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13 novembre 2024Ogni giorno, in diretta, le notizie più aggiornate sulle tematiche di economia e finanza
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I dati sulla disoccupazione italiana, usciti ieri, non necessitano certo di grandi commenti, visto che da soli testimoniano il complesso e difficile stato di salute dell’economia.
Chi mi segue da più tempo ha ben presente il fatto che io ho sempre martellato in modo fortissimo su un principio: per tastare il polso allo stato di salute di un’economia, l’indicatore più efficace ed importante resta sempre quello legato alla disoccupazione.
Il motivo è quanto mai banale: più disoccupati ci sono e meno denaro sarà a disposizione per i consumi. E senza consumi, come può crescere un PIL? I beni verranno prodotti solo per l’estero?
E’ la vecchia storia del cane che si morde la cosa. Certi fenomeni economici sono sempre fortemente correlati con altri elementi. Quindi una disoccupazione pesante e, soprattutto in aumento, è quantomai negativa.
Nel primo trimestre del 2014 il numero delle persone disoccupate in Italia ha sfiorato i 3,5 milioni, salendo a 3 milioni 487mila (in aumento di 212mila su base annua). Lo rileva l’Istat. Il tasso di disoccupazione nel primo trimestre del 2014 ha raggiunto il 13,6%, in crescita di 0,8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Si tratta, in base a confronti annui, di un massimo storico, ovvero del valore più alto dall’inizio delle serie trimestrali, partite nel 1977.
Il tasso di disoccupazione nel mese di aprile risulta invece pari al 12,6%, stabile rispetto a marzo, ma in aumento di 0,6 punti su base annua. Lo rileva sempre l’Istat, spiegando che questi dati sono provvisori e destagionalizzati, e quindi non comparabili direttamente a quelli trimestrali grezzi. (Source)
Questo grafico illustra con grande chiarezza la tendenza del mercato del lavoro (indiscutibile). Certo, la disoccupazione femminile ha già visto questi picchi, ma in periodi dove l’occupazione maschile era molto più elevata. Il risultato come detto sopra, è un tasso disoccupazione ai massimi assoluti. Ma c’è anche BEN di peggio.
Grave anche il livello dei senza lavoro tra i giovani (15 e i 24 anni) che sale al 46,0%. Si tratta, in base a confronti annui, di un massimo storico, ovvero del valore più alto dall’inizio delle serie trimestrali, partire nel 1977. Lo rileva l’Istat (dati non destagionalizzati). Passando ai dati destagionalizzati e più aggiornati, forniti sempre dall’Istat (non comparabili con i dati trimestrali grezzi), il tasso di disoccupazione dei giovani under25 ad aprile è al 43,3%. Anche in questo caso si tratta di un massimo storico. (Source)
MA che bello! Se molti mercati stanno toccando I loro massimi storici in questi giorni, anche noi italiani dobbiamo essere molto orgoglioni dei nostri record! E tutto questo avviene proprio mentre che nell’UE le cose migliorano anche se in modo frazionale.
Nell’Eurozona la disoccupazione fa segnare invece una lieve flessione in aprile: il tasso è sceos infatti all’11,7% rispetto all’11,8% di marzo e al 12% di aprile 2013. Lo ha reso noto Eurostat. A livello Ue la quota dei senza lavoro è passata dal 10,5 di marzo al 10,4% di aprile. Nella media dei 18 Paesi dell’Eurozona e dei 28 Ue anche la disoccupazione giovanile ha registrato un leggero calo passando rispettivamente da un mese all’altro dal 23,6 al 23,5% e dal 22,6 al 22,5%.
Scende ad aprile anche il tasso di disoccupazione giovanile in Europa. Nell’area euro il tasso si è attestato al 23,5%, in calo rispetto al 23,9% dello stesso mese dell’anno precedente, mentre nell’Unione europea a 28 al 22,5% dal 23,6% di aprile 2013. Fra i Paesi membri i tassi di disoccupazione giovanile più contenuti sono stati registrati in Germania (7,9%) e Austria (9,5%), mentre i più elevati in Grecia (56,9%), Spagna (53,5%) e Croazia (49%).
Cioè….sulla disoccupazione giovanile non ci batte nessuno (su quella Meridionale). Questo forse è un segnale che ci suggerisce una cosa: il nostro SUD sta messo peggio, decisamente peggio, della Grecia.
Quindi, caro Governo Renzi, sono molto felice delle vostre prese di posizione che regaleranno a certe categorie i famosi 80 Euro. Ma credetemi, non è questo il problema. Dice bene il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi. «È vero che in inverno la disoccupazione tende statisticamente ad aumentare ma c’è grande preoccupazione e non è con un +0,2% della produzione che si risolvono i problemi».
O si trovano delle soluzioni, oppure con questi dati sulla disoccupazione si affonda. E il Sud…non solo affonda ma si inabissa. E recuperare diventerà impossibile (Sempre che non lo sia già adesso)
STAY TUNED!
La grande malata d' Europa (del momento) –> la #FRANCIA #PMI pic.twitter.com/beGfikSFwP
— Danilo DT (@intermarketblog) June 4, 2014
SArà un percorso lungo e faticoso. Ma deve essere cominciato il prima possibile
Infatti… la situazione non può che peggiorare…
Pensavate che quattro schede elettorali e l’ennesima fiducia dell’elettorato (a cui piace affondare la testa nella sabbia ed illudersi che l’ottimismo condizioni il futuro) possano modificare i numeri e l’economia?
Per assumere occorre abbassare il costo del lavoro, per fare utili le aziende hanno bisogno di un fisco meno nazista.
Come si può pretendere di far pagare anche chi ha il bilancio in perdita e “sperare” che per la disperazione aumenti gli sforzi e dia…più lavoro?
Senza una vera riforma che abbatta i costi e le inefficienze non si riparte e i dati lo confermano.
Errare umanum est… perseverare è lo sport preferito in questo paese…
Scusate ma….. non aveva sistemato tutto Mario Monti, con la sua serietà e la sua credibilità internazionale? Non aveva forse varato il ….Salva-Italia?
Gigi,
…sì, ma poi è stato moooolto, trooooppo, impegnato ad organizzare la foto con il cagnetto, stile salvatore della patria (la repubblica dello stato libero di bananas…), che quando si è ripreso dall’euforia…gli eta scappata di mano la genialata accademica per ink…are gli italiani, ehm…ridurre i consumi interni, ed a quel punto c’era giá un certo lecca-letta (conosci?) e così la responsabilitá non è più stata sua…
Però pare che campi ancora a spese del Popolo Italiano…
Poveretto anche il cane… chissá che vita dura con uno così… solo croste di pane e acqua…
Tutti gli animali evolvono. Anche l’homo da sapiens a diabolicum e come dici la miglior razza di homo diabolicum è l’italincus.
mi sembra che a parte chiaccherare e fare lacrime da coccodrilli
nessuno voglia cambiare veramente
la disoccupazione e l’occupazione instabile o mal pagata può solo aumentare