in caricamento ...

ITALIA degli irresponsabili che affoga nel debito e nelle SUE colpe

Scritto il alle 09:00 da Danilo DT

debito italia insostenibile

Aumenta il debito pubblico a causa sopratutto dell’amministrazione pubblica. Ma non esisteva la spending review? La casta politica è viva più che mai…

Il lento processo che rischia di portarci alla deriva continua imperterrito. E tutto, ahimè, va come su questo blog si prevedeva SE non si interveniva in modo magari INVASIVO ma determinato.
Tanto per cominciare il nostro debito pubblico.
Ieri su twitter ho pubblicato questo grafico che di certo non ha bisogno di grossi commenti (e difatti l’ho pubblicato in modo “crudo”).

CLICCA QUI e votaci nella categoria “ECONOMIA” al #MIA14

Il motivo di questo grafico è noto. Malgrado le mille parole, i buoni propositi, le tante promesse, il trend non inverte, non cambia e resta decisamente improntato al rialzo.

Nuovo record assoluto per il debito pubblico che a maggio aumenta di 20 miliardi sul mese precedente e tocca quota 2.166,3 miliardi. È quanto emerge dal Supplemento conti pubblici al bollettino statistico di Bankitalia. Dall’inizio dell’anno il debito è aumentato di 96 miliardi con una crescita del 4,7%. (LS) 

DEBITO PUBBLICO, DEFICIT/PIL, DEBITO/PIL

ITALIA debti pubblico deficit pil

sindaci-110819204115_big-pagespeed-ic-mk5g_avliiMa la cosa più curiosa e sinceramente disgustosa è che a pesare su questo dato è proprio …l’amministrazione pubblica.
Ebbene SI! Sempre loro! Ma non doveva esserci la “spending review”? Ma attenzione, non le amministrazioni localie periferiche, dove il debito e fabbisogno è diminuito ma ancora una volta le AMMINISTRAZIONI CENTRALI! (+20.9 miliardi di Euro)
Il grande carrozzone continua a mangiarci di traverso e ci porterà alla rovina! Ed è assolutamente lecito e logico aspettarci, vista la roboante crescita economica, un peggioramento del rapporto debito/PIL.
Alla faccia del fiscal compact! Qui si mette malissimo. E non è solo una questione di flessibilità. Qui Bruxelles può essere flessibile finchè si vuole ma occorre ben altro. L’illuminante Mario Draghi (tranquilli, è un eufemismo) illumina la retta via e predica ricette miracolose per la ripresa…

«Le regole attuali già contengono la flessibilità», ma «pensare che la flessibilità è l’unico modo per far ripartire la crescita è limitato». In particolare, «la crescita non può essere fatta a partire da ulteriori debiti» ed è opportuno che i governi riducano le spese, «soprattutto quelle improduttive e, se ci sarà margine, aumentare quelle in infrastrutture e per diminuire le tasse». Le riforme devono in particolare riguardare il mercato del lavoro e quello dei prodotti per aumentare la competitività e il completamento del mercato unico. (IS24h) 

Ok ok, ci fa molto piacere l’ennesimo sproloquio che non ci dice NULLA di nuovo. Ma proprio nulla, visto che noi tutto questo lo diciamo da secoli e speranzosi cerchiamo di guardare con fiducia al futuro… E lo stesso governo lo ha più volte promesso con programmi da 100, 1000, 100.000 giorni (ho perso il conto).
La verità è che qui NON succede NULLA e, anzi, si va sempre peggio.

A ruota poi giunge il mitico FMI (Fondo Monetario Internazionale) che.. udite udite…dopo aver visto tutti i bei dati macro usciti negli ultimi giorni, decide di tagliare le stime sulla crescita economica globale! GENI! Ma attenzione, anche qui predicano soluzioni miracolose:

Nel rapporto annuale sulla zona dell’Euro, gli analisti del Fondo hanno abbassato, inoltre, le previsioni di crescita per l’anno in corso da +1,2% a +1,1%, rivedendo anche quelle per l’inflazione, che dovrebbe attestarsi a +0,7% (era +0,9%). Sullo scenario economico dell’area, ammonisce l’Fmi, pesa un alto rischio di stagnazione – frutto di una “persistente ridotta domanda interna, di una insufficiente azione politica e dello stallo delle riforme strutturali” – cui si potrebbe aggiungere anche la deflazione per via di “shock esterni negativi o di un ulteriore apprezzamento dell’euro” (Rnews) 

Ed ecco i consigli rivoluzionari.

