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La BCE non manda la GRECIA all’inferno. Per il momento.
Ieri pomeriggio parlavamo del momento importante in cui registravamo come protagoniste assolute le due banche centrali più potenti del pianeta: la BCE e la FED, entrambe alle prese coi rispettivi meeting.
Partiamo dalle cose facili, ovvero dalla FED.
FED: tutto come previsto
In ambito FED il responso del meeting FOMC è stato in linea con le attese: la Yellen non doveva e non voleva stupire i mercati o cambiare le carte in tavola. La tensione regalata dalla vicenda greca è più che sufficiente e allora meglio mantenere la quiete confermando quello che i mercati volevano sentirsi dire.
La Federal Reserve ritiene che l’economia Usa stia crescendo in «modo moderato» dopo un duro inverno, a un passo abbastanza forte da sopportare un aumento dei tassi di interesse entro la fine dell’anno. «L’economia – si legge nel comunicato diffuso dalla Fed al termine del direttivo di politica monetaria – sta crescendo moderatamente». «Il mercato del lavoro è in ripresa mentre il tasso di disoccupazione è stabile». (…) Per quanto riguarda l’inflazione, il dato 2015 si dovrebbe attestare lo 0,6 e lo 0,8%, invariato rispetto all’intervallo stimato lo scorso marzo. Per la componente “core”, quella epurata dalle componenti più volatili come i prezzi di energia e generi alimentari, le stime sono nella forchetta 1,3 e 1,4%, la stessa della precedente stima. (…) La maggioranza dei membri del Fomc, il comitato monetario della Federal Reserve, continua a prevedere il primo aumento del costo del denaro nel 2015, anche se le stime sull’economia di quest’anno sono state riviste al ribasso. Come si legge nel comunicato finale, diffuso al termine della riunione del Fomc iniziata ieri, l’aumento del costo del denaro «sarà appropriato quando ci saranno ulteriori miglioramenti del mercato del lavoro e ci sarà sufficiente fiducia nel fatto che l’inflazione tornerà verso il target del 2% nel medio termine». (Source)
Quindi tutto come previsto. Si dice tutto ma non si chiudono le porte ad eventuali ulteriori rinvii. Infatti i mercati intravedono spazi per rialzi già a settembre (vedi il mio post di ieri cliccando QUI) ma per il sottoscritto il rischio di vedere tassi fermi fino a dicembre se non fino al 2016 è reale. Staremo a vedere.
BCE: come previsto aumenta l’ELA, ma…
In ambito BCE, la discussione verteva sull’ELA e sugli importi da prestare alle banche greche. Mario Draghi non blocca la liquidità alle banche greche ma attenzione…
ATENE, 17 giugno (Reuters) – La Banca centrale europea ha alzato di 1,1 miliardi di euro a 84,1 miliardi la soglia della liquidità di emergenza fornita al sistema bancario greco. Lo riferisce una fonte bancaria.
La Bce ha alzato la soglia in diverse tranche, mantenendo alta la pressione su Atene per concludere un accordo con i suoi creditori sulle riforme economiche per sbloccare i rimanenti fondi di salvataggio ed evitare la bancarotta. La settimana scorsa l’istituto di Francoforte aveva alzato il tetto di 2,3 miliardi. Le banche greche hanno visto deflussi per 400 milioni di euro lunedì in un’accelerazione della fuga dei depositi rispetto alla settimana precedente dopo che i colloqui con i creditori si sono arenati nel fine settimana.
E’ evidente che la BCE non vuole interferire con il negoziato in corso tra Grecia e comunità internazionale. Però se notate l’importo erogato è decisamente inferiore a quando elargito in passato. Quindi la Bce non abbandona le banche greche ma le sostiene col minimo indispensabile. Infatti negli ultimi due giorni, alcune fonti giornalistiche greche avevano segnalato la “fuga” di capitali dalle banche greche pari a circa 850 milioni, Quindi 1.1 miliardi rappresentano veramente il minimo indispensabile, anzi, forse non sono nemmeno sufficienti.
