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La FED e il timer che rischia di far saltare i mercati

Scritto il alle 15:00 da Danilo DT

Sul meeting FOMC ho già detto ieri sera.
Nulla di invariato, o meglio tutto come previsto.
Tra le cose che erano attese, oltre al tapering e tassi confermati, ci si aspettava una nuova “forward guidance”.
E così è stato.
Vi rimando al post dedicato per i dettagli.
Ma una cosa merita ancora, secondo il mio punto di vista, particolare attenzione.
Non tanto il tapering, ma la “guidance” sui tassi.

Yellen, al debutto da presidente della Banca centrale e da protagonista della sua periodica conferenza stampa, ha anche indicato che un primo rialzo del costo del denaro, se l’espansione procederà sul cammino desiderato dalla Fed, potrebbe essere in agenda «sei mesi» dopo la fine del tapering, gli acquisti di asset oggi in diminuzione. Quindi forse a partire dall’estate del 2015. Una precisazione che, mentre il tapering è proseguito al ritmo di una riduzione di dieci miliardi a 55 miliardi al mese, ha scosso le borse. Ma la Fed ha contemporaneamente chiarito che il costo del denaro rimarrà ancora a lungo vicino allo zero. E che dovrebbe restare basso anche una volta tornata la normalità nei trend di crescita e occupazionali. (…) Sui tassi di interesse la maggioranza della Fed pronostica un rialzo almeno all’1% entro la fine del 2015. (IlSole24Ore) 

Perfetto, in linea con le aspettative. I primi rialzi alla fine del tapering e quindi target estate 2015, condizioni macro e crescita economica permettendo.
Ma il mercato cosa sta scontando? Prima di andarlo a vedere una curiosità. Ecco all’interno del FOMC cosa pensano realmente i vari componenti.

Le previsioni sui tassi dei partecipanti al FOMC meeting

Potete notare che tre falchi sono di diverso avviso e vedono già a partire dal 2014 un rialzo dei tassi. E poi attenzione al 2015. In modo unanime tutti d’accordo nel vedere tassi in rialzo. Ma attenzione. Non si tratta di rialzi poi così modesti. Una exit strategy traumatica e coi fiocchi! La Yellen dice tra le righe il periodo “estate 2015”. Ma da questo grafico risulta quantomeno difficile. Molto probabilmente il primo rialzo avverrà decisamente prima.

Domanda: ma il mercato sarebbe pronto?

Su questo argomento ho già parlato molto in passato e ieri sera ho letto un interessante commento di Fabrizio Goria, de Linkiesta, il quale sentenzia correttamente quanto segue:

Con l’uso della Zero interest rate policy (Zirp), la Fed ha drogato i mercati, contribuendo a mantenere basso il livello di rendimento dei Treasury. È perciò normale attendersi un aumento del tasso d’interesse dei bond governativi americani, e non solo. Nello scorso autunno, il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha calcolato nel suo Global financial stability report (Gfsr) che l’impatto del tapering del Qe3 potrà essere di 2.300 miliardi di dollari. Una volta che sarà completato l’assottigliamento, il rendimento medio dei bond governativi a livello globale si innalzerà di circa un punto percentuale. Questo fenomeno provocherà perdite sui portafogli obbligazionari del 5,6%, ovvero 2.300 miliardi di dollari. Bilanciare le conseguenze del tapering del Qe3 sui mercati globali e l’uscita dalle misure non convenzionali di politica monetaria rischia quindi di creare un corto circuito in diverse piazze finanziarie, specie se queste già presentano evidenti squilibri di liquidità o una forte dipendenza dalle decisioni della Fed. (Linkiesta)

E’ proprio così. Il mercato oggi NON è ancora pronto ed organizzato a questo passaggio. La quantità di asset più rischiosi, legati ad uno scenario estremamente espansivo, è continuata negli ultimi mesi e continua tuttora.
Certo è che se il rialzo dei tassi avvenisse “prima del previsto”, le conseguenze potrebbero essere molto pesanti.
Ricordate? Ve lo dico da tempo immemore. Il trend dei mercati è legato non tanto ai fondamentali, quantomai discutibili sotto tutti i punti di vista, ma alla politica monetaria. Il mercato è tarato su certe coordinate. Se in corso d’opera capiterà un qualcosa che “cambia le carte in tavola” e modifica le prospettive previste, allora saranno sonori dolori.

