Monti: noi abbiamo fatto la nostra parte. Ora tocca a voi.

Scritto il alle 09:15 da Danilo DT

L’Italia è stata sottoposta a sacrifici. E siamo solo all’inizio. Ma ogni manovra sarà vana se l’Eurozona in modo coeso interviene con urgenza a favore di una nuova Unione Europea.

Oggi ennesima giornata importante. Non mi faccio più illusioni, in quanto tutte le volte le giornate “chiave” di Bruxelles si concludono con un “nulla di fatto”, con una Germania sempre indirizzata a comprare tempo e a rimandare le decisioni, oltre che non dare chiari segnali di coesione col resto dell’Unione Europea.


Intanto oggi altra asta importante per i titoli di debito del nostro Stato. Un’Asta BOT da 12 miliardi di Euro (tasso previsto 3.30%) che tasterà per l’ennesima volta il polso della stabilità finanziaria dell’Italia.

Il Tesoro inizia oggi, con l’asta dei BoT a 12 mesi e dei BoT flessibili in offerta per un totale di 12 miliardi, la sua scalata sulla ripida montagna dei titoli di Stato in scadenza nel 2012: sono previste aste quest’anno attorno ai 450 miliardi di euro (emissioni lorde che sommano tutte le aste BoT), per finanziare un deficit sotto i 30 miliardi, per rimborsare BTp, CTz e CcT che scadono per 194 miliardi e per assicurare il roll-over dei Buoni ordinari con scadenze tendenzialmente dai tre ai 12 mesi. La montagna dei rimborsi dei titoli di Stato italiani 2012 è meno irta di quanto possa sembrare. I BoT si rinnovano automaticamente, emettendone dei nuovi, con il collaudatissimo meccanismo del roll-over che non presenta alcuna difficoltà e che a tutt’oggi funziona per la raccolta a breve persino in Grecia e Portogallo. Pesano semmai sull’Italia i rimborsi da 194 miliardi dei titoli a medio-lungo termine. Le tre vette senza eguali nell’Eurozona, formate dai BTp, CcT e CTz in scadenza tra febbraio (36,4 miliardi) marzo (27,1) e aprile (27,8) per oltre 91 miliardi in totale continuano a destare preoccupazioni diffuse: anche perchè il rendimento oltre il 7% sulla scadenza decennale sul lungo termine non è sostenibile. Ma il Tesoro non deve di certo emettere le stesse quantità di titoli in scadenza in quelle stesse date e con le stesse durate. (Source)

Quindi se tasteremo il polso, possiamo anche dire che sempre questo polso oggi risulta molto più fermo che in passato.
Questo è quanto ieri il nostro Premier Mario Monti ha ribadito questo alla Signora Merkel: l’Italia NON è la Grecia, non è l’Argentina e non è il Portogallo. E neppure la Spagna. La nostra manovra deve essere quel ”segno” che ci viene richiesto per poter riacquistare quella fiducia che era venuta meno. E mentre molti Stati promettono e non mantengono, l’Italia ha promesso e ha fatto. E credetemi, questo non è cosa da poco… Dice Mario Monti…

«Quanto proponiamo e chiediamo agli italiani sono pesanti sacrifici. Sono necessari per avviare le riforme che conducono a una nuova e maggiore crescita. Per questo sono necessarie le liberalizzazioni del mercato del lavoro che richiederanno i sacrifici di molti cittadini. Gli italiani, come indicano i sondaggi, lo hanno chiaramente accettato. Il problema è però che l’Unione Europea, malgrado questi sacrifici, non ci viene incontro, in termini di una riduzione del tasso di interesse. I sacrifici fatti dagli italiani pagheranno in tre, cinque, dieci anni, per i nostri figli. E purtroppo constatiamo che questa politica in Europa non gode del riconoscimento e apprezzamento che le spetta obiettivamente. Se gli italiani nel prossimo futuro non vedranno i risultati della loro disponibilità per le riforme e il risparmio, sorgerà –come già si profila – una protesta contro l’Europa e anche contro la Germania quale promotore dell’intolleranza Ue, e contro la Banca Centrale. Chiedo agli italiani sacrifici onerosi – ma li posso chiedere se si profilano dei vantaggi». (…) «…molti in Europa siano dell’opinione che l’Italia oggi in Europa non svolga il ruolo che le spetta veramente. Siamo un paese forte e orgoglioso, ed abbiamo un’economia essenzialmente efficiente. Abbiamo sempre avuto un rapporto di rispetto reciproco con la signora Merkel, ho sempre avuto un rapporto straordinario con il suo Ministro delle finanze Schäuble. Deve sapere che io ho sempre lavorato per un’Italia che somigliasse il più possibile alla Germania. Ho sempre voluto un’Europa della concorrenza, che si impegnasse il più possibile per l’idea di un’economia di mercato sociale, che proviene da Ludwig Erhard. Come vede, sento molto il tedesco. Premesso ciò, dico: l’Italia può svolgere e svolgerà un ruolo maggiore in Europa». (Source)

