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I temi chiave che potranno cambiare le dinamiche del 2015

Scritto il alle 10:18 da Danilo DT

punti-chiave-2015Macroeconomia: dopo il tonfo di ieri delle borse tutti si chiedono come sarà questo 2015. Sembrava fosse nuovamente un anno positivo e tranquillo. Noi lo abbiamo anticipato da tempo che sarà ben più volatile. Ma quali saranno i temi fondamentali da tenere sotto controllo nei prossimi 12 mesi?

In data 31/12 la maggior parte degli operatori vedeva a livello previsionale un 2015 dalle tinte “rosa”: Wall Street ancora positiva ed un’Europa trainata dalla politica monetaria della BCE.

Sono bastate un paio di sedute per far crollare il sentiment agli analisti e soprattutto agli investitori. Probabilmente quella positività era volutamente trasmessa per poter permettere ai gestori il raggiungimento di risultati (performance) positivi proprio in vista delle “chiusure” di fine anno.

Poi ci sono stati ovviamente i dubbi sulla Grecia, il crollo del petrolio, le dichiarazioni tedesche sulla vicenda Grexit e così via… possibile che basti così poco? Questi rischi erano assolutamente presenti a fine anno. E che mai sono esplosi proprio ora? Forse perché è proprio la speculazione a farla da padrone. Si è aspettata la notte di San Silvestro e BOOM, si è partiti con le vendite.

E ieri è stata una giornata clou. Senza nemmeno troppe giustificazioni, a Piazza Affari è stata una piccola carneficina. Sfiora in chiusura il -5%. E la più equilibrata Wall Street perderà anche di meno (-1.83% lo SP500) ma registra comunque la sua peggior seduta degli ultimi mesi. Curioso però un fatto: si teme la Grecia, si teme il non interventismo della BCE ma lo spread tra BTP e Bund resta stabile. Quindi? Qualcosa non quadra, e allora la responsabilità di questi eccessi di mercato potrebbe essere proprio degli speculatori.

key_pointsPerò credo sia giusto provare a tracciare una rapida linea guida di quali siano i veri RISCHI per i mercati. Quelli veri, che possono cambiare i connotati e la storia, non di un giorno ma di un periodo ben più lungo.

1 – INTENSIFICAZIONE TENSIONI GEOPOLITICHE: la situazione tra Ucraina e Russia è tutt’altro che risolta. Ma ora c’è di più. Visto che l’Unione Europea ha capito che le sanzioni nei confronti di Mosca danneggiano di certo la Russia ma anche l’anemica crescita economica europea, potrebbe succedere l’imponderabile.

«L’Ue dovrebbe rinunciare all’accordo di libero scambio con gli Stati Uniti in base al TTIP (Accordo di libero scambio tra Stati Uniti e Unione Europea), tra l’altro in via di negoziazione, per entrare a far parte dell’Unione Economica Euroasiatica.» Secondo Mosca infatti: «una zona di libero scambio con i vicini avrebbe più senso di un accordo con gli Stati Uniti». (Source) 

Provate ad immaginare cosa potrebbe comportare sugli equilibri geopolitici globali questo scenario. In breve, gli USA non credo ne sarebbero molto felici.

2 – TASSI INTERESSE FED: se la FED si dovesse mai trovare costretta ad alzare in modo più rapido del previsto i tassi di interesse, potrebbe creare dei presupposti destabilizzanti per i mercati, con repentino aumento della volatilità e della speculazione. Ma al momento questo rischio mi sento di escluderlo.

3 – CRESCITA ECONOMICA USA: viceversa, se l’economia USA dovesse rallentare più del previsto, sia per il rallentamento economico globale, sia per l’interruzione dell’azione espansiva della FED, e sia per un proprio rallentamento economico interno, il mercato si troverebbe “orfano” per principale soggetto consumatore globale. Gli effetti sarebbero per forza evidenti sui mercati

4 – EUROZONA con QE, DEFLAZIONE e GRECIA: sono tre fatti che restano correlati. Un’uscita della Grecia dall’Eurozona manderebbe in palla tutti i progetti di QE di Mario Draghi, parte dei quali mirati anche per combattere il rischio deflazione. Ma soprattutto metterebbe a serio rischio la stabilità e la prosecuzione del progetto EURO. In questi giorni ognuno dice la sua e spara teorie e possibilità. La verità la scopriremo solo dopo le elezioni greche anche se mi pare ovvio che tutti stiano già lavorando per evitare qualsiasi scenario destabilizzante. Ma secondo voi, manderebbero all’aria anni ed anni di lavoro in questo modo? La soluzione la si troverà. Resta comunque ferma la mia convinzione più volte ribadita: in Eurozona non si può andare avanti così. Occorre cambiare.

