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Grecia: rendimento a 1 anno al 475%. E l’agonia continua…
Sono quasi annoiato dalle vicende sul default Grecia. Come sempre si compra tempo, come sempre si cerca di mettere delle toppe che non risolvono nulla e rimandano i problemi.
Questa incertezza viene “usata” dai mercati anche come ottima scusa per prendere qualche profitto, quanto mai ovvio dopo il generoso rally delle ultime settimane. La cosa grave però è che questa situazione alla fin fine si ripercuote su tutto il sistema. Italia compresa.
E non sto parlando della borsa, ma parlo soprattutto del credito e dello spread con Bund che ora è tornato sopra i 400 bp, a testimonianza di quanto da noi sostenuto da tempo immemore: l’Italia può fare tutte le manovre del mondo ma se non ci si impegna a livello Europeo, se non si forniscono delle “garanzie” di Unione vera e di coesione, il giocattolo rischia di rompersi ed in un nulla l’Europrogetto si fonde come la neve al sole.
Stamane si parla del rinvio delle decisioni sul sostegno greco a dopo le elezioni politiche in Grecia. Questa potrebbe essere una follia bella e buona. Vi rendete conto con quale clima di incertezza si vivrebbe non solo sui mercati, ma soprattutto in Grecia, paese da mesi sull’orlo del baratro e di una guerra civile bella e buona?
Intanto però un dato risulta secondo me chiarissimo: la tecnica di fornire denaro alla Grecia in più tranches significa totale MANCANZA di fiducia. E di certo a sostenere questa tesi ritroviamo non solo le vicende passate (vedasi falsificazione dei conti) ma anche le recenti relazioni che Atene ha mandato a Bruxelles, come vi avevo spiegato in QUEST POST
Se poi aggiungiamo i catastrofici dati macro, con un PIL a -7% recentemente scoperto (e…chissà ancora quante cose non sappiamo…) proprio quando invece il PIL era atteso invece in crescita. Il che la dice lunga su quanto sia affidabile il quadro previsionale sul paese ellenico.
E allora, fino a quando dobbiamo menarci il torrone (scusate eh, ma quando ci vuole, ci vuole…) con questa saga? La Grecia è fallita da tempo, ed ha un tessuto economico enormemente compromesso. Ma come si può pensare ad una via d’uscita NON traumatica?
Intanto godetevi questo simpatico grafico. E’ la curva dei tassi di Grecia, Italia, Portogallo e Spagna. Una curva assolutamente anomala con la Grecia in evidenza e gli altri paesi addirittura “appiattiti”. Morale: la Grecia ad un anno rende il 475%.
Non credo occorrano altri dati per certificare il fallimento del paese ellenico.
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DT
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Infatti piuttosto che questo valzer mototono e tragico tra aiuti si , aiuti no, haircut, volontario, non volontario, aspettiamo, non aspettiamo, tranches una due o tre, la facciano fallire, esca dall’Euro e buonanotte al secchio. Credo che i Greci stessi tirerebbero un sospiro di sollievo.
beh se avessi qualche soldino da buttare, io un rendimento del 475% lo prenderei in considerazione…chissà…nella vita possono succedere tante cose…ormai non mi meraviglio più di nulla. Non è detto che la faranno fallire. E se mi ritrovo un certo numero di titoli greci con un rendimento tale, anche se tagliato del 70% voi che ne pensate? Non è il caso di farci due conticini?
Ho una mezza idea che ad essere tagliato del 70% non sia il rendimento ma il capitale.-
bergasim,
Perdona la battuta Berga, ma il guaio è che zio Ben (a mio parere) sta cercando di mantenere a tutti i costi le promesse fatte tre anni fa, ovvero di far lievitare comunque la ricchezza finanziaria nei portafogli degli americani nella speranza di indurli a maggiori consumi, in attesa di una ripresa dell’economia (???).- Come dovebbe riprendersi l’economia, con quali investimenti, come dovrebbe il Congresso controllare il debito complessivo (interno ed estero), cosa potrebbe fare e con quali forze politiche Obama in prossimità di elezioni presidenziali, come sperano al Governo di convincere i cinesi a sganciarsi dal dollaro, beh! il tutto è ancora scritto nel libro dei sogni.- Per ora i miei dati (fondamentali) sull’economia USA danno modesti segni di variazione stagionale ma non ancora evidenziano di aver preso una direzione precisa.- Nel frattempo assistiamo al balletto ripetuto ad oltranza di liquidità immessa nel circuito bancario –> acquisti del debito pubblico, rafforzamento del capitale delle banche, oscuramento del reale livelo di esposizioni alle perdite e di effettiva capacità di assorbimento da parte di queste ultime, ecc. ecc. ma tutte queste cose sono state dette e ripetute all’infinito in questi tre anni (anche da te), inoltre vediamo lo stesso copione in Europa tra un balletto e l’altro dei principali governi.- Ed anche in Europa le elezioni si avvicinano occupando gli interessi della politica e distraendola nei fatti dai problemi economici e finanziari.- Che cosa si può aggiungere di sostanzialmente diverso che faccia ben sperare? Per quanto attiene alla nostra realtà nazionale già qualcuno sta ipotizzando di togliersi di torno zio Monti mandandolo al Quirinale al posto di nonno Giorgio.- Con quali conseguenze? Mah! E’ meglio ridere sul superenalotto!.-
La credibilità del sito sarebbe da verificare.. Ma lascio alla lettura e al buon senso di ognuno decidere
GREEK DEFAULT EXCLUSIVE SENIOR US BANKERS GIVEN EXPLICIT TIMETABLE
http://hat4uk.wordpress.com/2012/02/16/greek-default-exclusive-senior-us-bankers-given-explicit-timetable-for-athens-default
Appunto! e nel frattempo poco fa DJ ha interamente recuperato la perdita di ieri.- Su che basi? 🙄
A zio Ben, gli manca solo da inventarsi il Bond Gratta e Vinci…
Se è vero quel che si dice non è vero che con il comprar tempo non si risolve nulla. Le banche sembra che ormai abbiano scaricato la maggior parte delle perdite e quindi un uscita della grecia dall’ euro non fa più così paura e visto la follia di certe persone chi non ci dice che qualcuno sia propenso ad una guerra civile come soluzione al problema.