E proprio quella cosa che si chiama VOLATILITA’ di cui vi ho parlato giorni fa, finirebbe per andare “fuori controllo”. A quel punto che succede? Si rompe il giocattolino che era legato ad un timer tarato su certe aspettative. Le conseguenze? Non saranno certo leggere per i risparmiatori. E non solo per loro.

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Danilo DT

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31 commenti Commenta
john_ludd
Scritto il 20 Marzo 2014 at 16:02

credo che nessuno di noi vivrà abbastanza a lungo per vedere tassi sensibilmente più elevati di quelli attuali e questo non significa che sto gufando sulla durata della nostra vita che sarà certo assai complicata ma anche alquanto lunga… ma con tassi prossimi allo zero… Ma so che con te è tempo perso non riesci proprio a connetterti con la mera possibilità che i tipi strani come me abbiano ragione…

tipi strani come:

Charles A.S. Hall
Professor Emeritus
Syracuse University, New York

Tad Patzek
Chairman of the Petroleum and Geosystems Engineering Department
University of Texas at Austin

e tanti altri che naturalmente non capiscono un cazzo mentre i bifolchi che pigiano tasti su un computer guardano i grafici di Bloomberg o peggio fanno l’analisi semantica sulle fesserie che la FED scrive a uso e consumo dei poveri di mente che li ascoltano…

gilles27
Scritto il 20 Marzo 2014 at 16:11

john_ludd@finanza,

“Non c’è modo di evitare il collasso finale di un boom indotto da un’espansione creditizia. La scelta è solo se la crisi debba avvenire prima come risultato dell’abbandono volontario di un’ulteriore espansione del debito o più tardi con la totale catastrofe del sistema monetario coinvolto.”
Ludwig von Mises

lukeof
Scritto il 20 Marzo 2014 at 16:12

Ciao John, leggilo se ti va 🙂

http://lukell.altervista.org/UnasoluzioneallacrisiEsiste.pdf

gilles27
Scritto il 20 Marzo 2014 at 16:13

john_ludd@finanza,

Dal punto di vista del Pollo che se la passa male e che finirà male, l’allevatore è un icompetente 😯 😯 😯

pecunia
Scritto il 20 Marzo 2014 at 16:20

john_ludd@finanza,

le “banche ” prima o poi premeranno per il rialzo, non credi ?

In ogni modo se a mezza estate2014 si presume si alzeranno i tassi in USA, in Europa le cose sono di la da venire….

per quanto riguarda la volatilità, basta tenere le obbligazioni a scadenza e si evita il problema. questo ovviamente se uno non ha bisogno di smobilizzare.

john_ludd
Scritto il 20 Marzo 2014 at 16:30

lukeof@finanza,

l’ho interrotto appena ho capito di quel che si tratta. Ci sono due problemi, uno immediato, l’altro definitivo. Quello immediato è che le riserve auree della Banca d’Italia non sono in Italia come quelle della Germania, dato che abbiamo perso la guerra le hanno in custodia “loro”. Probabilmente ora sono tra Riad e Pechino. La Germania se li sta verosimilmente ricomprando con l’avanzo commerciale da 200 miliardi/anno tramite la Svizzera buco nero della finanza tedesca, noi non credo. Ma questo è un problema di breve. Quello definitivo è che l’oro non serve per azionare un trattore o un motore elettrico. Non c’è dubbio che nel breve avrà (ha già da tempo) un ruolo nel commercio di petrolio/gas ma siccome quelli finiranno nei prossimi 50 anni POI c’è un problema mica piccolo da risolvere e l’oro non servirà… nel frattempo sei ha qualche sovrana male non ti farà.

john_ludd
Scritto il 20 Marzo 2014 at 16:39

pecunia@finanza,

è dal 2009 che si presume che ci sarà la crescita… andando più indietro nel tempo è dalla notte dei tempi che si presume che l’uomo sia buono e intelligente nonché la creatura prediletta di Dio… ti sembra vero ?

lukeof
Scritto il 20 Marzo 2014 at 16:44

john_ludd@finanza,

A me risulta che circa il 70% delle riserve è in Via Nazionale, il resto a New York.

In qualsivoglia caso poichè credo che nessuno potrebbe sostenere che non ci sono (perlomeno quelle italiane) la questione risulta irrilevante in quanto sia l’eventuale liquidazione degli asset potrebbero essere sostenuti dalla vendita delle riserve “in casa”.

Se poi ti riferisci ad un eventuale pericolo di “sequestro”, c’è sempre da considerare che appunto per quanto riguarda eventuali creditori americani a quel punto potrebbero rivolgersi a loro per la l’eventuale liquidazione.

