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PIL USA +4%. E in attesa del FOMC ecco un’altra divergenza pericolosa

Scritto il alle 14:35 da Danilo DT

La decisione della FED su quando arriverà il primo rialzo dei tassi di interesse (exit strategy), assieme ai dati sul PIL USA (+4%), tengono banco nella giornata di oggi. Intanto però guardate l’Advance Decline Index sulla borsa USA.

Ovviamente gli occhi sono puntati TUTTI sul MEETING FOMC di oggi (senza conferenza stampa finale), ed ai dati sul PIL USA uscito qualche minuto fa (abbastanza “pauroso”), pari al 4% nel secondo trimestre.

The U.S. economy grew significantly more than expected in the second quarter, fuelling optimism over the outlook in the world’s largest economy, official preliminary data showed on Wednesday. In a report, the Bureau of Economic Analysis said gross domestic product grew at a seasonally adjusted annual rate of 4% in the second quarter, easily surpassing expectations for growth of 3%. (Source)

E’ palese il fatto che le decisione di Janet Yellen saranno una conseguenza anche dei dati sul PIL USA. E come avete letto in questo POST che è assolutamente da vedere, il rischio di un aumento dei tassi USA non è da sottovalutare. Aumento dei tassi SI ma non subito. Il mercato cerca di capire QUANDO la FED inverterà la tendenza.

Intanto però , come avrete letto fino alla noia su questo blog, i segnali di divergenza si stanno moltiplicando. Bond High Yield, Margin debt, small cap che iniziano a correggere in modo copioso rispetto alle big cap. Sono quei segnali classici che teoricamente anticipano la correzione.
yellen dovish-super-colombaSegno che gli operatori stanno iniziando a prendere posizione (vedi anche lo scenario sul mercato delle coperture). Ma come sempre, MAI sfidare una Banca Centrale. E siccome la FED negli ultimi anni ci ha più volte sorpresi, non escludiamo nulla. Certo è che se la Yelle si ricopre di piume e diventa una super colomba, promettendo ancora allentamenti quantativi, allora signori…rassegnamoci ad una bolla speculativa ancora più grossa.
Questo la Yellen però NON può permettersi di farlo.

Infatti lei (come tutti) spera in una exit strategy il più possibile morbida. Il voler gonfiare ancora il mercato porterebbe il rischio di ritrovarsi con uno scenario ingestibile che potrebbe portare a speculazioni con conseguente esplosione di volatilità, degenerando il quadro dei mercati finanziari, con esagerati costi d’intervento da parte della stessa FED.
Ormai manca poco, tra qualche ora sapremo.

Intanto vi lascio l’ennesimo segnale che stamattina ho trovato sul terminale.
Ho confrontato l’andamento del solito SP500 con un indicatore che si chiama Advance Decline Index.

Cosa è l’Advance Decline Index?

Piccola premessa: questo indicatore serve per analizzare non solo i volumi in acquisto ed in vendita, ma anche il numero di azioni che chiudono al rialzo (advance) o al ribasso (decline). E’ quindi un indicatore di partecipazione al trend, analizzando i flussi di capitali che entrano ed escono dalla borsa USA.

advance decline index nyse sp500

In un mercato “sano” con trend forte, l’Advance Decline Index accompagna l’andamento dell’indice. Ma quando l’Advance Decline Index diverge dall’indice, allora significa che qualcosa non funziona più come prima e segnala dei massimi in un mercato toro che, quindi, si sta indebolendo. Proprio come sta succedendo ora.

Non ci resta che attendere….

STAY TUNED!

Danilo DT

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6 commenti Commenta
reragno
Scritto il 30 Luglio 2014 at 15:05

Danilo ma tu ci credi veramente a questo + 4% con l’immobiliare e i consumi fermi e un manifatturiero debole?

I dati definitivi sul pil saranno rivisti al ribasso come sempre succede e come è succeso nel primo trimestre. Questa è l’arte dell’inganno.Oggi ti dico che c’è il sole, domani ti dico che mi ero sbagliato e che in realtà pioveva.
Se poi la Yellen tenta di uscire dalla trappola in cui si è messa alzando i tassi, le auguro buona fortuna.

Ne avrà bisogno

pinco14
Scritto il 30 Luglio 2014 at 15:09

reragno@finanzaonline,

Condivido.
E’ tutta una farsa.
L’unica realtà sarà quando inizieranno a salire i tassi per davvero. Allora i nodi verranno al pettine

Scritto il 30 Luglio 2014 at 15:58

reragno@finanzaonline,

pinco14@finanza,

CErto che è tutto un “Truman Show” e la Yellen dve tenere il bluff.
Ma ripeto, finchè la situazione non scappa di mano… E se decidono di alzare i tassi prima del tempo è per NECESSITA’ e non per piacere loro…

ob1KnoB
Scritto il 30 Luglio 2014 at 16:08

la curva usa tra 2 e 10 anni si alza di 5/6 bp. Piu’ di quanto normale attendersi.
……
sarà perchè ha visto cosa rende l’Argentina……allora c’è spazio!

gilles27
Scritto il 31 Luglio 2014 at 08:28

….e il signor “hindenburg omen” che dice?

gilles27
Scritto il 31 Luglio 2014 at 08:43

ciao Danilo tu che hai potenti mezzi di ricerca, puoi trovare un grafico sull’andamento dei prezzi dei terreni agricoli in USA ed in Italia?
…ieri ero a fare trekking in montagna con amici, che mi hanno riferito che i prezzi dei terreni agricoli della mia zona (sai dove abito) sono arrivati a 52.000,00 euro a giornata (unita di misura utilizzata dalle ns. parti per trattare i terreni agricoli, pari a 3820 m2), quando nel 2000 si trattavano a circa 10.300,00 euro…..
Che siano leggermente in bolla? qui sostengono di NO… GRAZIE CIAO.

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