FOCUS CRISI SETTORE AUTO: A CHE PUNTO SIAMO?

Scritto il alle 14:15 da Danilo DT

big-three-crisis.jpgIl mese di dicembre è stato sicuramente il mese dell’auto. Il rischio default dei grandi big players USA , GM, Ford, Chrysler, denominate le Big three, ha tenuto banco sia sui mercati finanziari ma anche nei salotti politici non solo USA ma un po’ in tutto il mondo.
E’ un settore che è in crisi, crollano le vendite di auto e i debiti diventano fardelli insostenibili. Tutto questo ovviamente è condito dalla recessione globale e il settore auto, essendo ciclico, risente all’ennesima potenza del momento di difficoltà dell’economia, momento di difficoltà che, però non finirà molto presto.

Anzi, per le case automobilistiche americane (General Motors, Ford e Chrysler) gli ultimi mesi hanno solo accelerato ed aggravato un trend in atto da più lungo tempo. Tanto per dare qualche cifra, nei cinque anni dal 2002 al 2007 le case automobilistiche americane hanno infatti perso 2,2 milioni di veicoli sul mercato interno (dai 10,6 milioni venduti nel 2002 agli 8,4 milioni del 2007). Nei soli primi dieci mesi di quest’anno ne hanno perso un altro milione e mezzo e non sono attesi miglioramenti per fine anno.

Un settore che quindi, da diverso tempo, distrugge indiscutibilmente valore. Com’è ora lo status delle cose?

…e la cassa si polverizza

 

Tanto per cominciare qualche dato oggettivo. Ford e GM continuano a bruciare cassa , continuano ad avere perdite enormi e tra poco la liquidità per la gestione ordinaria verrà meno.
Nel 3° trimestre Ford si è mangiata 2.7 miliardi di $, GM invece ha saputo fare molto di meglio, riuscendo a polverizzarsi ben 6.9 miliardi di $. Siamo quindi ad un passo dal default? Per GM potremmo dire che ha i giorni contati, Chrysler è più o meno sulla stessa strada mentre invece Ford sembra poter sopravvivere ancora per un pò.

CDS: Si mantengono a livelli stellari

 

credit default swap cds auto 18/12/2008Per carità, anche sui CDS c’è speculazione, ma ritengo che in questo momento restino uno dei più interessanti indicatori di rischio sulle società. Per sapere cosa sono i CDS, cliccate qui.

Come potete vedere, GM si mantiene su livelli stellari, 11965, ma Ford non è poi così distante (6217). Possiamo notare anche un titolo italiano. Eccovi infatti il CDS su FIAT. 984. Mica poco, se teniamo conto che altri players come VW, Suzuki o BMW trattano a valori compresi tra i 200 e i 400.

 

 

Ora si aspetta …Godot?

 

La situazione, nel corso del tempo, è enormemente cambiata.
All’inizio si parlava di un prestito obbligazionario convertibile con tanto di warrant, un’operazione stile Goldman Sachs per intenderci, con tanto di personaggi governativi all’interno del CdA con il compito di monitorare la situazione da vicino.

Ma poi, come detto qualche giorno fa, per motivi legati al costo del lavoro, il tutto è saltato. Già la cifra che il Governo era intenzionato a dare alle Big Three era inferiore alle richieste, ma dopo la bocciatura è sembrato quasi che la crisi auto fosse lasciata al suo destino.

Poi, un ultimo raggio di luce. L’asse Bush-Obama ritiene folle far saltare il settore auto. Si pensa quindi di utilizzare il TARP, che era nato con ben altri fini, ma che ha ancora liquidità a disposizione e potrebbe concedere una piccola somma a disposizione della crisi auto.

Nel frattempo GM inizia a lavorare sul Chapter 11. Il rischio default è assolutamente plausibile. Tutto può ancora succedere, anche se credo fermamente tre cose:

1 – non lasceranno fallire in prima istanza GM e il settore auto
2 – questi soldi non saranno assolutamente sufficienti a far ripartire il settore

3 – è necessari auna rapida presa di posizione del Governo o di Paulson. i tempi stringono e le casse si svuotano

 

Stiamo pronti, molto probabilmente si utilizzerà il TARP ma poi… saremo nuovamente al punto di partenza e ci sarà da ridere…

 

 

STAY TUNED!

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