Italia: tagliato da S&P OUTLOOK sul rating!

Scritto il alle 11:03 da Danilo DT

Il taglio dell’outlook sul debito di un paese è l’anticamera del taglio del rating.

La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno, proprio il giorno dopo il mio post sul rating. Standard & Poor’s taglia l’outlook sul rating all’Italia.
Confermato il rating A+ sul debito a lungo termine, ma l’outlook è passato da stabile a negativo. Il motivo è più che ovvio: non si tratta solo delle condizioni del debito pubblico e del deficit ma soprattutto delle prospettive di crescita economica. E poi anche per l’incertezza politica. Tutto questo conferma quanto detto sui rating, ovvero che non ci sono solo più fattori di sostenibilità a farla da padrone, come i vari ratios, ma anche importanti valutazioni strutturali sull’economia e sulla situazione geopolitica. E se prendiamo in considerazione la nostra labile crescita economica e la barzelletta tragicomica che tutti i giorni vivamo dal punto di vista politico…come dare torto a S&P?

Quindi, per farla breve, occorre un impegno del GOVERNO e di quella banda di menestrelli che ci ammistrano a trovare delle LARGHE intese e prendere provvedimenti. Altrimenti il taglio sarà cosa certa. Il che porterebbe ahimè tanta volatilità e speculazione. Cosa che DOBBIAMO ASSOLUTAMENTE EVITARE CHE AVVENGA. Avete sentito cari amici politici?

Roma, 21 mag. (TMNews) – Standard & Poor’s, una delle tre grandi società di rating mondiali, ha rivisto l’outlook sul rating della Repubblica Italiana da stabile a negativo per riflettere la sua opinione sugli aumentati rischi nell’attuazione del piano di riduzione del debito pubblico. E, allo stesso tempo, ha confermato il rating a lungo termine ‘A +’ e a breve termine ‘A-1+’ sul debito sovrano dell’Italia. Il rating sul rischio di trasferimento e convertibilità fondi rimane ‘AAA’.

La decisione viene motivata in un comunicato con le “deboli attuali prospettive di crescita dell’Italia e incerto l’impegno politico nelle riforme tese a migliorare la produttività. Il potenziale stallo politico potrebbe contribuire ad uno slittamento delle riforme fiscali. E di conseguenza, S&P ritiene che le prospettive di una riduzione del debito pubblico italiano siano diminuite”.

Il peggioramento delle prospettive sul rating della Repubblica Italiana da stabili a negative “implica una probabilità del 33% che i rating vengano abbassati entro i prossimi 24 mesi”.

VIsti i chiari di luna, vista la sitauzione dei PIGS e del debito pubblico, il taglio arriverebbe sicuramente prima. Meglio pensarci prima…dopo sarà troppo tardi…

STAY TUNED!

DT

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10 commenti Commenta
alex1984
Scritto il 21 Maggio 2011 at 11:37

Con la politica che abbiamo si salvi chi può!!!

absolutebeginner
Scritto il 21 Maggio 2011 at 12:45

Tra poco anche noi saremo sotto assedio… Ossia fottuti.

Hai ragione dell’appello Dream, ma temo che, fatto salvo Tremonti (forse), tutti gli altri siano affetti da incipiente miopia che li “obbliga” a fare solo i loro interessi.
Poveri noi!!!

Scritto il 21 Maggio 2011 at 19:00

…non so se qualcuno ha visto il TG1 delle 13… La notizia l’hanno data con grande sufficienza…
massì dai… mica dobbiamo preoccuparci.
ecco, questo è il potere dei media….Ci fanno sapere le cose come vogliono, dando importanza a quelle cose che alla fine…. 🙄

Scritto il 21 Maggio 2011 at 19:04

S&P cuts credit outlook for Italy to negative

ROME, May 21 (Reuters) – Standard & Poor’s cut its rating outlook for Italy to negative from stable, citing weak growth prospects and increased risks it would fail to slash its debt mountain.

The downward revision, which raises the risk of a downgrade of Italy’s sovereign rating, may heighten fears that contagion from Greece’s and other European countries’ debt crisis could be spreading to the euro zone’s third-largest economy.

