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In GOLD we trust…
Ieri ho già accennato allo splendido rally di quel metallo che da sempre è considerato come il bene rifugio per eccellenza. Ovviamente mi sto riferendo all’oro giallo.
Tengo a precisare il colore del metallo, in quanto spesso si parla anche di oro nero (petrolio), oro bianco (platino) e oro blu ( al momento la meno preziosa, ovvero l’acqua, ma sono convinto che in futuro sarà sempre più strategica).
Leggete qui di seguito, e capirete che sta succedendo…
Rotti i massimi storici
Innanzitutto il grafico. E’ quanto mai evidente la forza del trend dell’oro. La violazione di 715 ha dato il “la” al rally del metallo giallo. Il trend tratteggiato in giallo è molto chiaro e forte , sostenuto anche dalle medie mobili. E poi c’è stata la rottura di 850… Confermo la posizione bullish sull’oro con particolare riguardo, però , alla tenuta della trendline rialzista, fondamentale per sostenere il movimento al rialzo.
Ma ora un po’ di storia… Chi segue da un po’ di tempo questo blog ricorderà sicuramente il “sentiment” del sottoscritto sull’oro. Da diverso tempo, già fin dalla violazione di area 715 $/oz se non addirittura prima, ho sempre espresso un parere più che favorevole. Se volete rinfrescarvi la memoria, vi consiglio di CLICCARE QUI.
Il target era posto a quota 850 $/oz, una quota che sembrava solo ad una tappa e non un vero traguardo.
Dicevo quindi, di quota 850 $/oz, ovvero il massimo raggiunto in gennaio 1980. Barriera chiaramente infrante nella giornata di ieri e confermata nel movimento rialzista di oggi. Ma siamo veramente ai nuovi massimi? Proprio come ho fatto ieri per il petrolio, anche per l’oro bisogna distinguere tra il valore numerico e il valore reale. E l’oro è ben lontano dai massimi reali registrati nel 1980. Difatti, se rapportiamo il 1980 ad oggi, quota 850 di allora corrispondono a circa 2.000 $ di oggi. E quindi ben lungi da dire che siamo vicini ai massimi reali…
I motivi del rally: “Gold carry trade” e i suoi fratelli
Le cause del rally dell’oro sono molteplici: tanto per cominciare l’oro è il bene rifugio per antonomasia, poi non possiamo dimenticare il rialzo del greggio, le tensioni geopolitiche, la borsa volatile, la corsa dell’inflazione. Ma c’è un di più, oltre alle solite notizie che rileggono normalmente sui giornali. Si tratta del cosiddetto “gold carry trade”. Come funziona questa forma di carry trade? Rispetto ai movimenti di carry trade classici che conosciamo, ovviamente, ci sono delle cose che lo accomunano, ma altre anche che lo distinguono.
L’operazione funziona pressapoco così: viene preso a prestito NON del denaro pagato a tassi bassi (il vecchio carry trade tradizionale), bensi viene preso a prestito dell’oro da istituti che lo detengono come forma di investimento strutturale (per esempio le Banche Centrali). Per il prestito ottenuto viene pagato un tasso basso (si aggira sull’1%). Quest’oro viene poi venduto sul mercato e coi soldi ottenuti si va ad investire in titoli governativi, principalmente in T Bonds (anche essi quotati in $).
Dove sta il problema? Ovviamente in questo modo lo speculatore ha una posizione che lo pone ad essere shortista sull’oro, in quanto dovrà prima o poi restituire il metallo giallo. E allora per tutelarsi, lo speculatore si compra dei contratti derivati call sull’oro (in gergo tecnico, si dice che fa “hedging”), contribuendo indirettamente a fare salire il valore del metallo giallo. Questo tipo di operatività non è una novità. E’ da un po’ che viene esercitata, basta vedere l’aumento dei volumi sui derivati sull’oro. Capirete benissimo che questa strategia d’investimento è complessa e pericolosa. Capirete anche che sta portando sul metallo giallo una buona dose di speculazione. Però è anche vero che sull’oro, comunque , fioccano anche acquisti tradizionali. Basta pensare ad esempio all’esplosione degli ETC con sottostante oro fisico; hanno avuto una crescita volumetrica pazzesca. E le società che gestiscono questi ETC, per forza di cose, devono comprare oro.
Un’ ultima cosa. Storicamente lo spread tra l’oro nero e quello giallo è a livello di minimi. Un motivo in più per speculare pro oro e contro oil. E a farlo sono, ovviamente, gli hedge funds. E le curve dei rispettivi futures sono totalmente divergenti. Contango vs. backwardation. inizio a parlare troppo difficile? Vi chiedo scusa, ma forse è meglio così, alcmeno evitate di farvi del male provando voi stessi,sulla vostra pelle, cosa è il “gold carry trade”, una delle operazioni più pericolose e complesse, secondo il mio punto di vista. Che tra le altre cose drogano portano il mercato ad essere drogato, nel bene e nel male.