INTERMARKET: EURO e PETROLIO a braccetto. E non è un caso.

Scritto il alle 12:30 da Danilo DT

In questo pazzo mercato, ci sono comunque delle logiche ben definite. Infatti in ambito intermarket è evidentissima la correlazione di alcune asset class, portate ormai all’esasperazione in ambito di quotazione ed ipercomprato.
E se poi ci pensate bene, sono correlazioni tutt’altro che casuali.
Questa è la griglia registrata al CFTC. Nel pomeriggio arriverà la solita e puntuale analisi del COT REPORT sullo SP500. Concentriamoci ora sul resto.

Prendiamo per esempio la moneta regina del momento, ovvero l’Euro. Guardate la posizione net long in ambito speculativo della moneta unica.

Prendete poi l’andamento della commodity più performante del momento, ovvero il petrolio. Eccovi il grafico puntuale sulle posizioni net long registrate dal CFTC.

In entrambi i casi venerdi abbiamo fatto registrare i massimi storici a livello di ESPOSIZIONE net long. E non è un caso.

Cosa potete notare? Una correlazione diretta nettissima tra l’andamento dell’Euro e del petrolio.
In altri termini, se l’Euro è forte, anche il petrolio è forte. Se invece l’Euro dovesse frenare, molto probabilmente anche il petrolio subirebbe una correzione.

Se voi foste un arabo, ed il petrolio vi venisse pagato in USD, cosa potreste notare? Se voi foste l’OPEC e dovete mantenere costante il prezzo incassato del petrolio, che cosa vi sareste ritrovati in questa fase di mercato? Incredibile a dirsi ma se vi fate due conti invece tutto torna logico. La forza dell’Euro neutralizza il prezzo in salita del petrolio. Anche in ambito inflazione, se ci pensate bene, il petrolio che importiamo (e che paghiamo in USD) per noi è salito relativamente. Quindi è una correlazione storica che oggi, più che mai, è valida anche dal punto di vista politico-economico.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia.
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

2 commenti Commenta
givett
Scritto il 29 Gennaio 2018 at 12:57

Direi che la cosa importante è saper anticipare il movimento del dollaro

Si poteva anticipare ?

Dal blog di Mazzalai … direi di no, anzi …

alplet
Scritto il 29 Gennaio 2018 at 16:15

Si, ma, anche se l’inflazione che conta è quella senza il petrolio, comunque per gli americani la benzina si fa ben più cara (anche se a loro costa poco).

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