“In our view Italy’s current growth prospects are weak, and the political commitment for productivity-enhancing reforms appears to be faltering,” Standard & Poor’s said in a statement released early on Saturday.

It said the fragility of Prime Minister Silvio Berlusconi’s centre-right coalition government meant such reforms were unlikely to be pushed through anytime soon. “Potential political gridlock could contribute to fiscal slippage. As a result, we believe Italy’s prospects for reducing its general government debt have diminished.”

Standard & Poor’s affirmed its ‘A+’ long-term and ‘A-1+’ short-term sovereign credit ratings on Italy, which is slowly recovering from its worst economic downturn since World War Two and has one of the world’s largest public debts.

Its outlook revision implies a one-in-three chance that the ratings could be lowered within 24 months.

S&P has often taken a bleaker view of the state of Italy’s economy than other ratings agencies.

Moody’s has an Aa2 rating for Italy and Fitch an AA-, so S&P has Italy two notches below Moody’s and one below Fitch.

Italy has weathered the financial crisis better than some of its euro zone’s peers but it has been one of the bloc’s most sluggish economies for more than a decade.

Many analysts say unless it adopts reforms needed to sharply improve its growth potential, it has little chance of meeting its medium-term target to cut debt.

“If low economic growth persists, the fiscal outcome will, in our view, likely significantly miss the government’s targets and therefore may derail the debt-reduction plan,” S&P said.

Italy hardly grew in the first quarter, with gross domestic product (GDP) edging up only 0.1 percent, compared with rises of 1.5 percent in Germany and 1.0 percent in France. Crisis-hit Greece grew 0.8 percent.

POLITICAL PARALYSIS

Italy’s Treasury criticised S&P, saying data on economic growth and public accounts had “constantly been better than expected”.

However, while 1.3 percent growth in 2010 was slightly better than expected, the government last month cut its GDP growth forecasts for 2011, 2012 and 2013 and raised its projections for the public debt.[ID:nLDE73D22Z]

It kept the budget deficit outlook unchanged after a lower than targeted deficit of 4.6 percent of GDP in 2010.

The economy is now expected to grow by 1.1 percent in 2011 and 1.3 percent in 2012. Public debt is seen hitting 120 percent of GDP this year, falling slightly to 119.4 percent in 2012.

In a statement, the Treasury said the International Monetary Fund, the OECD and the European Commission had recently given “very different” assessments on Italy from that of S&P.

IMF and OECD analysts said this month that Italy’s economy was recovering slowly, but added that it would require major structural reform to boost its growth potential.

They urged efforts to stimulate productivity growth and foreign investment — but analysts said the government would be reluctant to take such action.

“Berlusconi, because of his plunging popularity, is reluctant to take up what would be a very unpopular reform agenda that could result in job losses and falling incomes,” said Raj Badiani from IHS Global Insight.

“The market has been soft on Italy as it is used to its very low growth numbers and high public debt…(but) if growth slows sharply then people will reexamine Italian public debt levels and start grouping it with Spain,” he said.

The Treasury ruled out the risk of political gridlock cited by S&P, saying measures aimed at meeting its target of balancing the budget in 2014 would get parliamentary approval by July.

However, S&P’s revision is another blow for Berlusconi, who is embroiled in sex and corruption trials, and suffered a big setback this week in local elections. His coalition faces a risky run-off on May 29-30 in Milan, Italy’s business capital.

The only bright note in the S&P assessment was for Italy’s banking sector, which was helped by moves to strengthen capital “and is in a stronger financial position than six months ago.”

However, in a separate statement, S&P said the change in outlook could harm the creditworthiness of some Italian banks whose ratings are the same or higher than the sovereign ratings.

The banks are Intesa Sanpaolo (ISP.MI) and its core units, investment bank Mediobanca (MDBI.MI) and BNP Paribas (BNPP.PA) units Findomestic Banca and Banca Nazionale del Lavoro.

(additional reporting by Ian Simpson and Catherine Hornby)

Scritto il 21 Maggio 2011 at 19:06

TRADOTTO IN MODO AUTOMATICO SUONA COSI (E RENDE COMUNQUE L’IDEA)

Roma, 21 maggio (Reuters) – Standard & Poor’s ha tagliato l’outlook rating per l’Italia a negativo da stabile, citando le prospettive di crescita debole e aumento dei rischi non riuscirebbe a ridurne drasticamente il monte debiti.

