H2O: i fondi fanno HAIRCUT!

Scritto il alle 22:20 da Danilo DT

 

Devo essere onesto, non pensavo che sarei tornato sull’argomento “fondi H2O”, ricorderete che ne ho parlato in questi post (click here)  . Credevo che fosse un argomento chiuso, immaginavo che tutto fosse “sistemato” e che quindi i risparmiatori, ammaliati in passati da un track record impressionante, fossero all’epilogo di un triste episodio e ci fosse la possibilità di ripartire.
Riprendetevi la storia CLICCANDO QUI.

Cosa sarà mai successo adesso? Semplicemente quello che sul mercato obbligazionario si chiama “haircut”. Non ci credete? Ebbene si, anche i fondi possono fare un haircut!
L’articolo è preso dal noto sito Citywire  e ve lo riporto qui sotto:

(…) H2O Asset Management ha tagliato di un terzo, in media, il valore dei suoi fondi side-pocket, quelli contenenti i titoli illiquidi e che dovrebbero essere rimborsati a gennaio 2022. Il condizionale è d’obbligo, dal momento che non ci sono ancora stati aggiornamenti in merito.
La comunicazione inviata ieri agli investitori, che Citywire Italia ha avuto modo di visionare, li ha fatti letteralmente saltare sulla sedia, scatenando una bagarre sui forum online dedicati alla vicenda. (…)

Le riduzioni di valore per singolo fondo sono riportati nella tabella di seguito:

In prima battuta gli investitori scottati dalla vicenda si sono chiesti se questa riduzione fosse da attribuire all’inizio del rimborso dei fondi in questione. Poi hanno capito che si tratta di un vero e proprio “haircut”. (…)

E notate, si tratta di stime perché poi, in realtà, coi titoli illiquidi tutto diventa relativo a livello di NAV. E nessuno ad oggi potrebbe certificare la veridicità di tali valutazioni.
E se ricordate bene, sempre questi fondi sono stati già oggetti di grandi problemi.

H20: che fare?

E se un amico lettore si trova ancora con dei fondi H20? Beh, il problema è per cominciare di chi lo ha consigliato a “perseverare”. Detto questo, ora deve cercare di tutelare tutto il tutelabile.

(…) L’Associazione per i diritti degli utenti e consumatori, tirata per la giacchetta dagli investitori, ha risposto che “i livelli di intervento al momento possibili sono: rivalsa sulla società di gestione per eventuali mancanze informative nel prospetto informativo e negli altri documenti di legge, rivalsa sulla società di gestione per malagestio. Le due azioni, se attuabili, si possono condurre mettendo assieme tutti gli interessati. Ci si può rivalere sull’intermediario (banca o sim) con cui si sono sottoscritte le quote dei fondi”, e aggiunge di aver scritto al comitato francese per proporre di unire le forze. (…) [Source

Prendete nota e agite.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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