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Il RE è in discussione. E’ la fine dell’egemonia del Dollaro USA?
E’ la fine del “RE DOLLARO”?
In molti si stanno domandando se il regno del biglietto verde sia messo in discussione.
Se devo essere onesto, la questione se veramente il Dollaro USA abbia finito il sul ciclo di valuta perno a livello globale, la vedo un po’ come la moda del momento.
Che sia giunto il momento di altre valute? Non sto nemmeno parlando di Euro (l’egemonia globale USD e EUR è nota) ma soprattutto di Yuan cinese. La Cina è la seconda economia più grande del mondo. Un’economia, come è diventato sempre più chiaro nell’ultimo decennio, che vuole superare gli Stati Uniti e sfidare la loro posizione egemonica.
Ma non è cosi banale. Sin dagli accordi di Bretton Woods nel 1944, il dollaro USA è stato l’indiscussa valuta di riserva globale. Gli accordi dichiaravano il valore di qualsiasi valuta legato al valore del dollaro, che a sua volta era legato al valore dell’oro.
Ma il Dollaro USA è ancora valuta di riserva globale?
Partendo dalle basi, cos’è una valuta di riserva?
È la valuta globale, che rende possibile il commercio globale, investimenti, transazioni in valuta estera, prestiti transfrontalieri, emissioni di debito e tante altre
attività. È la valuta preferita dalle banche centrali, dalle multinazionali straniere, dai fondi globali e altre istituzioni internazionali. In poche parole, l’economia globale funziona con i dollari.
Siamo sicuri che questo ruolo dell’USD sia veramente messo in discussione nel breve termine?
In molti pensano che a livello sistemico l’USD abbia perso di credibilità. Vuoi per il ruolo sempre più titubante della FED, vuoi per la massa di debito e per il deficit di bilancio dell’amministrazione USA, vuoi per un’inflazione che ne ha messo in discussione la credibilità. E vuoi appunto il ruolo che molte valute stanno iniziando ad assumere.
l’India sta ora regolando alcuni scambi in rupie; Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa (BRICS) stanno valutando la possibilità di creare una nuova valuta di riserva; la Russia e l’Arabia Saudita stanno accettando alcuni pagamenti per le esportazioni di petrolio verso la Cina in renminbi (RMB). La Cina ha anche recentemente concluso accordi di compensazione in RMB con Pakistan e Argentina e Brasile.
Quindi, è un dato di fatto che il ruolo egemone di USD ed EUR sarà comunque intaccato da altre monete. Ma prima di cantare il “de profundis” al Dollaro secondo me ce ne vuole ancora. E poi mettiamoci la speculazione.
Dollar Index, Euro e COT
Come potete vedere, la posizione nei Non Commercials sull’EUR è sui massimi. A questi livelli, poi abbiamo sempre assistito a dei pronti recuperi dell’USD.
Differenziale tasso EUR vs USD
E per concludere il differenziale di rendimento. E’ chiaro che gli ultimi movimenti in ambito tassi hanno premiato l’Euro e quindi è logico un posizionamento a favore della valuta unica. Ma se notate il grafico, anche qui siamo in prossimità di certi massimi. Altro segnale da leggere in ottica contrarian.
Quindi prima di dire che l’USD è morto facciamo attenzione. La ripresa della Valuta USA è molto probabile. Magari accompagnata anche da una correzione di borsa (il che renderebbe il tutto in ambito intermarket ancora più credibile).
STAY TUNED!
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E se decidessero di legare lo Yuan cinese, o altra nuova valuta (BRICS) all’oro?
E se decidessero di legare lo Yuan cinese, o altra nuova valuta (BRICS) all’oro?