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INTERMARKET: REAZIONI A CATENA

Scritto il alle 15:25 da Danilo DT

materie-prime.jpgPetrolio docet. Questo è quanto scrivevo in data 29 luglio in un post che potete visionare CLICCANDO QUI . E, ci tengo a sottolinearlo, a muovere le grandi dinamiche dei mercati finanziari, ora come nella storia, sono sempre loro, le materie prime. Quindi, come suggerisce l’analisi Intermarket, che dà il nome a questo blog, propongo sempre ai lettori una visione più ampia dei mercati finanziari, a 360°, proprio per rendersi conto di quanto sta succedendo.

Come ho scritto nel post precedente, il WTI ha preso una decisa strada al ribasso. La causa apparente è il rallentamento della forza di Gustav, ma la realtà è anche in una logica macroeconomica di evidente recessione economica.
Il petrolio scende perché proprio quei paesi che fino a qualche mese fa avevano una crescita del PIL a due cifre, stanno lievemente frenando. Ripeto, lievemente, in quanto la loro crescita continua a fare invidia a moltissimi paesi, tra cui il nostro.
Potremmo perdere ore a discutere di altri fattori e del perché e del per come certi movimetni di prezzo avvengono. Ma alla fine, come sempre, ci troveremo con tanta confusione. La realtà è che, nel breve, lo scenario va a favore del rallentamento dei corsi.

Schematizzando il tutto, possiamo dunque dire che:

1- rallentamento delle commodities in generale (non è corretto focalizzarsi solo sul WTI, anche le altre materie prime stanno vistosamente rallentando)
2- il primo a beneficiarne è il dollaro U$A che acquista una nuova forza (vecchia correlazione inversa), che ultimamente è chiaramente confermata da questo grafico che illustra proprio la sovrapposizione di WTI e USD vs EUR

wti petrolio euro usd dollar

3- il rallentamento delle commodities darà fiato all’inflazione. Quindi il mercato già scommette su un potenziale taglio dei tassi. Conseguenza: bond che hanno già ripreso la strada della salita (anche se ora si stanno un po’ stabilizzando)
4- tutto questo scenario è oro colato per l’equity che prende fiato e fiducia. Come fiducia è quanto possono prendere i consumatori…

Già , i consumatori. E chi sono i principali consumatori? Quelli americani… Però, se ci pensiamo un attimo, negli USA c’è una cosa che sta arrivando…Le elezioni.
Domanda: non è che ci sia del “pilotato”, proprio per far aumentare la fiducia dei consumatori, rafforzare dollaro e borse, proprio in vista dell’ultima tornata elettorale? Ricordate quando parlavamo del rally Pre-elettorale? La storia insegna che non è solo un “sogno” ma è stato più volte una realtà.

intermarket analisi analisys 2008Guardate il grafico qui a fianco. Sono i 4 assets descritti nei 4 punti in precedenza.
E’ evidente la ritrovata forza del Dollar Index (A), come è evidente il rallentamento delle commodities (C), i bonds si rafforzano (B) e l’equity prova a rialzare la testa (D).
Già, l’equity. Ma non ha reagito come invece avrebbe potuto! Il motivo lo conosciamo a memoria. Siamo nel bel mezzo di una crisi che non è solo legata ad un ciclo economico recessivo, ma a qualcosa di molto più complesso, ancora lontano dalla risoluzione. L’impressione che ho, infatti, è che l’equity sia mosso più da variabili intermarket che da effettivi miglioramenti della situazione del settore finanziario.

STAY TUNED!

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Grazie e buona lettura!
DT

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