Questa intervista, ripresa dal Corriere ma ATTENZIONE fatta per un giornale tedesco, e quindi con un evidente compito propagandistico pro Italia, mette in chiaro molti elementi che Monti cercherà di difendere coi denti negli incontri di oggi. Elementi che illustrano l’impegno del sistema politico Italia per un miglioramento dei nostri conti. E se l’Italia fa la sua parte, anche l’Europa (e la Germania) deve fare la sua. Il rientro del debito dal 120% al 60% in 20 anni è un assurdo. La nostra buona volontà deve essere premiata con una maggiore elasticità. In cambio, ovviamente l’Italia non dovrà mollare il tiro, non solo però (NOTA BENE) con manovre fiscali che porteranno denaro “facile” (perché spillato dalle tasche degli italiani) ma inesorabilmente comporteranno RECESSIONE: ci vorranno dismissioni, privatizzazioni, insomma atti che non distruggeranno i risparmi privati e i capitali dei cittadini e che non pregiudichino la crescita economia. Perchè, ribadisco, la CRESCITA deve essere la priorità assoluta, prima ancora del debito.E tutti questi nostri sacrifici però rischiano di essere INUTILI se l’Europa non ci verrà incontro a noi come Stato e al mercato, che continua a voler segnali forti e chiari di coesione e di vera Unione fiscale.
In Italia, come nel mondo…
E a questo proposito, ieri il Beige Book USA non ha certo dato segnali entusiastici… Crescita definita modesta. Pian pianino lo scenario diventa sempre più nitido, accompagnato dalle tinte fosche della bassa crescita economica che, globalmente possiamo definire stagnazione o meglio, contrazione di lungo periodo.

Un ultima nota: oggi è anche giornata di Meeting BCE. Prevista la conferma del tasso all’1%. Salvo strani colpi di scena.

Stay Tuned!

DT

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9 commenti Commenta
puma1974
Scritto il 12 Gennaio 2012 at 09:39

per dream
scusate l’ot ……
mi dai un consiglio…..
vorrei scommettere sulla grecia
ho letto l’ultima notizia del 10.1.11 che riportava :

(ANSA) – ROMA, 10 GEN – Il direttore generale dell’Institute of International Finance (IIF), Charles Dallara, andra’ ad Atene questa settimana per continuare i negoziati sullo swap del debito di Atene. E’ quanto comunica l’IIF in una nota sottolineando l’importanza di raggiungere un accordo su base volontaria con i creditori privati ”il piu’ presto possibile”. (ANSA).

Se io compro il titolo elencato sotto e non si mettono d’accordo entro il 20.03.2012 per l’haircut del 50%, cosa succede???? me li rimborsano a 100 con un prestito FMI
GR0110021236 Hellenic republic 4,3% 20.03.2012 PREZZO 45.47

maurobs
Scritto il 12 Gennaio 2012 at 10:20

Secondo me il discorso è di ambigua lettura: discorso di forza o richiesta di elemosina velata,anzi con qualche minaccia?propenderei per la seconda visto l’accenno a sentimenti di deriva anti-europeista che non si sa dove porterebbero…….
a parte ciò facevo una riflessione:
con l’operazione L(i)TRO stiamo ricalcando quanto fatto dagli USA quindi soldi alle banche in chiara difficoltà, inflazione nominale che non cresce perchè il denaro non circola(almeno in Italia)mainflazione reale che sale sulle materie prime e che ci impoverisce sempre più.
Ora mi domando ma se le banche hanno questi soldi e non si fidano a immetterli nell’economia, che ne fanno?
se li depositano in BCE è una operazione perdente,quindi la conclusione è che li usino per operazioni speculative,danneggiando ancora di più la situazione attuale ed alzando il livello di rischio di molto….altro che delveraged…..
a me sembra chiaro che se invece non regalando ma immettendo i soldi nell’economia le banche recuperebbero margini per restituire capitali e interessi e guadagnandocipure,iniziando un circolo virtuoso che porti ad un miglioramneto globale.
Purtroppo però ho il sospetto che ciò non verrà fatto anche per dar modo ai big player economici pieni di liquidità di diventare quasi monopolisti e controllare tutto….
un po contorto ma spero comprensibile come ragionamento

