HOT: Arriva il MiniBOT, la MONETA parallela. Un passo verso ITALEXIT

Scritto il alle 15:08 da Danilo DT

FLASH: per chi non lo avesse saputo, oggi durante la pausa pranzo ho avuto modo di scoprire che l’Italia ha fatto un primo passo per dirigersi verso l’Italexit.

Una presa di posizione forte che sicuramente non lascerà indifferente l’Europa che, forse, ora avrà capito che qui c’è effettivamente un problema da gestire molto più grande di quanto si possa immaginare.
Le ripercussioni sullo spread BTP Bund al momento non si notano più di tanto, ma la questione è quantomai delicata. Infatti…

(…)  la Camera dei deputati ha approvato all’unanimità, con 476 voti favorevoli, la mozione unitaria sui debiti della Pa, presentata da Forza Italia. (…) Il contenuto della mozione Come si legge nel documento, il governo è impegnato a sbloccare il pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni verso imprese e professionisti, accelerandone i tempi attraverso la verifica della possibilità di realizzare iniziative per:
a) la stabilizzazione del meccanismo di compensazione tra crediti commerciali e debiti tributari previsto dal decreto-legge «destinazione Italia» (n. 143 del 2013), da ultimo prorogato a tutto il 2018 dall’articolo 12-bis del decreto-legge n. 87 del 2018;
b) l’ampliamento delle fattispecie ammesse alla compensazione tra crediti e debiti della pubblica amministrazione, oltre che la cartolarizzazione dei crediti fiscali, anche attraverso strumenti quali titoli di Stato di piccolo taglio (i cosiddetti mini bot), implementando l’applicazione di tutte le misure adottate nella legge di bilancio per il 2019, relative anche alle anticipazioni di tesoreria, per garantire il rispetto dei tempi di pagamento dei debiti commerciali delle pubbliche amministrazioni ed uscire, così, dalla procedura di infrazione che la Commissione europea ha avviato contro l’Italia sull’attuazione della direttiva sui ritardi di pagamento;
c) la modifica della normativa degli appalti nelle parti non conformi alla direttiva sui ritardi di pagamento n. 2011/7/UE, dando corso al parere motivato emesso il 7 giugno 2018 dalla Commissione europea;
d) la modifica della disciplina relativa al documento unico di regolarità contributiva (durc), prevedendo che esso possa essere rilasciato qualora l’impresa dimostri di detenere crediti certi, liquidi ed esigibili in misura tale da non consentire versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali, prevedendo anche in tale ambito un meccanismo di compensazione;
e) l’accelerazione del processo di adesione di tutte le amministrazioni pubbliche all’infrastruttura digitale Siope Plus al fine provvedere in tempi certi alla completa gestione informatica della fatturazione e dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni, prevedendo specifiche misure per il monitoraggio del pagamento dei debiti commerciali della pubblica amministrazione e assicurando che i dati già disponibili sulla piattaforma elettronica per i crediti commerciali siano utilizzabili senza soluzione di continuità. (Source) 

Molto bene direte voi. Si, qualcosa si muove. Peccato che si sono messe le basi per la cosiddetta “moneta parallela”. Infatti per questi pagamenti si potranno usare i miniBOT.

Che cosa sono i miniBOT?

I minibot sono titoli di Stato di piccolo taglio (dai 5 ai 100 euro) stampati per pagare i creditori della Pubblica Amministrazione. Di fatto sostituiscono una passività dello Stato (l’impegno a pagare i creditori) con un’altra (il titolo di Stato di piccolo taglio). Si scambia quindi debito con debito ma, attenzione, potenzialmente SCAMBIABILE con terze persone. Questo elemento è fondamentale, perché se così fosse decretato, avremmo ufficilamente la moneta parallela.
E se ci pensate bene cosa significa? Sostituendo debito con NUOVA moneta, stiamo per finanziare il debito con ulteriore deficit.
E qui lo SOTTOLINEO: questa cosa è PROIBITA dai Trattati. Infatti non è permessa la monetizzazione del deficit e non è permessa la creazione di monete parallele.
CURIOSITA’: cosa si è detto in apertura? Mozione votata con UNANIMITA’. Quindi tutti, compreso il PD. Signori! Ma porca miseria! Chi sta in Parlamento lo sa cosa sta facendo oppure no? Credo proprio di no, cari amici.
Intanto se volevamo crearci un’autostrada per procedure di infrazione e uscita dall’Euro, grazie alla nostra proverbiale fantasia, ci stiamo riuscendo.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

