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ITALIA: quanta sofferenza!
Proprio ieri vi parlavo del fatto che, malgrado tutto, l’Italia sta cercando di “mettere la freccia” e ripartire. La cosa preoccupante è che questa ripartenza NON è dovuta a stimoli indigeni e tantomeno a miglioramenti strutturali, bensì è legata dall’effetto traino delle economie che ci stanno vicino, oltre che dalle iniziative di politica monetaria della BCE.
Quindi è vero che finalmente qualcosa si muove, ma è tutto grazie ad una spinta che “viene da fuori” e che quindi, una volta svanito l’effetto, si raffredderà inesorabilmente.
E parlando proprio di problemi strutturali ecco arrivare il sempre interessante Outlook mensile dell’ABI.
Se ve lo volete leggere con calma basta CLICCARE QUI.
Le sofferenze nette a fine 2016, sono pari a 86,9 miliardi di euro, registrando un rialzo rispetto agli 85,2 miliardi di novembre e una riduzione di oltre il 2% rispetto al picco di 89 miliardi di fine novembre 2015. (…) “il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è risultato pari al 4,89% a dicembre 2016 (era il 4,91% a fine 2015 e lo 0,86% prima dell’inizio della crisi)”.
Siamo onesti… le banche hanno svalutato l’ira di Dio, hanno accantonato una valanga di denaro, hanno portato a costi un sacco di crediti deteriorati e…questo è il risultato?
Massi, chissenefrega, tanto abbiamo Atlante, no?
STAY TUNED!
Il problema è dato dallo sconfinato numero di papponi e nullafacenti, parcheggiato ad arte con i sistemi che ben conosci, che veramente pensano che finita la tempesta tutto tornerà come prima…
Ci sarà da piangere…ma anche da ridere…