La revisione al ribasso, che aumenta il rischio di un downgrade del rating sovrano d’Italia, può aumentare i timori che il contagio da Grecia e la crisi del debito di altri paesi europei ‘potrebbe essere la diffusione di terza economia della zona euro.

“A nostro avviso l’Italia le prospettive di crescita attuali sono deboli, e l’impegno politico per le riforme di miglioramento della produttività sembra essere titubanti,” Standard & Poor’s ha detto in una dichiarazione rilasciata presto il Sabato.

Ha detto che la fragilità della coalizione di governo di centro-destra del primo ministro Silvio Berlusconi ha significato di tali riforme era improbabile essere spinta attraverso qualunque momento presto. “Potenziale di stallo politico potrebbe contribuire a slittamento fiscale. Di conseguenza, crediamo che l’Italia le prospettive di riduzione del debito delle amministrazioni pubbliche sono diminuiti.”

Standard & Poor’s ha confermato il suo ‘A +’ a lungo termine e ‘A-1 +’ rating a breve termine del credito sovrano in Italia, che sta lentamente riprendendo dalla sua peggiore recessione economica dalla seconda guerra mondiale ed è uno dei più grandi debiti pubblici del mondo.

La sua revisione di vista implica una relazione uno-a-tre possibilità che il rating potrebbe essere abbassato entro 24 mesi.

S & P ha spesso una visione più desolante dello stato dell’economia in Italia rispetto ad altre agenzie di rating.

Moody’s ha un rating Aa2 per l’Italia e Fitch AA-uno, in modo da S & P l’Italia ha due tacche sotto Moody’s e Fitch uno sotto.

L’Italia ha superato la crisi finanziaria meglio di alcuni dei suoi coetanei zona euro ma è stata una delle economie più lente del blocco per più di un decennio.

Molti analisti sostengono che se non adotta le riforme necessarie per migliorare nettamente il suo potenziale di crescita, ha poche possibilità di raggiungere l’obiettivo a medio termine per ridurre il debito.

“Se bassa crescita economica persiste, il risultato di bilancio sarà, a nostro avviso, molto probabile perdere gli obiettivi del governo e quindi può far deragliare il piano di riduzione del debito,” S & P ha detto.

L’Italia è cresciuta poco, nel primo trimestre, con il prodotto interno lordo (PIL) bordatura solo lo 0,1 per cento, a fronte di aumenti del 1,5 per cento in Germania e 1,0 per cento in Francia . In crisi la Grecia è cresciuto dello 0,8 per cento.

Paralisi politica

D’Italia Tesoreria criticato S & P, dicendo dati sulla crescita economica e dei conti pubblici ha “costantemente meglio del previsto”.

Tuttavia, mentre 1,3 per cento di crescita nel 2010 è stato leggermente migliore del previsto, il governo il mese scorso tagliato le sue previsioni di crescita del PIL per il 2011, 2012 e 2013 e cresciuto nelle sue proiezioni per il debito pubblico [ID: nLDE73D22Z].

Ha mantenuto le prospettive di deficit di bilancio invariato dopo una inferiore disavanzo del 4,6 per cento del PIL nel 2010.

L’economia di oggi è prevista una crescita del 1,1 per cento nel 2011 e 1,3 per cento nel 2012. Il debito pubblico è visto colpire 120 per cento del Pil quest’anno, in lieve flessione a 119,4 per cento nel 2012.

In un comunicato, il Tesoro ha detto che il Fondo Monetario Internazionale, l’OCSE e la Commissione europea ha recentemente dato “molto diverse” valutazioni per l’Italia da quella di S & P.

gli analisti del FMI e l’OCSE ha detto questo mese che l’economia in Italia si stava riprendendo lentamente, ma ha aggiunto che ciò richiederebbe importanti riforme strutturali per accrescere il suo potenziale di crescita.

Hanno esortato gli sforzi per stimolare la crescita della produttività e gli investimenti esteri – ma secondo gli analisti ha detto che il governo sarebbe riluttante a prendere una tale azione.