9 commenti Commenta
paolo41
Scritto il 31 Maggio 2019 at 15:22

… purtroppo il governo ha in alcuni posti chiave sia del senato che della camera delle teste “calde” (quasi… fuse) che pensano solo ad uscire dall’euro !!!!! mal ce ne incolse !!!!
mi domando se per una decisione del genere non sia necessario passare attraverso un referendum ?????? qui si vede se i tanto bravi MS5 hanno ancora qualche velleità …. fra le brache !!!!!

gualma
Scritto il 31 Maggio 2019 at 15:53

paolo41,

ma per entrare nella gabbia dell’euro prodi ha fato un referendum?

pdf79
Scritto il 31 Maggio 2019 at 16:32

Caro Danilo i trattati sono stati firmati quasi certamente senza considerare l’interesse nazionale ma interessi particolari o nelle migliori ipotesi senza leggerli e capirli.
Qualsiasi strumento è utile in un conflitto, se vuoi la pace preparati alla guerra.
Se avete dubbi chiedete alla Russia nonostante sia foĺlia invaderla nella sua storia è stata invasa 2 volte con milioni di morti fino all’avvento del deterrente nucleare.
Poi come ho detto ieri una teoria prevede anche per un governo filo-europeo a guida Draghi il ritorno alla lira per cui l’unanimità di approvazione è un indizio in quella direzione.
Buona festa della Repubblica Italiana, e ricordatevi che dopo tutto siamo nati in un posto incredibile, come amo ricordare ai miei parenti svizzeri:”In Italia, sotto i Borgia, per trent’anni hanno avuto guerre, terrore, assassinii, massacri: e hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera, hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e cos’hanno prodotto? Gli orologi a cucù. (Harry Lime)”
Saluti a tutti.

ben
Scritto il 31 Maggio 2019 at 17:15

era ora. vedo con piacere che ci sono ancoras persone che credono nella bontà di questa moneta chiamata euro che tantissimi danni ha arrecato a questo paese. andare fuori dall’euro non sarà certo una passeggiata ma tra la morte certa e un briciolo di speranza preferisco la misera speranza.
ultima cosa quale referendum ci è stato fatto fare per entrare forse me lo sono perso.

apprendista
Scritto il 31 Maggio 2019 at 17:30

ben,

Chi oggi difende l euro poiché è una questione matematica il perché sia inadatto a paesi tra loro diversissimi, o è un ignorante o in malafede, tipico esempio l esercito di avidi ed egoisti pensionati che dopo aver inficiato il futuro di figli, nipoti e pronipoti con ogni genere di privilegio che gli eredi mai vedranno (però intanto li finanzia con una miseria dopo averli derubati di tutto=futuro) ora prima di mettere anche l altro piede nella fossa vogliono essere sicuri di poter disporre di moneta forte fino a fine vita, ora I vecchi lagnosi possono pure incominciare con le lamentele (es:ho lavorato una vita, prendo poco di pensione, ho fatto sacrifici in immaginabili ecc ecc) ma vaff….

kry
Scritto il 31 Maggio 2019 at 18:07

Chi si ricorda negli anni 90 le risposte che dava nelle interviste il baffettino di sinistra D’Alema riguardo il referendum ?
Ha votato a favore anche il PD ?
Lo ha dovuto fare se alle prossime elezioni vuole conservare i suoi voti.
Ci fanno una sanzione di 3MLD ?

Risposta: ECCHISENEFREGA non te la pago altrimenti aumenta il mio debito e prima pago gli interessi sul debito che già ho. ( Altrimenti passi da Maccheron Franse oppure ve li fate dare da DB ) PUNTO.

alplet
Scritto il 1 Giugno 2019 at 11:40

Mi sa che il destino dell’Italia è di impoverirsi.

kry
Scritto il 1 Giugno 2019 at 15:56

Chiedo , dove sta scritto che un mini titolo del tesoro al PORTATORE non possa circolare come forma di pagamento nell’economia reale invece di esserci la solita digitalizzazione elettronica nei database.
Esempio. La cassa depositi e prestiti prende !00MLN€ ( volendo anche garantiti dalle sue numerose partecipazioni ) li versa al tesoro che stampa questi mini titoli al portatore che servono per pagamenti nell’economia reale come negli anni 70 le 500 lire di carta al portatore,
Innanzi tutto è una specie di banconata e non una moneta , poi essendo un titolo di stato lo si potrebbe equiparare al massimo ad un assegno al portatore.
Non è possibile fare questo?
La CDP tedesca ( KFW mi sembra ) mi sembra faccia ben altro ….. cominciamo a porci qualche domanda ???

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