Il Patto di stabilità dell’Eurozona non convince a pieno il Fondo monetario internazionale. Nell’ultimo rapporto dell’istituto, gli analisti di Washington aprono alla massima flessibilità nell’uso delle regole di bilancio nell’area Euro. Se dovesse materializzarsi il rischio di deflazione e dovessero esaurirsi le opzioni di politica monetaria – osservano – dovranno essere usate “le clausole di fuga” del patto di bilancio europeo. Si tratta, cioè, di tenere conto in modo più ampio delle cosiddette “circostanze eccezionali” nella valutazione dell’indebitamento. – (Rnews) 

Sono allibito dalla lungimiranza di queste persone. E ci sono arrivati solo adesso? A questo punto però, mi permetterei io di aggiungere qualcosa.
Sono stato tra i primi a combattere contro questo fiscal compact e chi mi segue da più tempo ne è testimone. Ovviamente continuo a contestare fortemente le logiche (a volte decisamente casuali) con cui è stato formato il Patto. Ma la sola flessibilità NON è più sufficiente.

Ormai siamo innanzitutto NOI i padroni del nostro futuro. Troppo facile ora dare solo la colpa all’Euro o all’Unione Europea. Nossignore.

Guardiamoci allo specchio e rendiamoci conto che il destino è innanzitutto nelle NOSTRE mani. O arriva una VERA rivoluzione dove il trend del debito e delle spese folli si interrompe violentemente, più tutto quello che riguarda un radicale e, parmettetemi, rivoluzionario programma di riforme, oppure siamo MORTI e sepolti. Il dato del debito di ieri ne è la testimonianza più chiara.
E il povero FMI (oggi me la prendo un po’ con loro) si illude e pubblica qeusto grafico. Pura illusione, visto che, se non cambia TUTTO, queste previsioni saranno non realizzabili.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Se trovi interessante i contenuti di questo articolo, condividilo ai tuoi amici, clicca sulle icone sottostanti, sosterrai lo sviluppo di I&M!). E se lo sostieni con una donazione, di certo non mi offendo…

I need you! Sostieni I&M!

CLICCA QUI e votaci nella categoria “ECONOMIA” al #MIA14
(Macchianera Italian Awards 2014)

blogfest macchianera

Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto.
Informati presso il tuo consulente di fiducia. Se non ce l’hai o se non ti fidi più di lui,contattami via email (intermarketandmore@gmail.com).
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

24 commenti Commenta
draziz
Scritto il 15 Luglio 2014 at 10:20

Infatti, caro DT, qui il problema è dato dallo stato di torpore che avvolge il cervello della maggior parte degli abitanti di questo Paese.
Un torpore indotto da magiche promesse, le solite (ma guai a tirar la testa fuori dalla sabbia… potresti spaventarti…) e rassicurazioni di sfavillanti recuperi (certo, non puó essere che così, no? Se ti sacrifichi, se ti lasci rapinare legalmente da chi dirige, per non darti del fesso o peggio, devi dirti che tutto migliorerá).
Siamo ai limiti dell’abuso della credulitá popolare e la legge parla pure chiaro…
Ma si sa, le responsabilitá non sono di nessuno, o meglio sono individuabili in una miriade di fattori esterni, ahimè, non controllabili…
Non certo in un fisco appositamente tarato per l’esproprio controllato, non certo in una Pubblica Amministrazione invasiva e che esercita lo strumento burocratico come potere sui sottoposti, tra l’altro in barba al principio di libera impresa sancito dalle leggi di un’Europa cui tutti e nessuno appartengono.
Coraggio, continua, per favore, a scrivere su questo blog richiamandoci tutti alla realtá, ma non scoraggiarti se messaggio non giunge a destinazione.
Qualcuno che la sapeva lunga, tanti anni fa, scriveva “voce di colui che grida nel deserto”…

A proposito, pronto per l’aumento del carburante prima di ferragosto?
Della “manovrina” autunnale hanno giá parlato…

gilles27
Scritto il 15 Luglio 2014 at 11:48

…ma se tu (Danilo, lettore ) fossi al “governo” e sai che la festa prima o poi finirà, cosa faresti? ti metti di buona lena a risparmiare, ben sapendo che tanto saresti una mosca bianca, oppure ti adegui e arraffi a destra e a manca il più possibile in modo da metterti da parte un bel gruzzoletto?