“Berlusconi, a causa della sua popolarità precipitare, è riluttante ad accettare quello che sarebbe un programma di riforme molto impopolare che potrebbe tradursi in perdite di posti di lavoro e del calo dei redditi”, ha detto Raj Badiani di IHS Global Insight.

“Il mercato è stato soft l’Italia in quanto viene utilizzato per i suoi numeri di crescita molto basso e un alto debito pubblico … (ma) se la crescita rallenta bruscamente la gente si riesaminare i livelli del debito pubblico italiano e avviare il raggruppamento con la Spagna”, ha detto .

Il Tesoro escluso il rischio di stallo politico citato da S & P, dicendo che le misure volte a raggiungere l’obiettivo del pareggio di bilancio nel 2014 potrebbe arrivare l’approvazione del Parlamento entro luglio.

Tuttavia, la revisione di S & P’s è un altro duro colpo per Berlusconi, che è coinvolto in processi sesso e corruzione, e ha subito una battuta d’arresto di questa settimana alle elezioni locali. La sua coalizione affronta un rischioso ballottaggio del 29-30 Maggio a Milano, capitale economica d’Italia.

L’unica nota brillante nella valutazione di S & P è stato per il settore bancario in Italia, che è stato aiutato da trasferisce a rafforzare il capitale “ed è in una posizione finanziaria più forte di sei mesi fa”.

Tuttavia, in una dichiarazione separata, S & P ha detto che il cambiamento di prospettiva che potrebbe pregiudicare la solvibilità di alcune banche italiane i cui rating sono uguali o superiori ai rating sovrani.

Le banche sono Intesa Sanpaolo ( ISP.MI ) e le sue unità di base, la banca di investimenti Mediobanca ( MDBI.MI ) e BNP Paribas ( BNPP.PA ) unità di Findomestic Banca e Banca Nazionale del Lavoro.

(Segnalazione supplementare da Ian Simpson e Catherine Hornby)

7voice
Scritto il 21 Maggio 2011 at 20:12

queste porcherie di agenzie dove stavano quando i paesi sono entrati nell’euro ? ma la vogliamo finire con questa porcheria di ricatto a orsine del solito paese ? ijnfatti domando a questi manigoldi il rating degli usa vale le tre AAA ???? sono solo pagliacciate di agenzie che se fossero cancellate è meglio ! tutte queste sono americane , ma costoro lo sanno che la loro campanana a morto è dietro l’angolo ?! xchè non venitemi a dire che il dollaro sia ancora una moneta da tenere come scambi internaziuonali ? I MEDIA INCOMINCIASSERO A PARLARE DEI TERREMOTI PROVOCATI DAL CORPO CELESTE CHE STA’ ENTRANDO NEL SISTEMA SOLARE ! I MEDIA NON ESISTONO, SONO SOLO DEI SERVI DEI LORO PADRONI ! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

silver999
Scritto il 21 Maggio 2011 at 20:27

Indipendentemente da S & P e tutte le altre sue sorelle il problema è uno e solo uno… COMPRARE ORO FISICO E ANCHE ARGENTO…. guardatevi in giro stà finendo e la prova è la differenza tra fisico e cartaceo divario in aumento…. i rating non contano nulla i primi falliti sono USA e UK. Comprate fisico e paratevi il c..o

silver999
Scritto il 21 Maggio 2011 at 20:29

Dream tu lo sai… dillo a tutti cosa stanno facendo Cina India Russia e ultimo Messico… comprano fisico e vendono a noi la carta….

Scritto il 22 Maggio 2011 at 01:53

Si è vero, loro comprano oro… e l’ho già detto anche in passato…

hironibiki
Scritto il 23 Maggio 2011 at 09:52

E a cosa servirebbe? Dai l’oro fisico è posseduto dalle banche. In caso di crack cosa te ne fai? Se le banche chiudono gli sportelli causa sommossa popolare, crollo economico ecc.. chi te li da i lingottini che hai comprato? Io sono convinto che tanto non servirebbe a nulla. Poi per carità io conto come “il due di picche” ognuno è libero di scegliere.
Però la vedo così. Non sarà l’oro fisico una protezione in caso di crack globale.

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