Comuqnue ti consiglierei di leggere anche il resto 🙂

Un saluto

lukeof
Scritto il 20 Marzo 2014 at 16:46

john_ludd@finanza,

Per quanto riguarda il problema energetico sono d’accordo con te, ma appunto per questo credo che sgonfiare la piramide finanziaria serva anche a circoscrivere il problema energetico 🙂

john_ludd
Scritto il 20 Marzo 2014 at 16:46

pecunia@finanza,

le “banche ” prima o poi premeranno per il rialzo, non credi ?

ovvio, guadagnano sullo spread. Chi credi chi sia a far rialzare i tassi reali in USA ? Sono anni e anni che fronteggiano la FED… ma è un settore morto e defunto. Chi ci lavora, perderà il lavoro perché non c’è quasi nulla che in un settore come quello, tutto procedure e automatismi, non possa essere sostituito da un software. E così sarà al 100%, è l’unico dei due modi per mantenere una parvenza di redditività; l’altro è ignorare il reale valore degli attivi e rettificarne il valore solo se strettamente necessario. E i tassi resteranno a zero ed entreremo nella prossima recessione, quando non lo, con:

– tassi a zero
– QE attivo
– debiti privati e pubblici record
– disoccupazione record
– conflittualità sociale record
– conflittualità tra nazioni al punto peggiore dal 1914

tutto bene, tassi al 4% nel 2016; c’è chi ci spreca pure ditate sulla tastiera

john_ludd
Scritto il 20 Marzo 2014 at 16:51

lukeof@finanza,

li hai contati tu i lingotti ?

http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/economia/scudo-fiscale-1/lingotti-italiani/lingotti-italiani.html

scordati la rivalutazione bla bla bla, abbiamo migliaia di soldati stranieri in casa. La nostra sovranità è sempre stata una farsa, chi ci ha provato è morto ammazzato.

lukeof
Scritto il 20 Marzo 2014 at 16:55

john_ludd@finanza,

Dimentichi che in realtà il meltdown del debito farebbe un favore anche allo Stato americano, detentore di miliardi di miliardi di debito. Leggasi paragrafo su “Guerre svalutazioni ed altri disastri”.

Se poi mi dici che sono dei fantocci di Wall Street potrebbe pure essere, ma tanto se deve crollare la piramide gli conviene pure farla crollare cosi’.

Ovvero usare la paura come una risorsa.

pecunia
Scritto il 20 Marzo 2014 at 17:18

john_ludd@finanza,

1. nel 2009 non si presumeva ci fosse la crescita.
2. io non presumo affatto che l’uomo sia buono e intelligente…. tutt’altro.
per quanto riguarda poi Dio, Dio è una parola grossa, soggettivamente interpretabile; c’è chi ci crede e chi no, come di conseguenza se è o meno “amico dell’uomo”.
sei cattolico?

sempre grazie, invece, per le tue dritte sul petrolio

john_ludd
Scritto il 20 Marzo 2014 at 17:24

lukeof@finanza,

sei ingenuo, il debito pubblico è una frazione del debito complessivo (privato). Gli USA hanno una valuta il cui valore è determinato dall’essere quella con la quale si paga l’energia, un privilegio che permette loro di mantenere un immenso esercito. Ma la credibilità scricchiola e paesi concorrenti per le stesse risorse non vogliono continuare a mantenere quell’esercito che impedisce loro un più agevole accesso a quelle risorse. Questo non è un mondo per vecchi, ne nasceranno conflitti su vasta scala e francamente non penso a come “scamparla” perché non è possibile. Ci ho dedicato più tempo di te e di altri e acquisito informazioni per anni e anni e questa è la conclusione unica possibile: questo sistema economico finanziario sta già collassando, non c’è nessuna ripresa all’orizzonte solo una più o meno lunga agonia. Il collasso non è un evento ma un processo il cui punto di arrivo è determinato dalla geofisica e non dall’economia. Nessuna forma di asset finanziario può fornire alcuna particolare sicurezza che al contrario potrà venire solo dalle tue capacità e dal gruppo all’interno del quale vivi. Il punto di arrivo è certo, è nel grafico pubblicato in precedenza, la traiettoria è largamente incerta.