5 – PETROLIO: già ne ho parlato in passato. Un crollo dell’oro nero potrebbe anche stimolare i consumi ma è indubbio il fatto che rischia di mandare in palla i paesi produttori e certi equilibri geopolitici. Benefici per i consumatori nel breve, ma effetto destabilizzante sul sistema nel medio lungo. C’è chi parla di un ritorno in area 30$/barile. Credetemi, sarebbe un serio problema.

Voi avete in mente altro?

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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5 commenti Commenta
andrea4891
Scritto il 6 Gennaio 2015 at 12:39

io sto diventando … marxista 🙁

http://bonnerandpartners.com/praise-karl-marx/

PORTELLO
Scritto il 6 Gennaio 2015 at 14:45

Aggiungerei:

– USI E CONSUMI il mondo degli acquisti sta cambiando, più’ o meno velocemente, e presto migliaia di negozi non riusciranno più’ a sostenersi quindi prevedo un grosso calo degli immobili commerciali

– RELIGIONE credo che un altro problema che bisognerà’ risolvere o si risolverà’ da solo sarà’ quello dell Islam estremista, se il malessere di milioni poveri e disperati in varie parti del mondo dovesse spingerli ad entrare in contatti con estremisti islamici credo che sarebbe un enorme problema che cambierebbe i nostri modi di vita…

– INQUINAMENTO un petrolio cosi basso aumenterà’ consumi e utilizzo dello stesso probabilmente…cosa non utile ad abbassare i livelli di inquinamento

– PRIVACY ormai la stiamo sempre più’ perdendo…

MA

credo che molte persone stiano aprendosi a un nuovo modo di vedere e vivere le cose…
quindi buon 2015 a tutti

Scritto il 7 Gennaio 2015 at 13:00

Quando Ci sono gLi sciacalli in giro – pluri-mandati da plurimandatari – significa che è arrivato il tempo della selezione naturale: ossia, anche i topi sono usciti dalle Loro tane ed iniziano a girare.

Occhio: fidarsi è bene, non fidarsi (però) è (sempre) meglio – i.e., stanno girando tante di quelle palle e panzane (spesso messe in giro da chi non sa una EMERITA MAZZA – tantè che cambia registro ogni giorno).

State attenti (soprattutto, alle fonti) e non fateVi infinocchiare!

Mezzi avvisaTi, mezzi salvati.

サーファー © Surfer [Ps – per PORTELLO: i consumi di benzina e di gasolio – per autotrazione – sono crollati del 20% circa – sapendo (bene) che il picco c’è stato nel lontano 2005]

PORTELLO
Scritto il 7 Gennaio 2015 at 16:59

Purtroppo la problematica RELIGIONE si e mostrata oggi a Parigi…terribile ma credo che sia la conseguenza di una politica dell occidente sbagliata di destabilizzare paesi stranieri con tradiIini diverse e/o un piano dei soliti noti/idioti di portarci a una guerra di religione per dividerci vivere nella paura e magari un giorno lontano allontanarci dalle religioni e portarci ad un unica religione…

Mi da fastidio avere adesso odio per il mondo arabo perche so che nn e la cosa giusta ma la nostra mente ci e avversa

Spero che lo spirito e le anime ci illuminino la strada

Ps Surfer hai ragione credo pero’ che un oil cheap sia negativo per gli investimenti in green energies in quanto le rendono meno attrattive

Buon Natale Russo a tutti

idleproc
Scritto il 7 Gennaio 2015 at 23:56

E’ vero Surfer, lo ho notato pure io con tizi coi quali forzatamente devo aver rapporti.

“Quando Ci sono gLi sciacalli in giro – pluri-mandati da plurimandatari – significa che è arrivato il tempo della selezione naturale: ossia, anche i topi sono usciti dalle Loro tane ed iniziano a girare.”

Sono tutti agitati e scorrazzano in giro facendo danni.

Un saluto.

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