INDICI A BRACCETTO: MILANO vs NEW YORK
La chiusura di ieri sera dell’indice S&P500 è stata quasi da manuale di analisi tecnica, ovviamente dal mio punto di vista. Se ricordate la mia view, da tempo parlo di 1325 come area “very hot”, o se preferite ultima frontiera prima del cosiddetto sell off finale che mi sto aspettando.
Sell off che può essere scongiurato solo se tale livello verrà mantenuto integro. Ma la cosa come sempre interessante è un’altra.
Se andiamo a vedere gli altri indici notiamo una eccellente somiglianza tecnica, nel senso che si trovano in situazione tecnica molto simile
SPMIB Future (Milano)
Il future l’ho proposto solamente ieri ma vale la pena rivederlo.
Siamo atterrati proprio sul mio livello chiave posto a 32670.
Il grafico parla da solo. E quindi il nostro SPMIB future rimane “ingabbiato” dentro ai 2 livelli chiave posti a 35115 e 32670.
Lati negativi: candela nera non proprio bellissima e rottura del trend dell’RSI. Inoltre i volumi sono oltre la media mobile a 50 giorni. Segno non proprio bellissimo
S&P 500 (New York)
Ma eccoci a parlare di New York.
Il mercato ha chiuso a 1326, contro un 1325 di supporto statito definito “fondamentale”, una bella precisione direi, non pensate? Anche qui il segnale dell’RSI non è ben augurate. Ma per il momento questo elemento non vuol dire nulla. Diciamo che è un segno premonitore, ma fino a quando non abbiamo la conferma dei corsi, potrebbe essere un grosso errore entrare short prima del tempo.
Anche qui i volumi stanno salendo. Stanno aumentando gli open interest degli sortisti. Idem come sopra, aspettare la rottura prima di operare short.
(continua)