lampo
Scritto il 12 Gennaio 2012 at 15:55

Certamente… anche Monti è bravo come… venditore!
Però non credo che la fiducia si riacquisti in così poco tempo: lo scopriremo a breve con le aste di febbraio e marzo… che sono molto più corpose di quelle di gennaio.

Non voglio fare il solito uccellaccio… ma l’italia, generalmente ha usato l’UE come un bancomat: solo per prelevare.
Poi raramente ha fatto i compiti a casa con diligenza: per cui non è che il passaggio della rondine Monti… sta facendo primavera. Ci vorrà uno stormo… principalmente sulle tasche degli italiani.

Sicuramente spero che lo stormo arrivi… altrimenti già conoscete la fine della rondine solitaria (o il passero solitario… per dirla alla Leopardi).

schwefelwolf
Scritto il 12 Gennaio 2012 at 17:02

Francamente non vedo – al di là delle solite frasi e complimenti di maniera – tutto questo “successo” di Monti a Berlino. L’unica cosa che ho sentito dire dalla Merkel è che il rilancio di un’economia non richiede necessariamente investimenti (tanto meno a debito) – e che esistono, invece, riforme a costo zero che hanno avuto, in Germania, risultati eccezionali. Non ritengo sia esagerato tradurre il “suggerimento” della Merkel con un chiaro “no” al progetto italiano di tentare un rilancio con investimenti a debito (togliendoli contabilmente dall’obbligo di pareggio di bilancio). Sarà anche “cosmeticamente” riqualificata, ma la posizione di Monti (e dell’Italia) non mi sembra sostanzialmente mutata.
Mi sembra peraltro patetico il professorale atteggiamento di Monti (deformazione professionale?) che a Berlino invita la Germania a fare i suoi “compiti”, visto che l’Italia ha già fatto i suoi.

Questi “compiti” fatti dall’Italia sono, sino ad ora, solo recessivi – oltre che profondamente ingiusti: taglio delle pensioni e aumento di tasse ed accise – oltre a tutto con l’introduzione della “nuova IMU centralista” che dovrebbe surgelare l’ormai stagnante mercato immobiliare.

Non si è invece visto, sino ad ora, un solo provvedimento finalizzato ad una (seria) riduzione dei costi dello Stato e della politica. Per riprendere l’ormai super-inflazionato modello della “vasca col buco”: Monti ha aperto al massimo i rubinetti, ma non ha fatto nulla per tappare il “buco”. E quindi è tutto inutile.

Solo chiudendo il “buco” si potrebbe infatti sperare di rimettere in carreggiata il Paese. Bisogna fermare l’emorragia, tagliare gli sprechi e le spese “inutili”: in quel settore si potrebbero recuperare agevolmente (secondo diversi “saggi”, in particolare Baldassarri), quasi da subito, 40-50 miliardi/anno. Tagliando il parassitismo di Stato (le migliaia di “amministratori” di aziende partecipate, municipalizzate etc, le decine di migliaia di impiegati di favore – guardie forestali etc.) si potrebbe, probabilmente, recuperare almeno altrettanto. Aggiungiamo la lotta all’evasione (quella vera) e ci troveremmo con 100-120 miliardi all’anno “investibili” per abbattere gradualmente il debito pubblico, per ridurre i tempi di pagamento dello Stato (saldando in tempi onesti le fatture dei fornitori e restituendo quindi liquidità alle imprese, invece di mandarle in fallimento con Equitalia) e magari anche per finanziare qualche serio programma di rilancio della produttività (e quindi, automaticamente, anche dell’occupazione).

