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FLASH USA: Stop ai consumi ma OK la manifattura
Un rapido flash sui dati usciti ieri, di cui si è parlato poco ma che devono essere presi in considerazione. La spesa del consumatore USA si è raffreddata come previsto dopo un ritmo di crescita elevato a settembre.
Le vendite al dettaglio complessive sono scese a -0,1% a ottobre (consenso -0,3%) dallo 0,9% di settembre. La crescita delle vendite è diminuita a ottobre per la maggior parte delle categorie ed è ampiamente rallentata rispetto al ritmo di settembre.
Circa la metà delle categorie di spesa sono state riviste al ribasso.
Le maggiori revisioni al rialzo si sono verificate nei ristoranti e nei bar (620 milioni di dollari), nei rivenditori non in negozio (364 milioni di dollari), nei rivenditori vari (276 milioni di dollari), nei concessionari di auto (105 milioni di dollari) e nell’elettronica e negli elettrodomestici (97 milioni di dollari).
Insomma signori. Si frena. Evviva perché il mercato non aspettava altro, in quanto si confermano le buone prospettive sul rallentamento dell’inflazione. Indi per cui avremo le banche centrali meno tese e lo comunicheranno ai mercati nelle prossime giornate. E’ ormai noto che si muovono solo dopo che hanno “subìto” il mercato.
DOMANDA: ma siamo così sicuri che un rallentamento economico sia la panacea di tutti i mali? In realtà tutti si aspettano il “soft landing”. Quindi adesso sarebbe giusto non solo monitorare l’inflazione ma anche la frenata, che non deve diventare “brusca”.
E sotto questo punto di vista una cosa interessante è sempre uscita ieri negli USA.
NY FED MANUFACTURING
Come vedete dalla slide in apertura e dal grafico qui sopra, risulta che il settore manifatturiero è previsto in ripresa. Quindi? Molto probabile a questo punto il soft landing. Ma allo stesso tempo l’occupazione non frenerà più di tanto e non possiamo anche escludere in futuro un’inflazione che possa essere nuovamente corretta al rialzo.
MORALE: al momento confermiamo il quadro già descritto. Inflazione alta per un arco temporale più lungo, soft landing negli USA e meno in Europa, ma Banche Centrali che non mollano facilmente lo scenario restrittivo. E sempre a proposito di inflazione, ecco il quadro finale. Tendenza in discesa, certo, ma normalizzazione ai livelli previsti per il 2025.
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