GLOSSARIO PER IL BONDHOLDER

Scritto il alle 15:00 da Danilo DT

ilrisparmiatore.jpgIl momento è di grande confusione un po’ per tutti i soggetti che partecipano ai mercati finanziari, e non solo quelli azionari.
Difatti capita molto spesso che ci siano dei risparmiatori i quali, preoccupati per l’andamento dei corsi di un’obbligazione, magari emessa da una banca USA tanto per fare un esempio, si mettono a cercare su internet report o articoli che possano spiegare la situazione e dare le ultime news.
Internet è uno strumento, secondo me, fenomenale. Può fornire in tempo reale una quantità industriale di informazioni. E se poi si ha un po’ di dimestichezza con la lingua inglese, allora il mondo diventa ben più vasto, tanto più se la materia è quella finanziaria.

Molto spesso , il povero risparmiatore, dopo un’estenuante ricerca, magari trova qualche articolo interessante o potenzialmente tale… Solo che, leggendolo, si trova in uno stato di confusione totale. E questo è quanto è successo all’amico Franco il quale, via email, mi chiede delucidazioni in merito ad un insieme notevole di termini tecnici che ha trovato su internet, leggendo qua e la articoli su emissioni obbligazionarie.
Mi sono messo di buona voglia e, complice una giornata non proprio soleggiata (sabato pomeriggio), ho provato a dare ad ogni termine e sigla segnalatami dal buon Franco, un significato.
Nella speranza, ovviamente, che la cosa possa tornare utile anche agli altri amici lettori.

Avanti con l’elenco!

SPREAD SUI TITOLI GOVERNATIVI (BENCHMARK SPREAD). Differenza di rendimento di un titolo corporate rispetto ad un titoli governativo di pari durata.

BENCHMARK DI SETTORE. Titoli con maggiore liquidità per settore di appartenenza.

BETA. Il coefficiente beta misura il comportamento di un titolo rispetto al mercato. Assume valori che oscillano intorno allo zero e misura l’attitudine storica di un titolo a variare in misura maggiore (valore assoluto di beta >1) o minore (valore assoluto di beta <1 ) rispetto all’indice di riferimento.

RATING. Valutazione sintetica attribuita ad emittenti di obbligazioni da parte di agenzie specializzate che determinano il grado di solidità ed affidabilità della società emittente. Su questo argomento ho scritto molto in passato, anceh sull’attendibilità degli stessi giudizi. Provate a inserire nel motore di ricerca interno “Rating” e leggete. Tornando a noi, il giudizio emesso prende in considerazione valutazioni sulla capitalizzazione, sui rischi, sulle strategie e sul management dell’emittente esaminato. In funzione della capacità di ripagare il debito, le agenzie di rating classificano le società in investment grade e in speculative grade (società che, essendo più vulnerabili ad incertezze e avendo una maggiore esposizione a condizioni avverse, presentano un rischio di default da medio ad elevato).

CREDIT WATCH. Indica una prossima revisione del rating in senso positivo (Positive Credit Watch) o negativo (Negative Credit Watch) da parte di un’agenzia di rating.

TOTAL RETURN. Risultato di un investimento sotto forma di percentuale rispetto all’importo investito. Il rendimento viene calcolato considerando i flussi di cassa prodotti dall’investimento, come dividendi e cedole nonché gli eventuali guadagni e/o perdite in conto capitale.

CREDIT DEFAULT SWAP (CDS). I credit default swap sono contratti bilaterali in cui l’acquirente (protection buyer) paga un premio periodico (espresso in basis point) a fronte di un pagamento da parte del venditore (protection seller) in occasione di un evento relativo ad un credito (come ad esempio il fallimento del debitore) cui il contratto è riferito. Il CDS viene spesso utilizzato con la funzione di polizza assicurativa o copertura per il sottoscrittore di un’obbligazione (es. compro un’obbligazione Fiat e successivamente per coprire l’esposizione compro un CDS su questo nome). Tipicamente la durata di un CDS è di cinque anni, sebbene essendo un derivato scambiato sul mercato over-the-counter (OTC) è possibile stabilire qualsiasi durata. E proprio questo mercato oggi è diventato molto illiquido, causando una marea di guai…

INDICI ITRAXX. Gli indici Itraxx sono indici di CDS e rappresentano il prezzo medio delle coperture da un possibile default di un basket di emittenti obbligazionari scelti secondo diversi criteri. Sul mercato europeo in principali indici sono: l’indice Europe (125 nomi Investment Grade), HiVol (30 nomi non finanziari con ASW elevati e volatili) e Crossover (50 nomi non finanziari aventi rating sub-investment grade). Gli indici vengono periodicamente ribilanciati.

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INDICI IBOXX.

Gli indici Iboxx in Euro sono indici “total return” (che comportano il reinvestimento delle cedole) e sono composti da obbligazioni denominate in euro di emittenti corporate che rispondono a determinati requisiti. L’indice è soggetto a revisioni mensili.

TIER 1. Il Tier 1 rappresenta la quota più solida e facilmente disponibile del patrimonio della banca in base alla definizione della disciplina di vigilanza. Il Tier 1 Capital Ratio è dato dal rapporto tra il patrimonio di base della banca e le sue attività ponderate in base al rischio

Spero di essere stato utile all’amico franco e a tutti i lettori in generale.

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Grazie e buona lettura!

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