GIAPPONE: SOL LEVANTE O… SOL CALANTE?

Scritto il alle 10:30 da Danilo DT

Ricordo ancora i tempi dei record, quando il Nikkey svettava oltre i 30.000 in modo imperioso, nel momento di massima espansione della tecnologia nipponica. Le prospettive erano tutte per il Giappone. Il Sol Levante era più brillante e splendente che mai, e prometteva ulteriori massimi. Si lanciavano target stellari, sino a 50.000 punti, come spesso accade in questo caso.
Ma poi è successo qualcosa…Un qualcosa che ha mandato in crisi l’economia più emergente degli anni ’80, con la recessione e tutto quello che ne è seguito.
E negli ultimi anni non si sono mai risparmiati i commenti positivi sul Giappone.
Questo è l’anno buono, finalmente aumenterà l’inflazione (quella buona), miglioreranno i consumi, ci sarà crescita ed il Giappone beneficerà del rally asiatico.”
Andatelo a spiegare ha chi ha comprato il Nikkey negli ultimi anni.
A far da bilanciamento ad una performance di mercato buona, ci ha pensato la debolezza dello Yen, utilizzatissimo per i carry trades di cui tanto si è parlato. Morale: la valuta non solo ha cancellato la performance dell’equity, ma ha contribuito in modo decisivo a farla passare in negativo.

Il trend è up ma la valuta è debole

nikkey long grafico 2007Se guardate questo grafico, vedrete chiaramente che,comunque sia, il Nikkey è passato dai 7600 pti del 2003 fino ai 18300 pti di quest’anno, ed è tutt’ora in trend. Morale: +140% Non male… solo che però poi il cross con lo Yen ha avuto un effetto devastante.

nikkey euro yen carry trade 2007Guardate il grafico qui a fianco per rendervi conto di quanto abbia influito lo Yen. Dire che è stato assolutamente decisivo (notate come si sono mossi di pari passo, anche nell’ultimo periodo dove, con un indebolimento delle borse, sono stati chiudi molti carry trade e quindi abbiamo assistito ad un rafforzamento della valuta). Ma ora che lo scenario inizia ad essere “difficile” per tutti i listini, quale futuro possiamo aspettarci dal Giappone?

Yen in recupero, ma economia in indebolimento

Temo che nel 2008 il Giappone possa perdere lo slancio che negli ultimi cinque anni aveva generato una crescita reale del 2% l’anno. I prezzi dell’energia, la crisi dei mutui subprime e le inadeguate politiche governative potrebbero provocare un ristagno dell’attività economica. Ma non è tutto. Non dimentichiamo che l’economia giapponese è sempre molto legata a quella americana. Quindi, se l’economia statunitense dovesse entrare in una recessione, in concomitanza con un’ulteriore impennata del greggio e un marcato apprezzamento dello yen, l’espansione giapponese potrebbe
scendere a zero. E per un paese che ha una vocazione economica dedita all’esportazione, significa inchiodare l’economia. Ovviamente questo scenario è abbastanza drammatico e difficile attuazione, in quanto richiede la concomitanza di tutti questi elementi descritti Però ritengo corretto prepararsi a tutti ed essere coscienti di quali rischi si corrono oggi sul Sol Levante. Nella speranza, ovviamente, che le tigri asiatiche mantengano il loro forte tenore di crescita, in quanto il Giappone, per forza di cose, non può non essere condizionato dall’andamento dei paesi Asiatici, in primis dalla sua nemica-amica Cina.

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