Quindi la Bce non se l’è sentita di sentenziare la FINE della Grecia. Se voleva, aveva i mezzi per farlo e per creare i presupposti per una nuova VALUTA (CLICCATE QUI). Ma era giusto dare ancora un po’ di linfa alle banche e rimandare il tutto all’Eurogruppo, in programma oggi. Eccovi qui sotto le prossime puntate del melo-Dracma greco (by Bank of America)… buon divertimento.
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Se questa notizia si rivela fondata… c’è alta probabilità che abbiamo finito di scendere.
http://www.kathimerini.gr/819839/article/epikairothta/politikh/komision-kai-ekt-epe3ergazontai-sxedio-dhlwshs-gia-elafrynsh-xreoys
In pratica la commissione UE e la BCE stanno preparando un documento per la ridiscussione del debito greco… in vista del meeting odierno.
lampo:
Se questa notizia si rivela fondata… c’è alta probabilità che abbiamo finito di scendere.
http://www.kathimerini.gr/819839/article/epikairothta/politikh/komision-kai-ekt-epe3ergazontai-sxedio-dhlwshs-gia-elafrynsh-xreoysIn pratica la commissione UE e la BCE stanno preparando un documento per la ridiscussione del debito greco… in vista del meeting odierno.
Notizia riportata ora dal notiziario DJ
Secondo la stampa greca, sottolinea un operatore, verrà convocato un mini summit di emergenza sulla Grecia dei leader europei il 25 giugno che seguirà quello già in agenda sull’immigrazione. Al mini summit sarebbero previsti il Cancelliere tedesco Angela Merkel, il presidente francese Francois Holland, il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker e il capo dell’Eurogroup Jeroen Dijsselbloem
Devo ammettere che ogni volta che ti leggo rimango colpito da quante fonti riesci a seguire, a leggere e a macinare. Anche questa di Kathimerini.. io ho vista la Headline su Bloomberg alle 12:05 e tu 5 minuti dopo già postavi un link all’articolo originale nel blog. Tanto di cappello, sei veramente ammirevole.
Hanno due opzioni:
a) organizzargli un colpo di stato “pro euro” e ne stanno già costruendo le premesse con manifestazioni in questa direzione e poi proseguire con le “riforme”.
La cosa è rischiosa, perché gli si può innescare una guerra civile e il conseguente schierarsi dell’opinione e non solo in altri ex-stati europei.
b) Calare le brache per evitare non solo l’uscta dall’euro che per la Grecia o qualsiasiasi altro è un non sense senza uscire da tutti i vincoli europei.
Sarebbero dei perfetti idioti a farli uscire dall’europa, il danno strategico per gli interessati sarebbe ingestibile.
Non credo che lo siano fino a questo punto, nel cul de sac ci si sono ficcati da soli.
Ovviamente delle condizioni del popolo greco non gli interessa nulla, sarebbero solo danni collaterali agli interessi primari.
«l’aumento del costo del denaro sarà appropriato quando ci saranno ulteriori miglioramenti del mercato del lavoro e ci sarà sufficiente fiducia nel fatto che l’inflazione tornerà verso il target del 2% nel medio termine».
…
cosa intendono per medio termine??? …2016 ? …2017 ?
perchè con i presupposti che gli stà dando la loro economia al momento attuale (metà dell’anno praticamente)
-e come anche loro notano “le stime sull’economia di quest’anno sono state riviste al ribasso“-
prevedere il primo aumento dei tassi americani già nel 2015 mi sembra fin troppo ottimistico per non dire azzardato.
Ma davvero in quel palazzo -la FED- qualcuno è fiducioso di vedere l’inflazione ritornare al 2% entro fine 2015 negli States ????…
quale film hanno in visione, là dentro, per auto-illudersi così ??? Escono ogni tanto dal palazzo ad annusare che aria tira al di fuori ???