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Fanta Spread: il target è 200bp ma occhio alla malainformazione

Scritto il alle 11:11 da Danilo DT

A volte mi arrabbio come una belva quando la malainformazione raggiunge picchi indicibili.
Tutti conosciamo molto bene lo spread Bund BTp, ottimo indicatore del sentiment (sopratutto) sul debito italiano e come elemento di monitoraggio del rischio sul Bel Paese. Più volte abbiamo spiegato che uno Spread Bund BTp a questi livelli, malgrado gli ultimi miglioramenti, non è ancora sostenibile. Dobbiamo sperare in un livello a quote più consone.
Questo grafico mette secondo me a nudo qual’è il “giusto” livello a cui dobbiamo puntare. Un livello che considero coerente e credibile. Area 200bp.

Grafico target Spread Bund BTp

Come ho spiegato in passato anche in QUESTO POST  molto però ora non dipende più dall’Italia ma dall’Eurozona, in particolar modo dalla Germania.
Non tutti la pensano così e qualche personaggio se ne esce con perle di indicibile valore che vanno a testimoniare in modo inequivocabile l’ignoranza (perchè ignorano) di certi soggetti che si trovano in “CABINA DI REGIA” a Roma.

“L’articolo 18 vale 200 punti di spread”, il governo cerca la sponda europea. Questo sarebbe il “retroscena” di Roberto Mania su Repubblica di oggi. Bene, e chi la dice questa utile idiozia dei 200 punti? Non meglio precisate “stime dei tecnici al tavolo del lavoro”. Bel servizietto, ragazzi. Continuate cosi’, a nascondervi dietro un dito e a non avere il coraggio delle proprie idee, spacciandole ora per diktat europei, ora per misteriose ricette di misteriosi tecnici. E per la gioia di aver spodestato il Banana, anche i giornali “di sinistra’ si prestano. (Source: Dagospia)

In effetti l’articolo apparso su Repubblica è inequivocabile e dice che l’uno dipende dall’altro. Sono quindi una cosa sola…. Ma signori, dove stanno scritte tali scemenze? Certo, la riforma dell’Art. 18 può influire a dare ulteriore positività al sentiment, ma tout court valutare l’art.18 all’asta dei mercati ben 200 di spread mi sembra proprio una follia giornalistica di notevoli dimensioni.
Pronto, certo, ad essere smentito, ma come dice Carlo che mi ha segnalato l’articolo, ormai la decenza è persa definitivamente. E tutti danno i numeri. Anche chi forse dovrebbe valutarli con maggior prudenza ed attenzione, visto che, scrivendo sui giornali, ha un peso specifico di un certo livello. Che sia anche politicizzato lo spread?

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DT

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8 commenti Commenta
Lukas
Scritto il 9 Febbraio 2012 at 12:13

Ecco per esempio cosa succede dove l’art. 18 non c’è……….

paolo41
Scritto il 9 Febbraio 2012 at 12:20

Lukas,

…guarda che se trovi anche il grafico relativo all’Italia, ho la sensazione che la situazione sia più o meno la stessa.
L’art.18 non c’era negli USA neppure prima della crisi, e la partecipazione era > del 66%, quindi i motivi del calo vanno cercati altrove…

Lukas
Scritto il 9 Febbraio 2012 at 12:27

paolo41,

Si lo so….la mia era solo una battuta…..ma è del tutto inaccettabile che qualcuno possa essere licenziato ” SENZA UNA GIUSTA CAUSA “…..perchè di tale fattispecie si occupa l’art 18 e non di altro……articolo che già non si applica alle aziende con meno di 15 dipendenti….che sono il 95 % delle aziende italiane !!!