Di tutto ciò, sino ad ora, neanche una parola. E invece sentiamo mormorare di “misure drastiche” per abbattere “sostanzialmente” il debito pubblico (ribaltandolo sul patrimonio privato degli italiani – con un prelievo forzato sulla casa – e/o svendendo gli ultimi “gioielli” dello Stato italiano: ENEL, ENI, Finmeccanica).

La Merkel sarà anche “ingenua” – come lo sono, tendenzialmente, molti tedeschi – ma non è stupida e sa quanto valgano, in realtà, i “compiti fatti” sbandierati da Monti. Prigioniera dell’utopia europeista può far finta di bersi le fanfaronate italiane, ma probabilmente ha anche una certa idea di quello che costrebbe, alla Germania (e ai suoi contribuenti), prenderle veramente per buone.

paolo41
Scritto il 12 Gennaio 2012 at 17:17

schwefelwolf@finanza,

…sono d’accordo…. finora ha fatto i compitini e non tutti giusti. Ora deve dimostrare se ha veramente gli attributi !!!!

lampo
Scritto il 12 Gennaio 2012 at 17:23

schwefelwolf@finanza,

Concordo, in particolare sulle due ultime righe, che riassumono molto bene la situazione attuale. Ci vorranno anni di sacrifici… per riuscire a far cambiare idea… e un giorno per ritornare come prima! 🙄

gainhunter
Scritto il 12 Gennaio 2012 at 21:39

lampo: Non voglio fare il solito uccellaccio… ma l’italia, generalmente ha usato l’UE come un bancomat: solo per prelevare.

Non è l’unica:
http://news.bbc.co.uk/2/hi/8036096.stm#
(i dati sono un po’ vecchi ma è meglio così perchè sono ante-crisi)

gainhunter
Scritto il 12 Gennaio 2012 at 22:00

Va bene sparare a zero sull’Italia, ma non è che gli altri siano santi.
Quindi male ha fatto Monti a esaltare i propri compiti sbagliati, bene ha fatto Monti a richiamare l’attenzione sulle colpe degli altri.

Francia e Germania dovrebbero ringraziare l’Italia, perchè non se n’è andata dall’Europa due anni fa. Se l’avesse fatto, sarebbero crollate tutte e tre; invece a subire per ora è stata soprattutto l’Italia.

smsj
Scritto il 12 Gennaio 2012 at 23:12

schwefelwolf@finanza,

Hai centrato il problema. Ma non si può pretendere da un tecnico altro che faccia il suo lavoro. Monti, detto con il massimo rispetto, sa fare bene i conti, e questo ha fatto e in modo esemplare. Ma non si può pretendere che un professore come lui conosca il sistema economico e i suoi meccanismi se non dai suoi studi e per sentito dire da altri. Ha fatto egregiamente il suo compitino, i numeri tornano, gli italiani sono (come sempre) contenti dell’ultimo salvatore arrivato, e si fanno, con entusiasmo e partecipazione, tosare senza battere ciglio da un governo che non sfiora neppure da lontano sprechi, abusi, ingiustizie, privilegi, e che va a prendere i soldi direttamente e senza neppure troppi riguardi dai soliti noti sfigati: dipendenti, pensionati, classe media, brava gente, famiglie, o come volete chiamarla questa maggioranza silenziosa che ormai accetta tutto. E’ allucinante quello che ci sta succedendo come popolo italiano: abbiamo perso la sovranità, i furbi, i ladri, i parassiti continuano imperterriti a drenare risorse, e tutti gli altri, le brave persone, a pagare felici di farlo perchè così vuole l’Europa. DOVE SONO I TAGLI ALLE SPESE? SAPETE CHE IN CERTE REGIONI A STATUTO SPECIALE ESISTONO ANCORA LE BABY PENSIONI? CHE IN CERTE REGIONI VIGONO REGOLE INACCETTABILI SECONDO LE QUALI VENGONO DISTRIBUITE/SPRECATE RISORSE INIMMAGINABILI? PERCHE’ NON SI VA MAI A RECUPERARE RISORSE DA QUELLE PARTI? PERCHE’ NON CI PROVA NEPPURE STO’ GOVERNO CHE DI TECNICO HA SOLO IL NOME E NON HA FATTO ALTRO CHE ALZARE BRUTALMENTE IL CARICO DI TASSE CHE PESA SUI CITTADINI PERBENE?

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