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EUROPA: finalmente qualcosa si muove

Scritto il alle 12:04 da Danilo DT

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Il gioco della carota e del bastone. Tutti pronti a bacchettare l’Italia e poi arriva Moscovici che spezza una lancia per il Bel Paese e quieta gli animi. Anche perchè c’è una situazione economica che è in miglioramento nel Vecchio Continente. E questo non possiamo negarlo, anche se poi in Italia la crescita economica è sempre quella che è.

Economie europee tutte in ripresa, sopra la media Polonia, Spagna e Paesi Bassi. Bene la Grecia. «In Italia è prevista una crescita nel 2017 dello 0,9%, come 2016, mentre nel 2018 si attende un leggero aumento, 1,1%», ha spiegato il commissario Ue agli affari economici, Pierre Moscovici, secondo il quale la crescita è prevista «grazie a tassi d’interessi reali bassi e una forte domanda esterna» tuttavia, ha detto il commissario, «pesano le debolezze strutturali che ostacolano una più forte ripresa». Secondo la Commissione europea, il rapporto deficit-Pil e quello debito Pil restano «sostanzialmente stabili» con un leggero ribasso nel 2017 (2,4%). (CdS

Bene, allora come spesso accade, mettiamo in evidenza le cose come stanno. In un momento dove l’occhio del lettore e degli utenti è rivolto sopratutto all’ascendente populismo generalizzato, sono in pochi a prendere atto che in Europa la crescita economica sta migliorando e che la disoccupazione sta scendendo. Poi è ovvio, noi siamo in una condizione fuorviante. Cresciamo poco o niente per i ben noti problemi strutturali e per fortuna che la BCE ci assiste, visto che quello “zero virgola” lo dobbiamo alla politica monetaria espansiva che ha compresso (e di brutto) il costo degli interessi sui titoli di stato.

In tempi di discussioni con l’Europa per una correzione dei conti pubblici da 0,2 punti di Pil, ogni piccola spinta è bene accetta dalle parti di Palazzo Chigi e del Tesoro. E un piccolo incoraggiamento arriva dall’Istat, che ha stimato la crescita del Pil italiano per il 2016 allo 0,9 per cento, in attesa di pubblicare (il prossimo primo marzo) la dinamica definitiva dell’economia tricolore con i nuovi conti annuali. (Rep) 

Come detto prima, è un dato ben più basso della media dell’Eurozona, che si muove al +1,7%. Ma il dato supera quello contenuto nel Documento programmatico di bilancio consegnato dal governo Renzi all’Europa nello scorso autunno: il che rappresenta già un evento. Poi ovviamente speriamo che la BCE ci metta ancora del suo con ulteriori sostegni sopratutto in direzione dei crediti problematici (NPL) che inchiodano il nostro settore bancario. Intanto però l’Europa sta tornando a crescere. Speriamo sia l’inizio di una nuova fase anche se molto dipenderà dalla politica.

Riproduzione riservata

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Danilo DT

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2 commenti Commenta
paolo41
Scritto il 14 Febbraio 2017 at 14:21

il preliminare del Pil Italia y/y è stato comunicato oggi a 1,1. E’ un preliminare e vale per quello che vale ma se guardiamo anche altri indici (air transport, industrial production, real estate sales, inflazione consumi, etc) anche se si tratta di decimali di aumento … qualcosa si muove anche in Italia. E sono tutti indici legati a decisioni prese senz’altro non negli ultimi due mesi !!!!
E smettiamo di fare i confronti con la Spagna dove l’aumento del Pil è fatto sulle spalle e sulle retribuzioni dei lavoratori ( crucchi docent !!) e su un non controllato aumento del debito…..

Scritto il 14 Febbraio 2017 at 23:11

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