PORTELLO
Scritto il 20 Marzo 2014 at 18:42

quindi John (giuro che e’ l’ ultima volta (sto incrociando le dita) 8))
quali sono i pochi assets che si “salveranno” secondo te…

e quando prevedi (tra 10-20 anni) bisognera’ attrezzarsi per creare un gruppo-comunita’ nella quale vivere e quali posti consiglieresti (italia o anche estero) e cmq preferiresti sempre l italia in modo da facilitare comunicazione, stessa sopravvivenza (perche’ mi immagino che un bianco in africa cmq si sentirebbe non proprio a suo agio) o anche altri luoghi magari con piu’ petrolio/energia

te lo chiedo perche’ mi piacerebbe capire i vari step da fare da adesso ai prox 10-20 anni…(essendo io a meta’ dei trenta) e avendo una certa voglia di godermi gli ultimi anni…e magari essendo ancora in forza per apprendere qualcosa di utile come dici…

grazie

ps Danilo chiudi tutto che tra venti minuti inizia la parta…

idleproc
Scritto il 20 Marzo 2014 at 22:18

Da un punto del contenuto epistemologico il grafico che ha pubblicato John è fondamentale, non solo per le teorie economiche.
Siamo vicini ad un orrizzonte degli eventi e come già dimostrato dalle capacità di previsione dei costosissimi modelli di “lor signori”, non ne hanno imbroccata una sull’economia reale.

john_ludd
Scritto il 20 Marzo 2014 at 22:33

idleproc@finanza,

Viene dal sito del professor Charles Hall lo studioso che ha introdotto il concetto dell’EROI 40 anni fa e pioniere della eco-economia, in sintesi uno tra i massimi luminari di oggi, naturalmente sconosciuto al di fuori dell’ambiente scientifico. Questa è la realtà, un mondo prossimo alla rovina e tuttora manovrato da chi c’è la portato nella più completa ignoranza generale. Vorrei poter essere positivo ma come ?

http://www.esf.edu/efb/hall/

ottofranz
Scritto il 21 Marzo 2014 at 05:01

john_ludd@finanza,

…mentre i bifolchi…analisi semantica…poveri di mente… Ma saranno poi così necessari questi voli pindarici ?
Peccato perché ti leggo sempre volentieri

john_ludd
Scritto il 21 Marzo 2014 at 10:42

ottofranz,

innanzitutto uno che mi scrive alle 5:01 del mattino merita tutta la mia simpatia, mi fa quasi sentire importante… per il resto… i commenti coloriti fanno parte del pacchetto, e credo di essere molto gentile. Vedi là fuori si sta preparando la nostra/vostra fine probabilmente in largo anticipo sui tempi. Anche oggi leggo i deliri dei giornali di regime e dei TG sull’invasore Putin (che avrebbe occupato un pezzo di casa sua con soldati che erano già lì), sento lo spirito guerriero della cicciona tedesca, vedo il nulla tutto intorno, un cretinetto fiorentino che crede di essere Giulio Cesare, milioni di pecore pronte per il rituale macello che ogni qualche decina di anni si presenta alle plebi le quali in fin dei conti se lo vanno a cercare con la loro passività… e allora COME DOVREI DEFINIRE chi perde il proprio tempo sui grafici di Bloomberg, oppure che è la stessa cosa, a guardare il grande fratello o la partita di calcio oppure… per quanto riguarda l’analisi semantica, mi piace il termine, è raffinato ma non è mio e l’ho copiato.

ave Ottofranz, morituri te salutant

paolo41
Scritto il 21 Marzo 2014 at 12:08

ottofranz,

john_ludd@finanza,

alle cinque stamani anch’io ero giù dal letto….. ho fatto una leggera colazione e alle 6 sono andato nell’orto che ho fatto in una piana del piccolo uliveto annesso ad un rustico che ho nelle colline (375 mt. sopra il livello del mare) della Versilia. Ho sarchiato e bagnato una carciofaia che ho messo in opera tre settimane fa, poi ho finito di dare un po’ di concime agli ulivi (attenzione sono solo 32 piante). Poi da vecchio ingegnere 73enne e contadino neofita sono tornato sul patio del rustico e, gustando una più robusta colazione, mi sono goduto uno spettacolo fantastico del mare da Marina di Pisa fino a Lido di Camaiore, contornato da monti che nel punto dove abito sembra di essere in un canyon. Se pensate che in quel momento la mia mente si concentrasse sulle previsioni di John o sui post di Dream siete in profondo errore; in tali occasioni si ripercorre gli eventi della vita, ritornano in mente i momenti più belli e quelli meno belli, si ringrazia il destino o il Signore per quello che mi ha dato e anche per quello che mi ha tolto, si pensa ai figli e ai nipoti e di quante cose vorresti o potresti ancora fare…. poi torni alla realtà, che è il limite della nostra fantasia e volontà e, quasi rifiutandola, ti immergi di nuovo nel quadro della spettacolare natura. Tutto il resto è filosofia!!!!!

