EUROPA vs USA: ma il divario non può che aumentare

Scritto il alle 09:02 da Danilo DT

bandiera-ue-usa

Anche se negli ultimi anni comandava la globalizzazione, quantomeno all’apparenza, è decisamente chiaro che nell’area globale della “core economy”, la crescita economica non è certo stata omogenea. Questa mattina un amico mi ha inviato qualche grafico redatto da Barclays, che testimonia perfettamente il gap che si è venuto a creare tra l’economia USA e quella europea. La cosa curiosa però è che queste economie hanno avuto una “vita parallela” per molto tempo. Anche se la crescita USA ha sempre battuto quella europea, nel 2007 è evidente il “re-incontro” tra i due grafici.

gap-utili-eu-usa

ma poi che succede? La crisi finanziaria colpisce fortemente le due aree, in entrambi i casi vediamo una fase di violenta discesa e poi, eccola li, la ripresa. Ma dopo un rimbalzo ecco che le direzioni tendono a divergere. Gli USA continuano a salire, l’Europa resta al palo. Anzi, prede colpi. La differenza dal 2007 è impressionante. L’economia USA registra un gap da quella europea addirittura superiore al 50%. il tutto generato negli ultimi 10 anni.
I motivi? Molteplici.
Innanzitutto questioni di politica monetaria. Negli USA il QE è stato tempestivo ed efficace, in Europa è stato tardivo e ben poco efficace.
Inoltre la proffitabilità delle imprese USA è sempre stata ben maggiore di quella vista con le aziende europee.

us-eu-net-profit-margin

Tale redditività è ovviamente legata a molti fattori, anche geografici o politici. Però è evidente che l’Europa ha perso soldi e tempo. Diciamolo pure: ringraziamo un progetto potenzialmente valido ma gestito malissimo che è l’Euro, che a noi italiani ha evitato il fallimento ma che è stato un disastro in quanto, alla fine, non ha portato all’Unione ma alla Disunione (URGE REVISIONE DEI PATTI!!!!).
Certo è che in questo contesto è quantomai importante un intervento a livello politico monetario che possa garantire ancora stimoli e crescita. Gli USA hanno ormai esaurito quella che era la spinta della politica monetaria. Ma il problema non si pone, in quanto COME DA LOGICA, dopo la politica monetaria arriva lo stimolo fiscale (per ora) promesso da Trump. E per l’Europa? Ok, abbiamo ancora un QE operativo che serve per stabilizzare il debito. Ma non certo per la crescita economica.
Quindi che si fa? Allarghiamo ulteriormente il gap?

policy-strategy

Charts by Barclays
Riproduzione riservata

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia. NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)
(Se trovi interessante i contenuti di questo articolo, condividilo ai tuoi amici, clicca sulle icone sottostanti, sosterrai lo sviluppo di I&M!)

1 commento Commenta
draziz
Scritto il 13 Gennaio 2017 at 15:15

Ho come l’impressione che siamo (l’Europa) già stati venduti…
Crescita economica a chiazze…, discrasie evidenti…
“New World Order”…le vie per conseguirlo non sono molte…e controllare l’economia dei singoli, oltre che degli Stati, genera insicurezza, sottomissione a chi può garantire pane e minestra…
Come dicevi in qualche post addietro: il Medioevo prossimo venturo…

Sostieni IntermarketAndMore!

ATTENZIONE Sostieni la finanza indipendente di qualità con una donazione. Abbiamo bisogno del tuo aiuto per poter continuare il progetto e ripagare le spese di gestione!

TRANSLATE THIS BLOG !

I sondaggi di I&M

VEDO PREVEDO STRAVEDO tra 10 anni!

View Results

Loading ... Loading ...
View dei mercati

Google+