…la seconda che ho detto…

…io la speranza l’ho persa.

gabrilele
Scritto il 15 Luglio 2014 at 13:34

che l Italia abbia fatto e faccia tutt’ ora l impossibile per affondare e’ palese, credo pero’ che decenni di delocalizzazioni e un afflusso in massa di merci da mercati completamente diversi dal modello occidentale senza una benche minima regolamentazione sia stato il colpo di grazia.
Quindi dopo aver riportato il Belpaese ad uno stato almeno di decenza si dovra’ cercare di puntare l attenzione sul modello economico mondiale, i crolli dei mercati sono sempre meno distanti uno dall altro e si casca nel successivo ancora debilitati

paolo41
Scritto il 15 Luglio 2014 at 14:14

… l’ultima dell’Eu: togliere i dazi sull’importazione di riso dai mercati asiatici, cresciuti con insetticidi e ormoni, il tutto a bassissimo costo…..

paolo41
Scritto il 15 Luglio 2014 at 14:17

…. il giro è sempre lo stesso: si favorisce l’esportazione di prodotti tedeschi e l’importazione del riso avviene attraverso i mercanti di Amsterdam che ci fanno la cresta sopra…

draziz
Scritto il 15 Luglio 2014 at 14:38

paolo41,

Una contropartita il Governo cinese la chiede sempre e se i tedeschi vogliono esportare lá l’Europa qualcosa deve importare…
Loro vendono, noi paghiamo.
Oppure non vi siete mai chiesti cosa comprano i cinesi dalla Germania e come mai loro continuano ad esportare lá nonostante il rapporto di cambio con l’Euro…
Forse chi non è del mestiere non sa cosa costa portare un prodotto sul mercato cinese, ma sopratutto renderlo competitivo, dal punto di vista del consumatore cinese, come prezzo di acquisto…

Scritto il 15 Luglio 2014 at 14:47

…schifato….

lapradera
Scritto il 15 Luglio 2014 at 15:11

Personalmente speravo che già nel 2011/2012 in Italia venisse a fare una visitina la troika, ma Ahimè non si è presentata, qualcuno gli ha detto aspetta aspetta che adesso sistemiamo tutto e facciamo tante belle riforme, ( e come si dice dalle nostre parti buonanotte ) se invece interveniva con tutte le dovute cautele del caso, avrebbe semplicemente detto, visto che avete un debito pubblico alto come il K2 e non siete capaci di gestire un bel niente, adesso tutti quei bei privilegi che ancora oggi persistono in determinati comparti dello stato li aveva già annientati senza tante chiacchere, altro che stare qui a parlare di immunità per un mese e tante altre belle scusate il termine balle.

draziz
Scritto il 15 Luglio 2014 at 15:26

lapradera@finanzaonline,

Mi permetto di richiamare alla tua attenzione la constatazione che i privilegi di cui continuano a godere e che continuano ad implementare (dai, grida vendetta pure il Dio dei subnormali alla richiesta di intangibilità al Senato, figurati per chi ragiona e campa di onestà) altro non sono che la contropartita per l’asservimento della nazione ai voleri esterni.
La classe politica è solo il Kapò della situazione, serve per mantenere il lager in efficienza, far rigare dritto quelli della propria razza…
Il nuovo che avanza? Ammazza che suppostone…!!!
Esiste vita intelligente nell’universo, o nella Galassia denominata Via Lattea?
Nel terzo pianeta, quello a partire dalla stella gialla di classe G2, pare non sia ampiamente diffusa…

stanziale
Scritto il 15 Luglio 2014 at 18:37

L’unica vera colpa e’ di essere nell’euro…..magistrale disamina del prof. Rinaldi http://orizzonte48.blogspot.it/2014/07/la-costituzione-di-cui-litalia-ha_15.html

lapradera
Scritto il 15 Luglio 2014 at 20:18

draziz@finanza,

in relazione al suo richiamo le chiedo cortesemente se può scrivere in maniera più semplice, benché non ho capito quasi nulla di ciò appunto che ha scritto, grazie ciao.

