiamo della Grecia ma noi siamo peggio messi”.
E no, miei cari, questa volta non sono d’accordo.

 
Certo, se si mette di mezzo la speculazione, se la pressione dei derivati diventa insostenibile, se l’effetto domino va a colpire tutti i paesi dell’area mediterranea, allora certo, l’Italia rischia di finire nel ciclone speculativo, assieme ai paesi del PIGS (Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna) riportando magari in auge il termine PIIGS ( gli stessi di prima con l’aggiunta dell’Italia).
A se guardiamo alcuni dati , questi paesi sono molto diversi. Soprattutto se prendiamo in esame uno dei fattori più importanti: il debito privato. Ne abbiamo parlato in passato e ritengo giusto fare un ulteriore aggiornamento.
Ok, resta l’enorme fardello del debito pubblico, che continua ad essere decisamente squilibrato, però in questo caso darei maggiore importanza ad altri elementi.

 

Prima tabella: debito privato

debito_privato_europa_2010

Guardiamo questa tabella che illustra, da uno studio di Deutsche Bank, il peso del debito privato, suddiviso ancora come debito corporate (aziende) e debito individuale (finanziamenti, mutui etc).
Come potete vedere salta subito un dato all’occhio. Il totale del debito privato accumulato dall’Italia è enormemente più basso rispetto a quello registrato da altri importanti paesi, quali Spagna (ES), Gran Bretagna (UK), Olanda (NL) o USA (US).
Quindi questo fattore va sicuramente a favore dell’Italia.
Attenzione però. Guardate a sinistra. Ma cosa c’è mai… GR… la Grecia. Addirittura sotto all’Italia nel rapporto Debiti privati/PIL.
Ma è la stessa Grecia che è in crisi…. E allora non fermiamoci qui ed andiamo avanti con un’altra analisi. E prendiamo in considerazione, questa volta il debito pubblico.

 

Seconda tabella: debito pubblico

debito-previsioni-pubblico-euro-2010-2020

Ma quindi il debito pubblico fa saltare tutte le logiche? Beh, non proprio. In questa interessante slide di Fortis, elaborata con Bloomberg ® potete vedere in verde il debito pubblico, rapportato al PIL, dei paesi dell’area Euro, sia per il 2009 più le proiezioni per il 2020 (in rosso).
Ben, non c’è che dire. Si scopre che prospetticamente parlando, Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna  sono in forte difficoltà nel ratio debito pubblico/PIL .


Ma ancora una volta non dobbiamo accontentarci. Questi numeri non bastano.
Cosa occorre fare per capire realmente lo stato di salute di un’economia? Occorre fare la somma delle parti. E la somma delle parti si fa andando a calcolare la posizione finanziaria netta, detto in modo più semplice si va a calcolare la differenza tra le attività e le passività di un’economia.

 

Terza tabella: posizione finanziaria netta

posizione-finanziaria-netta-stati-debito-sovrano

Ed eccoci quindi alla prova del nove. La tabella che finalmente ci fa capire se uno Stato ha le basi solide oppure no. Ed è nel contempo la tabella che finalmente mette in luce la realtà delle cose. Si tratta della posizione finanziaria netta, ovvero della differenza tra le attività e le passività (come se gli Stati fossero delle aziende).

Come potete notare, la posizione finanziaria netta è assolutamente preoccupante per:

1) Portogallo
2) Grecia
3) Spagna
4) Irlanda

Mentre l’Italia è in condizioni certo non eccellenti, ma… è tutta un’altra storia. Quindi se PIGS devono essere , lo saranno senza l’Italia, quindi PIGS e non PIIGS.
Di fianco potete invece notare l’indebitamento: Certo l’Italia ha un signor debito pubblico, ma ha un debito privato cha, in percentuale al PIL, come detto prima, è assolutamente basso. (tabella tratta da un report di Intesa SanPaolo)

CONCLUSIONI

Matrice di instabilità finanziaria

matrice-instabilita-finanziaria

Ma cosa succede se proviamo a mettere in un grafico unico TUTTI QUESTI DATI, e cerchiamo di frullarli per ottenere un risultato finale? Lo ha fatto Intesa SanPaolo con questa ulteriore tabella dove vengono inserite sull’asse X il ratio Debito/PIL e sull’asse Y appunto la posizione finanziaria netta rapportata sempre al PIL.
Il risultato è illuminante ed evidente.
Quattro sono le realtà veramente a rischio:

1) Portogallo
2) Spagna
3) Grecia
4) Irlanda

Punto.

E allora per una volta guardiamo il nostro giardino e rendiamoci conto che se ci sono anche delle erbacce, c’è qualcuno in Europa che non solo è pieno di sterpaglie, ma ha un terreno arido e per certi versi irrecuperabile, dove si necessitano degli interventi strutturali veramente massicci, gli unici che potranno cambiare la situazione.
E tra questi paesi in condizioni nere, per fortuna, l’Italia non è presente.

STAY TUNED!

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