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GSCI all’arrembaggio, ma la strada è segnata
Scritto il 5 Giugno 2009 alle 10:36 da
Analisi ETF GSCI, intermarket e materie prime.
Proprio qualche giorno fa ho scritto un post parlando dell’incredibile forza delle commodity in questo periodo.
In primis occorre segnalare, ovviamente, la forza del petrolio, che “sfiora” quota 69 $/bar, sia come WTI che come Brent.
Come potete vedere dal grafico qui sotto, che già conoscete, c’è una correlazione evidente tra:
-Baltic Index
-Indice CRB
-Indice S&P 500
Mentre è altrettanto chiara la correlazione inversa con il Dollar Index.
Quindi aspettiamoci pure un andamento correlato tra questi elementi.
In ambito commodity, c’è di nuovo qualcuno che parla di bolla. Ma c’è anche qualcuno che parla di nuovo chiaro trend rialzista in atto, grazie ad una nuova crescita economica, guidata soprattutto dal Far East, ovvero grazie all’Asia.
E, indovinate un po’ chi torna in campo? Quei fenomeni di Goldman Sachs che, tempo fa, avevano sparato un target di 200 $/bar per poi tagliare drasticamente il target poco dopo, ovvero a 30 $/bar.
Ora il nuovo target è 85 $ per fine anno.
Ora, capirete benissimo il motivo per cui queste valutazioni le considero relativamente.
Resta però il fatto che proprio ieri, la forza delle commodity è continuata ad essere chiarar ed evidente.
E soprattutto è stata visibile analizzando un indice, il Goldman Sachs Commodity Index.
Il relativo ETF è stato protagonista, sulla borsa americana, di una giornata positiva. Ma notate i volumi. Paurosi.
Io comunque resto dell’idea che quello che oggi conta più di tutto è la correlazione di cui parlavo sopra. E se le borse dovessero mai correggere, dubito che le commodity abbiamo la forza di continuare a salire…
Correlazioni: Baltic Index, CRB, S&P 500 e Dollar Index
Goldman Sachs Commodity Index ETF
STAY TUNED
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Grafici by Bloomberg. Per ingrandirli basta cliccarci sopra.
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