john_ludd
Scritto il 9 Febbraio 2012 at 14:29

Esiste un paese dove il mercato del lavoro è regolamentato talmente bene che si dovrebbe fare solo una cosa: copiarlo. E’ la Danimarca dove lo Stato c’è e funziona e gli interessi privati ci sono ma vengono DOPO. Naturalmente ronza la domanda, “sì ma noi non siamo la Danimarca”. Esatto, vogliamo l’abolizione dell’articolo 18 (non esiste nulla di simile in Danimarca) senza gli ammortizzatori sociali equi e solidali che la ci sono. Accade infatti che in quel mirabile paese, si tutela il cittadino/lavoratore e non il posto di lavoro; se costui perde il lavoro perché la sua azienda per qualche motivo non è in grado di assicurarlo senza a sua volta andare i crisi, subentra lo Stato che a spese della fiscalità generale assicura il 100% della retribuzione per un un periodo sufficiente a riqualificarlo (sempre a spede dello Stato) per trovargli un luogo di lavoro nuovo (ma non pubblico e clientelare attenzione). se l’azienda va in malora, va in malora e basta, non vengono buttati miliardi per salvare le chiappe di imprenditori maldestri e le chiappe di banchieri cialtroni. Stranamente il paese funziona, avrà i suoi difetti, tra i quali non figura l’evasione/elusione fiscale, la più bassa al mondo. Stranamente i danesi si dichiarano felici di esserlo e secondo l’indice di Gini sono insieme a Svezia, Finlandia e Norvegia semplicemente in un altro pianeta. Eppure 50 anni fa erano tutti paesi poverissimi dai quali la gente scappava.

lukeof
Scritto il 9 Febbraio 2012 at 14:32

L’Art. 18 è uno specchietto per le allodole.

Detto chiaro, nell’intero mercato del lavoro italiano i contenziosi sul medesimo sono una percentuale risibile, mi pare meno di cento.

Ma i grossi pescecani lo considerano un problema in quanto il loro livello di considerazione della forza lavoro in Italia è al di sotto della manovalanza.

L’Art. 18 sarebbe un “non sense” in qualunque altro ambiente lavorativo che non si trovasse in Italia, ma in una nazione che anche a livello imprenditoriale prescinde praticamente dal merito e favorisce solo leccaculi, puttane e figli e conoscenti di politici purtroppo un senso eccome se ce l’ha.

Inoltre è un articolo che semplicemente definisce le condizioni minimali di decenza per evitare condizioni di schiavismo e/o similia all’interno del mondo del lavoro. Eppure qualcuno lo considera un problema. Meditare gente, meditare.
Che poi venga regolarmente sorpassato tramite l’utilizzo di contratti atipici è un discorso (al solito) tutto italiano. Ma non è che “poichè lo si aggira” che diventa meno valido, in particolare in questi frangenti odierni. E detto chiaramente non c’è nulla di veterosindacalismo in tutto questo. Solo semplice buon senso. Ma è merce rara anche quello a tutt’oggi.

Scritto il 9 Febbraio 2012 at 15:33

Ragazzi scusate ma oggi sono poco presente causa giornata campale…
🙄

Gigi
Scritto il 9 Febbraio 2012 at 16:44

Malainformazione….? BENVENUTO DT !!!! BENVENUTO !!!!!
Ci sei finalmente?!?!????? Ti sei accorto di cos’é la nostra informazione???? WOW!!!
Forse hai fatto il primo passo!
Parli di ignoranza? Forse. Io propendo per la malafede!
Citi Repubblica? Non solo. Sono molti di più!
“La decenza è persa definitivamente”? Meno male che te ne sei accorto!
“Chi forse dovrebbe valutarli con maggior prudenza ed attenzione, visto che, scrivendo sui giornali, ha un peso specifico di un certo livello”? E’ proprio per questo che ne parlano a loro modo e per il proprio tornaconto!
“Che sia anche politicizzato lo spread”? Si DT! Si! Tutto é politicizzato! Anche i giornali che leggi! Anche la tv che ascolti! E oggi ne hai avuto la prova.
BENVENUTO!!!!!!!!!

gonzalo
Scritto il 9 Febbraio 2012 at 16:57

Quelli di Repubblica sono dei porci di stato

I sondaggi di I&M

VEDO PREVEDO STRAVEDO tra 10 anni!

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