FOCUS: L'oro e il $ tornano a divergere alla grande.

Scritto il alle 17:26 da Danilo DT

Ne avevo parlato qualche giorno fa ed il mercato non ha perso tempo. Rimbalzo poderoso sulla MM 200 per l’oro (vedi grafici dei giorni precedenti) e addirittura tentativo di uscita dal trend ribassista. Ora quota 662 $/oz è a portata di mano.

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Ma andiamo a fare un po’ di luce sul metallo giallo. L’oro è una materia prima che soffre di una situazione unica nel paniere dei metalli. Nonostante il deficit di produzione mineraria rispetto ai consumi che dura da più di un decennio, questa mancanza non si è fatta sentire moltissimo nel prezzo dell’oro a causa della grande disponibilità di scorte presso le banche centrali occidentali. Si può dire, infatti, che senza la disponibilità delle banche centrali di vendere una parte delle loro scorte tutti gli anni, il mercato dell’oro avrebbe sofferto delle gravi carenze d’offerta. La produzione mineraria, infatti, conta per poco più del 60% dell’offerta di metallo fisico, mentre il resto viene dal riciclo (25%) e dalla vendita delle banche (15% del totale per il 2005).

Una prima osservazione, quindi, è che negli ultimi tempi il mercato sta perdendo sempre di più questa fonte importante di offerta. Il 2006 ha visto le banche centrali che hanno sottoscritto il Central Bank Gold Agreement effettuare vendite inferiori alla quota disponibile di 100 tonnellate. È altrettanto importante notare che le banche centrali asiatiche hanno delle riserve valutarie molto alte (tra la Cina e il Giappone le riserve sfiorano i $2.000 miliardi), ma con una percentuale bassissima in oro. Secondo la società di consulenza GFMS, queste banche centrali non diventeranno compratrici importanti nei prossimi tempi, tuttavia esiste la possibilità che le banche centrali orientali assorbano tutte le vendite delle banche centrali occidentali (le vendite annuali delle banche centrali occidentali di circa 20 milioni di once valgono “solo” $13 miliardi). Aggiungiamo a questo scenario il fatto che anche la produzione mineraria è in declino: durante il 2006 ha segnato i minimi degli ultimi 10 anni, anche se le previsioni sono per un aumento della produzione nel 2007.

Tutto fa pensare che l’oro continuerà ad essere estremamente interessante per il futuro. Oltre a questi ragionamenti legati a questioni di riserve valutarie, non bisogna poi dimenticare la funzione dell’oro come bene rifugio e…come elemento estremamente difensivo in caso di indebolimento del $. La cosa  sembrava dovesse scemare un pochino, ed invece, ora è nuovamente visibile. il $ ora è indirizzato in modo chiaro verso i massimi periodali (1.363) dopo il rimbalzo previsto tempo fa (si vede anche il grafico il cerchio dell’RSI dove si ipotizzava un nuovo indebolimento.)

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