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Intermarket: reazioni a catena
Purtroppo oggi il tempo a disposizione per il blog è veramente limitato, e allora cercherò di andare subito al punto, con delle considerazioni rapide.
Tanto per cominciare, il dato del giorno è sicuramente il raggiungimento di quota 100 $/bar da parte del petrolio al Nymex ieri sera.
Come sempre sono uscite fuori un mare di motivazioni: tensioni internazionali, scorte basse, ecc… La verità è comunque che sul l’oro nero c’è una speculazione tremenda. Difatti non dimentichiamo mai che mediamente, ogni giorno, vengono trattati la NYMEX una quantità di barili pari a quelli estratti in TUTTO L’ANNO. Se non è speculazione questa… E questo evento è accaduto in concomitanza di altri importanti elementi nell’ambito intermarket. Ecco in estrema sintesi quanto è successo.
ISM manifatturiero sotto i 50
Tutto è iniziato da que4sto dato. ISM manifatturiero a 47.70. A cascata ecco cosa è successo:
1-ISM sotto i 50
2-Dollaro in flessione
3-Rally al rialzo del petrolio (WTI tocca i 100 $/bar)
4-Rally al rialzo dei metalli preziosi (oro oltre i 850 $/oz)
5-Discesa delle borse
6-Fly to qualità sui bonds governativi
7-Reverse carry trade
8-Rivalutazione di Franco svizzero (CHF) e Yen Giapponese (JPY)
…senza diemtnicare quello che al momento mi sfugge… Quindi, il tanto temuto rallentamento ora è finalmente reso ufficiale. L’ISM non manifatturiero ci darà delle conferme o, come probabile, delle contraddizioni, in quanto difficilmente sarà sotto i 50 punti (ultimo dato a 54.1, previsto a 53.7). Ma poco importa. Escludo la possibilità di un mancato rallentamento. Occhio oggi ai dati sui disoccupati USA. Non mi sorprenderei affatto di torvarmi con richieste superiori a 350.000
Più tardi seguiranno (se avrò tempo) approfondimenti sui vari argomenti. Buona giornata a tutti !