draziz
Scritto il 16 Luglio 2014 at 00:09

lapradera@finanzaonline,

La situazione è un po’ complessa, ma semplificando può essere vista così:
la sovranità popolare (quella del voto democratico), di fatto, in questo Paese è puntualmente disattesa dalla manipolazione dei risultati elettorali per il posizionamento di nani elfi e ballerine graditi alle segreterie di partito (e di chi è in contatto con loro, soprattutto al di fuori del Paese).
Gli accordi di Yalta hanno previsto la spartizione delle aree del globo in zone di influenza.
All’Italia è andata “bene” perchè è finita nella sfera di influenza USA ed un tale, della DC, non ha capito che certe idee di cambiamento erano troppo premature, negli anni ’70, e ci ha lasciato la pelle.
Poi la finanza internazionale si è fatta più aggressiva ed ha accettato, per i propri scopi, il principio dell’alternanza democratica di destra e sinistra, di fatto un compromesso storico, quello già ipotizzato appunto, per il soggiogamento della massa elettorale al fine di mantenerne le potenzialità di cambiamento all’interno di un recinto, secondo dei dettami previsti da un certo piano di sfruttamento del territorio e della sua economia (non a caso sono decenni che qui non cambia niente e pure il “fenomeno” contemporaneo dice che occorrono 1.000 giorni per vedere i primi risultati… Mi ricorda che prima di lui un tale diceva che occorrevano tre anni per cambiare le cose in Parlamento, un altro prima che ci voleva fino al 2019 prima di rendere efficaci le modifiche al numero dei parlamentari ed all’entità del loro stipendio e così via…).
Chi ha prestato soldi a questo Paese lo ha fatto per lucrare con gli interessi, non perchè va matto per il Colosseo o per i panorami del Golfo di Posillipo, anzi, li vorrebbe possedere.
Quindi vuole avere la certezza del rientro dei soldi prestati e magari poter comprare a poco gli “asset” del debitore.
Il compito della politica è quello di continuare a mantenere il gregge “produttivo”, per produrre attività che consentano il rientro dal prestito, meglio ancora il pagamento degli interessi, e contemporaneamente indurre la formazione di nuovo debito per alimentare gli introiti con gli interessi o finanche consentire di comprare gli asset del debitore.
La contropartita? Stipendi e privilegi che non hanno paragoni in altre regioni del globo (se non nelle dittature centroafricane) ed una autoperpetuazione che ha il solo fine di drenare ancora più risorse ai fini personali.
Poi è arrivata la necessità di aiutare certe banche a non perdere i soldi prestati (con lo stesso azzardo usato ai tavoli da gioco) a certi Paesi “periferici” e si è reso necessario farsi dare più soldi per non farle fallire, cercando nel contempo di trasferire il debito nelle mani del debitore in modo che lo si costringa a ripagarsi da solo o al default (così da acquistare a poco i suoi asset).
Nel contempo è sorta l’assoluta necessità di non far crollare il castello dell’Euro, che procura vantaggi solo ad una o due nazioni in termini di economia e finanza, impedendo la creazione di nuova liquidità (il finanziatore vedrebbe svalutare il proprio credito) e l’uscita dei debitori dal circolo vizioso…
E così via, l’intreccio va avanti…

lapradera
Scritto il 16 Luglio 2014 at 09:24

draziz@finanza,

OK così ho capito, bisogna aggiungere il problema del business sporco delle mafie sia essa privata che quella che si infiltra e si ingloba all’interno delle istituzioni, per quel che riguarda il debito il problema c’era anche quando non avevamo in mano gli euro ma le lire, e il muro di Berlino era ancora in bella vista anche se incominciava a scricchiolare, solo che prima ( nonostante il debito aumentasse a dismisura soprattutto a partire dagli anni ottanta ) il giochino lo si faceva in casa svalutando la propria moneta e altro ancora penalizzando la popolazione che si vedeva svalutare la propria moneta ma nel contempo i salari non aumentavano della stessa entità, ora i nostri cari governanti devono fare i conti e confrontarsi con un’area sia politica che di mercato molto più ampia, non solo europea, qui secondo un parere prettamente personale l’Italia ha sbagliato, tutte le argomentazioni che oggi vengono trattate, riforme e tanto altro ancora, erano da fare e chiaramente risolvere almeno dieci anni addietro ossia nel 2002/2004, sicuramente la situazione attuale sarebbe migliore, ciao.

I sondaggi di I&M

VEDO PREVEDO STRAVEDO tra 10 anni!

View Results

Loading ... Loading ...