kry
Scritto il 21 Marzo 2014 at 12:34

paolo41,

C’è chi è fortunato ( grazie alle proprie volontà capacità e scelte precedenti ) e lo può fare , chi sogna di poterlo fare e chi nemmeno s’immagina di poter fare queste cose. Peccato per quest’ultimi io resterò tra quelli che sognano e mi permetto d’invidiarti. Stravedo per la zona di Follonica e maremma in genere.

ottofranz
Scritto il 21 Marzo 2014 at 13:53

paolo41,

Eh eh eh nulla di personale con JL. Mi spiace solo a volte per il nostro padrone di Casa che si sentirà tirato per la giacca.

Stamattina mente scrivevo sorridevo pensando al sig Pollofesso che in un impeto di bieca Sansonite gioiva della sua fine concomitante a quella del sig Ioaveoprevisto. Anzi me lo immaginavo mentre ,essendo sempre stato conscio della sua pollofessaggine e per questo autore di passi un pelo più corti della gamba, si affacciava al balcone giusto in tempo per veder precipitare nel vuoto il sig Ioaveoprevisto che pur di non concedere al fato una soddisfazione aveva optato per il salto nel vuoto

E vedendo una magnifica alba sorgere esclamava ….cazzo bastava reggere ancora un altro minuto…

🙂

idleproc
Scritto il 21 Marzo 2014 at 15:09

Il consiglio è di controllare bene il paracadute per chi lo ha o pensa di averlo.
Funicelle e bretelle potrebbero averle taroccate e aver falsificato le specifiche di carico.
Non parliamo poi del tessuto.
E’ la globalizzazione regà.
Sarebbe anche poco dignitoso stare a litigare per un paracadute che poi potrebbe non funzionare.
😉

ciromot
Scritto il 21 Marzo 2014 at 15:11

ottofranz,

Commento fantastico il tuo Otto. 😉

john_ludd
Scritto il 21 Marzo 2014 at 15:52

ottofranz,

ti sbagli, Pollofesso non può essere conscio della propria pollofessaggine altrimenti non sarebbe Pollofesso, ma bensì Ioaveoprevisto e quindi non potrebbe godere nel vedere se stesso precipitare nel vuoto. Quindi se è opinione comune che non conviene essere Pollofesso è ancor più vero che non conviene essere Ioaveoprevisto.

Avvertenza: non è data facoltà di rispondere a questa nota se non alle 5:01 esatte !

ottofranz
Scritto il 22 Marzo 2014 at 08:01

No John, occorre considerare che Pollofesso sa bene di non avere chanches ,perché nel suo intimo e ‘ ben conscio dei propri limiti, esattamente quelli che disconosce al bar con gli amici
Proprio per questo, per non saper ne’leggere ne’scrivere, si astiene dal passo lungo ed anzi tiene un qualcosa di riserva. Niente saggezza solo sano istinto belluino, cosa che nella giungla risulta essere estremamente efficiente.

Naturalmente sono a Fernando de Noronha 🙂

kry
Scritto il 22 Marzo 2014 at 09:04

ottofranz,

Naturalmente sono a Fernando de Noronha. Fantastica risposta superfantasiosa. Sono curioso di leggere la controrisposta …. dal K2?

john_ludd
Scritto il 22 Marzo 2014 at 12:50

ottofranz,

la risposta è in ritardo di 3 ore (esatte esatte) ma deve essere il fuso orario ! 😀

ottofranz
Scritto il 23 Marzo 2014 at 07:08

Inutile dire che La mia difesa ad oltranza di Pollofesso è dovuta al fatto che mi ci riconosco in pieno. 🙂

gainhunter
Scritto il 23 Marzo 2014 at 08:59

paolo41,

Cambia qualche particolare, la zona (Valtellina o Comasco), aggiungi qualche gallina e magari qualche capretta, e hai descritto come mi immagino il mio futuro da pensionato (ma anche prima, se si avvererà il collasso del sistema economico attuale), sempre che ci arrivi in gamba come sei tu. Ti faccio i miei complimenti 🙂

Scritto il 23 Marzo 2014 at 10:12

😀

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