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GAME OVER: se si gioca alla Terza Guerra Mondiale
Iran, Israele, USA, Gran Bretagna, Cina. Salgono le tensioni, gli interessi economici sono enormi e questa volta viene interessata dalla questione anche la Cina
La notizia gira su internet ormai da diversi giorni. Ma nelle ultime ore il “tam tam” mediatico sta aumentando a dismisura. Forse troppo, tanto che difficilmente capiterà qualcosa, in quanto ormai noto a tutti… Ma resta il fatto che non è normale…
Già giovedì scorso il buon Anonimocds mi segnalava un articolo, apparso poi il blog di Beppe Grillo, dove veniva presa in considerazione questa ipotesi…
Il Guardian di Londra e il New York Times ipotizzano nei prossimi mesi un attacco all’Iran da parte di Stati Uniti e Gran Bretagna. Si prevedono intensi bombardamenti aerei, il lancio dalle portaerei di missili Tomahawk, che colpiscono un obiettivo nel raggio di 1.287 km, e gruppi di intervento sul territorio. La Gran Bretagna avrebbe già dato disponibilità di una base nell’Oceano Indiano. L’urgenza dell’attacco sarebbe dovuta al fatto che l’Iran renderà presto impossibile distruggere i siti nucleari, trasferiti in bunker fortificati. (…) Un attacco all’Iran equivale a una dichiarazione di guerra alla Cina che questa volta non rimarrebbe indifferente come in Libia, con cui aveva preso accordi per il petrolio. (…) “Chi controlla il Golfo Persico, dove sarà estratto il 30% dell’intero fabbisogno mondiale, controlla l’energia e chi controlla l’energia controlla il pianeta. La richiesta crescente di energia (la sola Cina passerà dagli attuali 7 milioni di barili al giorno a 16, 5 milioni nel 2030) coinciderà con la concentrazione dell’estrazione di petrolio nel Golfo Persico.” L’attacco all’Iran, per molti osservatori, può essere la premessa alla Terza Guerra Mondiale. (…) Sia la Cina che il Pakistan sono potenze nucleari. Attaccare l’Iran è come gettare un fiammifero in un pozzo di petrolio. Dio non gioca a dadi, ma Obama forse sì. Con la nostra pelle. (Source)
Ovviamente sono notizie che preferisco considerare come decisamente ipotetiche e ben poco realistiche. Anche se questa storia non ci è assolutamente nuova.
Poi però stamattina, ecco il flash da Reuters…
(Reuters) – The United States fears Iran’s growing military power because it is now able to compete with Israel and the West, Iranian President Mahmoud Ahmadinejad said in comments carried by an Egyptian newspaper on Monday.
Responding to a toughening stance from the United States and Israel against Tehran, Ahmadinejad accused Washington of inventing conspiracies to discredit Iran and sowing discord with its near neighbor Saudi Arabia.
“Yes, we have military capabilities that are different from any other country in the region,” Egyptian daily al-Akhbar cited Ahmadinejad as saying. “Iran is increasing in capability and advancement and therefore we are able to compete with Israel and the West and especially the United States.” (Source)
Eccolo lì che salta fuori Israele…
Si sta nuovamente generando uno scenario di “guerra fredda”. Gli interessi sottostanti sono enormi e non voglio nemmeno provare ad immaginare le conseguenze di un inasprirsi di queste tensioni. Leggendo qua e là però, mi sembra di capire che qualcosa stavolta si stia muovendo sul serio. Gli USA temono il potere nucleare iraniano e temono il fatto che, a breve, questo potere sarà “criptato”.
Spero ovviamente che anche stavolta l’allarme “Terza Guerra mondiale” rientri, ma di certo queste tensioni, in un momento storico cove l’economia rischia di essere piatta per tanti anni, mi fan venire in mente il passato, e mi fan ricordate in quali contesti economici abbiamo avuto le precedenti Guerre mondiali. Il chiaro ed evidente problema è che, ovviamente, non possiamo dire che, nella malaugurata ipotesi, anche questa volta sarà come le altre volte… In caso di conflitto mondiale, le uniche parole che mi vengono in mente sono due: GAME OVER.
Forse era meglio nemmeno scriverlo questo post…
Stay Tuned!
DT
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NO, DT, meglio scriverlo e fare in modo che tanti, possibilmente TUTTI lo leggano.
stamane, come ho preso in mano il giornale, e letto per l’ennesima volta dei preparativi di guerra, mi son reso conto di come ormai i media tendano ad abituarci all’idea, con motivazioni addirittura ridiucole se si pensa alla comparsata fatta dagli USA all’ONU circa le armi di distruzione di massa di Saddam Hussein.
tre post su facebook, forse postati troppo presto, per esser letti.
La ruota di scorta. Nel libretto di manutenzione e/o caratteristiche dell’auto ti viene evidenziato che c’è. Se è in grassetto diffida perchè probabilmente ha una maggiore probabilita’ di servire. Alla prova dei fatti non è detto: 1) che la usi; 2) che tu sia in grado di montarla; 3) se hai fatto un’incidente probabilmente cambiare la ruota non basta….
non sono solo i siti nucleari iraniani che preoccupano Usa, UK e Israele e le “provocazioni pazze” di Ahmadinejad…. è in atto un sempre più progressivo affermarsi dell’islamismo più reazionario nello scenario mondiale e , in particolare, nei paesi recentemente toccati dalla “primavera” araba…..
credo che gli anglosassoni non lasceranno mai un eventuale espandarsi di tale movimento sulle aree più ricche di petrolio del pianeta…..
speriamo che finisca in fretta il petrolio… così tireranno fuori le alternative. e speriamo che i games non siano ancora over.
Purtroppo non è un fanta-scenario…
Del resto, cosa c’é di meglio di una guerra per creare le comdizioimdi un nuovo boom economico?
il problema è che il boom economico dopo una guerra di questa portata lo avremo dopo circa 10000 anni…….
brutta situazione basta davvero poco per far accendere una miccia pazzesca
julio70@finanzaonline,
tanto non ce la farei a resistere fino ad allora 🙁
Cio che gli USA temono veramente è Israele con le sue 300 testate atomiche, molte delle quali a bordo dei sottomarini classe Dolphin e montati sui vettori Jericho 3 che ad oggi garantiscono una gittata di 3.000 km in allungamento.
Il punto di un eventuale lancio di testate nucleari da parte di Israele è imprevedibile per tutti i paesi
Ci si stava giusto domandando dove sarmmo finiti con la tecnica finanziaria Ponzi. E’ lì che di solito si finisce. Per quanto riguarda le “notizie” esiste una tipologia di notizia che serve come “saggio” e che se sufficientemente ripetuta, crea aspettativa sul suo naturale verificarsi. E’ una tecnica di propaganda. Potrebbero essere solo messaggi trasversali e dimostrazioni “muscolari” ma viste alcune urgenze ed aspettative di crollo finanziario e monetario, potrebbe essere una realtà che però tutti i popoli della terra rifiutano.